"WIRED" STACCA LA SPINA - CONDÉ NAST ANNUNCIA CHE IL MENSILE USCIRÀ "DUE VOLTE L'ANNO", E SARÀ AFFIDATO COMPLETAMENTE A SERVICE ESTERNI - SEI DEI 12 GIORNALISTI DELLA REDAZIONE (LA METÀ) SONO CONSIDERATI ESUBERI

Alberto Dandolo per Dagospia

 

 

WIRED COVER SETTEMBREWIRED COVER

Il mensile Wired Italia , definito da molti  “la Bibbia di internet” , chiude i battenti. O meglio ridurrà i suoi numeri da dodici a soli due e 6 dei 12 giornalisti della redazione sono da oggi considerati esuberi. E’ quanto si apprende dal comunicato sindacale dell’assemblea dei giornalisti Condé Nast diffuso oggi:

 

 

 

 

“Il digitale ci salverà, ma la carta non muore” aveva dichiarato lo scorso 13 aprile al Corriere della Sera il deputy managing director di Condé Nast Italia, Fedele Usai. Appena due mesi dopo, le azioni dell’azienda non sembrano affatto confermare questa linea. Dai vertici aziendali sono stati comunicati pesanti tagli nella struttura di Wired, testata presentata a più riprese come laboratorio del nuovo modello di giornalismo digitale.

In seguito alle dimissioni del direttore Massimo Russo e alla successiva nomina di Federico Ferrazza, l’azienda ha comunicato in conferenza stampa il 12 giugno 2015 che:

 

1. Wired punterà su digitale ed eventi per crescere.

2. La nomina alla direzione di Federico Ferrazza, è stato “un premio al lavoro di squadra“.

3. “Per l’Italia Wired è un brand fondamentale, uno dei tre pilastri del futuro di Condé Nast“.

 

Ai rappresentanti sindacali e alla redazione è stato comunicato dal Chief operating officer di Condé Nast Italia, Domenico Nocco che:

 

1. La periodicità del cartaceo passerà da dieci numeri l’anno a due, da affidare completamente a service esterni.

DAVID KARP TUMBLR SU WIRED DAVID KARP TUMBLR SU WIRED

2. Sei dei 12 giornalisti della redazione (il 50%) sono considerati esuberi.

3. Al momento la redazione confermata sul progetto Wired Italia è, quindi, formata da sei giornalisti (di cui uno part-time).

 

La redazione di Wired Italia e i giornalisti di Condé Nast esprimono forte preoccupazione per il futuro della testata e del brand stesso e si riserva di intraprendere tutte le azioni necessarie per salvaguardare il posto dei sei colleghi in mobilità e le condizioni di lavoro che garantiscano la qualità che ha sempre contraddistinto Wired.

 

L’assemblea dei giornalisti Condé Nast

 

 

Ma  ecco una raccolta - mai diffusa - delle incongruenze tra dichiarazioni del management e numeri  reali.

 

COSA HANNO DETTO

7/11/2013

Wired Diventa Digital First

http://www.datamediahub.it/2013/11/07/wired-diventa-digital-first/#axzz3dnWkMGPU

Massimo Russo, direttore: “Saremo il primo maga­zine in Ita­lia a inte­grare la reda­zione tra mobile, web, carta e tablet, e a rea­liz­zare il digi­tal first. Le spe­cia­liz­za­zioni non saranno più per piat­ta­forma ma per tema”.

Napolitano sulla cover di WiredNapolitano sulla cover di Wired

“Ridur­remo la perio­di­cità del car­ta­ceo a 10 numeri, con l’aggiunta di un paio di numeri spe­ciali l’anno. Il numero di dicem­bre por­terà in testata la dici­tura Dicembre/Gennaio, e rimarrà in edi­cola fino al 24 gen­naio. Ciò con­sen­tirà di rive­dere l’organizzazione e i pro­cessi reda­zio­nali in ottica digi­tal first, dedi­cando risorse e inve­sti­menti anche alle aree Digi­tale e Live“.

“Tutti cam­bie­remo un po’ mestiere”.

 

COSA È SUCCESSO

Effettivamente tutti i giornalisti hanno iniziato a lavorare multipiattaforma, a magazine, sito ed eventi, con incarichi diversi. Ma quando è stato ora di licenziare, l’azienda ha considerato solo i contratti firmati all’origine. Tutti coloro che erano stati assunti principalmente per la carta sono ora ritenuti esuberi, dimenticando l’evoluzione professionale degli ultimi due anni.

 

COSA HANNO DETTO

4/12/2013

Le 36 cose che ho imparato sui siti di informazione. Di Federico Ferrazza.

http://www.wired.it/internet/web/2013/12/04/36-cose-che-ho-imparato-negli-ultimi-3-anni-sui-siti-di-informazione/

19. I siti di news italiani che non hanno un brand (o casa editrice) forte alle spalle fanno fatica. Non tanto per la raccolta pubblicitaria, ma perché non hanno un sistema (non solo un sito) su cui puntare.

31. Tutti possono avere una buona idea; e una buona idea si costruisce in tanti.

36. Sarò la persona più felice della Terra (vabbè, adesso non esageriamo) quando in tutte le redazioni – oltre ai curatori dei contenuti (anche dal punto di vista social) e al reparto (foto)grafico – ci saranno dei programmatori/sviluppatori. Sono fondamentali quanto i primi due, ma è ovvio che servono dei giornalisti in grado di dialogarci (cioè di capire quello che dicono e di fare richieste sensate).

COVER WIRED ZUCKERBERGCOVER WIRED ZUCKERBERG

 

COSA È SUCCESSO

Il brand di Wired italia era composto da: cartaceo, tablet (interactive replica), sito, eventi, tutti pensati, gestiti e organizzati internamente dalla redazione.

Dal numero di giugno l’interactive replica di Wired, l’ultima rimasta tra le testate Condé Nast che a inizio anno sono tutte passate a essere pdf sfogliabili, è stata annullata senza alcuna comunicazione ai lettori. Il magazine è tecnicamente in vita, ma sostanzialmente chiuso (redattori e grafici dichiarati esuberi, previsione di 2 numeri all’anno fatti in esterna), gli eventi organizzati e pensati internamente non avranno più nessuno che ci lavora (anche questi saranno appaltati in esterna), il sito invece di venire potenziato passa da 4 redattori a 2 e 1 part time.

 

COSA HANNO DETTO

5/12/2013

Wired: chiusura 2013 col segno più. Fatturato digitale al 30% e per il 2014 punta al 50%

Approccio digital First e nuovo impatto visivo per il magazine di Condé Nast in edicola con il nuovo numero di dicembre

http://www.pubblicitaitalia.it/2013120519691/media/wired-chiusura-2013-col-segno-piu-fatturato-digitale-al-30-e-per-il-2014-punta-al-50

“Non ci sarà più una distinzione netta tra giornalisti, marketing e reparto commerciale”.

WIRED COVER Marzo 2012WIRED COVER Marzo 2012

Marco Formento, senior vice president digital Condé Nast: “Due milioni di utenti unici al mese”.

“La maggiore percentuale di fatturato tout court in digitale intorno al 30% e per il 2014 arriveremo al 50% con l’obiettivo di aumentare gli utenti unici di 1 milione”.

Matteo Gabba, Group Marketing Director di Condè Nast: “Wired nel 2013 chiuderà l’anno con un segno positivo per la raccolta”.

Anche Wired.it si sta rinnovando [...] fino alla realizzazione di un’area video e alla costruzione di banche dati per fornire strumenti di consultazione (start up, aziende, ranking e tendenze dell’economia digitale): il più evoluto sistema editoriale intorno a un brand digitale.

66 mila copie di diffusione.

 

COSA È SUCCESSO

Tutti i redattori di Wired Italia hanno partecipato senza distinzione di ruolo alla creazione dei contenuti per magazine, sito ed eventi, oltre alla conduzione di tavole rotonde e interviste durante 6 eventi marchiati Wired e altri 2 su commissione richiesti dagli inserzionisti.

 

 

COSA È SUCCESSO

5/5/2014

In piena solidarietà difensiva, Condé Nast assume una giornalista praticante, violando il punto 4 dell'allegato al Contratto di Solidarietà e del punto 8 dell'allegato D del CNLG e ignorando la lista di precari che precedentemente si era impegnata a stabilizzare. Guarda caso la giornalista in questione ha un cognome pesante: Verdelli.

 

 

COSA HANNO DETTO

cover wired cover wired

17/12/2014

Disposizione organizzativa annunciata ma non mantenuta

Cari tutti,

per consolidare le prassi che si sono venute a creare nel corso del 2014 e razionalizzare il lavoro sia internamente in redazione, sia verso le altre aree aziendali e verso l'esterno, a partire da oggi:

* Andrea Girolami è Referente Video per Wired

* Gaia Berruto ricopre la funzione di Social Media Editor per Wired

Entrambi mantengono qualifica e funzioni già attualmente ricoperte.

Grazie e buon lavoro,

m

 

COSA È SUCCESSO

Le mansioni, svolte da tempo e annunciate con email del direttore a tutti i giornalisti e all’ufficio del personale, non sono state inserite nel colophon come promesso verbalmente. Addirittura, 6 mesi dopo Andrea Girolami è stato ritenuto non necessario e Gaia Berruto inizialmente inserita nell’elenco degli esuberi dei giornalisti impegnati sul magazine.

 

 

COSA HANNO DETTO

13/5/2015

Editori «Il digitale ci salverà. Ma la carta non muore»
A Milano è nata CN Live! per l’entertainment, parte dell’ecosistema di Vogue, Wired & c. Per inseguire il lettore. Infedele.

http://archiviostorico.corriere.it/2015/aprile/13/Editori_digitale_salvera_carta_non_ce_0_20150413_033058c8-e1a2-11e4-b01c-a50accaabecc.shtml?refresh_ce-cp

cover di Wiredcover di Wired

Fedele Usai, direttore generale di Condé Nast Italia: CN Live! “è stato aperto in una fase di emergenza con una squadra di 40 persone. Una factory  [...] con professionalità reclutate da studi di design e social agency”.

“L’Italia per Condé Nast è diventata il primo Paese, con 20 milioni di utenti virtuali e altri 20 milioni di ricavi dal digitale attesi nel 2015. La cifra sta compensando i cali subiti dalla raccolta pubblicitaria tradizionale”.

Usai: “Abbiamo reclutato esperti di social”.

”Il Wired Next Fest è l’esempio migliore di massificazione del canale: è organizzato dalla redazione di Wired, nascono video streaming, c’è il coinvolgimento dei social network, l’accesso ai contenuti, una newsletter. Da solo l’evento in formato video ha portato 1.500 abbonamenti alle copie cartacee che restano fondamentali. Ma sono un canale in mezzo ad altri. Così la contaminazione è perfetta”.

“Bisogna dare informazione qualificata, autorevole”.

 

 

COSA È SUCCESSO

Il lancio di CN Live era occasione per ricollocare giornalisti con le giuste competenze già presenti in azienda, come previsto dal contratto di solidarietà difensiva in essere da settembre 2013 e grazie al quale l’azienda ha risparmiato in totale 3,7 milioni di euro; invece si è preferito assumere 40 nuove figure non giornalistiche. La carta, ritenuta fondamentale, viene ridotta a due uscite annuali, smentendone di fatto la centralità nel progetto. Lo stesso Wired Next Fest viene svilito dalla mancanza di personale dedicato.

 

 

COSA HANNO DETTO

21/5/2015

Sistema Wired, la raccolta adv nel primo trimestre cresce del 6% vs 2014

Il 30% arriva dagli eventi e il 50% dal web. Stabile il cartaceo

http://www.pubblicitaitalia.it/2015052142329/media/sistema-wired-la-raccolta-adv-nel-primo-trimestre-cresce-del-6-vs-2014

Manuela Migliosi: “Il brand di Condé Nast che conta oltre 4,2 milioni di utenti unici sul sito di Wired.it “con picchi che arrivano a oltre 6 milioni sta avendo successo. Il magazine con 60mila copie (dati Ads, ndr), gli eventi e il web che compongono una strategia digital first sono una formula vincente. La raccolta adv del sistema Wired nel primo trimestre ha registrato una crescita del 6% vs l’anno scorso. A incidere sono gli eventi per il 30% e il web con il 50%. Il sistema Wired ha riscontrato un consenso che genera 30 milioni di pagine viste al mese. E per i mesi di aprile e maggio siamo soddisfatti”.

I video, veri protagonisti di questo momento, con format di branded content – 50 caricati ogni settimana sul sito di Wired.it – che raggiungono i 6 milioni di streaming.  Un futuro ben delineato quello di Wired all’insegna dell’innovazione che contamina non solo lo spazio virtuale ma anche quello fisico.

 

COSA È SUCCESSO

jenna wired coverjenna wired cover

La diffusione del magazine viene dichiarata sostanzialmente stabile (66mila copie a dicembre 2013, 60mila a maggio 2015). Eppure l’azienda ha deciso di ridurre la periodicità da 10 a 2 numeri l’anno, da fare in esterno perché non esisterà più personale dedicato.

I video, “veri protagonisti del momento”, non hanno più un responsabile di produzione.

 

 

COSA HANNO FATTO

22-24/5/2015 durante il Wired Next Fest

A partire dalle settimane precedenti il Festival è stata fortemente spinta attraverso il sito e i canali social una campagna di abbonamenti alla rivista, al prezzo promozionale di 9,90 euro all’anno. Durante il Wired Next Fest questa campagna è proseguita e ha avuto un buon riscontro.

 

COSA È SUCCESSO

Come sappiamo, l’azienda ha deciso di ridurre la periodicità da 10 a 2 numeri l’anno. Sicuramente questa decisione era già stata presa all’epoca, quindi di fatto le persone che si sono abbonate sono state truffate.

 

 

COSA HANNO DETTO

25/5/2015

Wired Next Fest 2015 ha chiuso i battenti con un record di pubblico di 108.500 presenze totali

http://www.primaonline.it/2015/05/25/204284/wired-next-fest-2015-ha-chiuso-i-battenti-con-un-record-di-pubblico-di-108-500-presenze-totali/

Record di pubblico di 108.500 presenze totali durante le tre giornate, come si legge sul comunicato stampa.

WiredWired

 

COSA È SUCCESSO

Per la realizzazione del Wired Next Fest 2015 sono state impegnate per mesi (dalla creazione del palinsesto, agli inviti alla moderazione dei panel) tutte le 15 persone della redazione, di cui al momento solo 3 confermate in organico.

 

 

COSA HANNO DETTO

12/6/2015

Federico Ferrazza è il nuovo direttore di ‘Wired’. La testata di Condé Nast cambierà periodicità e intensificherà attività digitali ed eventi

http://www.primaonline.it/2015/06/12/205891/federico-ferrazza-e-il-nuovo-direttore-di-wired-prende-il-posto-di-massimo-russo-diventato-vice-direttore-de-la-stampa/

Fedele Usai, deputy managing director di Condé Nast, ha precisato che oggi le attività digitali e gli eventi rappresentano l’80% del fatturato di Wired e che la testata cambierà periodicità. A metà settembre verrà presentato il programma delle uscite 2016 e degli eventi, destinati ad aumentare. La scelta di Ferrazza, che ben conosce il web, premia – ha sottolineato Usai – il lavoro di squadra e sottolinea l’importanza del digitale per il futuro della testata. “Oggi Wired.it ha 5 milioni di utenti unici al mese di cui 500mila profilati”, ha aggiunto Usai, “e ormai all’interno di Condé Nast International Wired è un punto di riferimento per la composizione del suo business. Per l’Italia è un brand fondamentale, uno dei tre pilastri del futuro di Condé Nast”.

 

COSA È SUCCESSO

Il lavoro di squadra viene premiato con la dichiarazione di 10 esuberi su un totale di 13 giornalisti in organico (il 76,9%) - 2, infatti, avevano già precedentemente rassegnato le proprie dimissioni.

Wired da “brand fondamentale, uno dei tre pilastri del futuro di Condé Nast” passa a comparsa nel panorama delle uscite in edicola.

 

 

COSA HANNO DETTO

15/6/2015

Wired: dal digital e dagli eventi l’80% del fatturato

A settembre in arrivo nuove strategie e partnership

http://www.pubblicitaitalia.it/2015061543432/media/wired-dal-digital-e-dagli-eventi-l80-del-fatturato

WIRED CATTELAN WIRED CATTELAN

Usai: “Per l’Italia Wired è un brand fondamentale, uno dei tre pilastri del futuro di Condé Nast”.

Anche il mondo video registra importanti livelli di crescita con quasi 6 milioni di visualizzazioni mensili.

“Per la carta verrà rivista la periodicità e la distribuzione. Utilezzeremo il digitale per analizzare la strategia dei nostri prodotti. Il nostro obiettivo è crescere su mobile, innovazione e profilazione. E dopo l’estate sveleremo nuovi prodotti che usciranno dal sito per vivere su tutte le piattaforme digitali”.

Ferrazza: “Nei prossimi mesi la strategia digitale di Wired si arricchirà di altri importanti tasselli (video, mobile, servizi per aziende e lettori) e sperimenteremo nuove forme di contenuti interattivi, capaci di vivere anche fuori del sito. Ricca sarà anche l’offerta degli eventi che, sulla scorta del successo crescente delle tre edizioni del Wired Next Fest, ci consentirà di fare sempre più cultura dell’innovazione, come è nella mission originaria di Wired“.

 

COSA È SUCCESSO

La crescita del mondo video viene interrotta dalla mancanza di una figura professionale in grado di coordinare le produzioni proprie.

Si annunciano nuovi prodotti, nuovi eventi e nuove forme di contenuto, ma si riduce fortemente l’organico che dovrebbe pensarle e realizzarle.

 

 

 

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “LA REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? PIU' SAGGIO ATTENDERE, CON L'EVENTUALE AVANZAMENTO DELL'INCHIESTA GIUDIZIARIA MAGARI (IERI ED OGGI SONO STATI PERQUISITI GLI UFFICI DEGLI INDAGATI), QUALE SARÀ LA RISPOSTA DEGLI INVESTITORI DI PIAZZA AFFARI (GIA' MPS E' STATA MAZZOLATA IN BORSA) - POTREBBERO ANCHE ESSERCI RIPERCUSSIONI SUL COMPAGNO DI AVVENTURE DI CALTARICCONE, FRANCESCO MILLERI, CHE GUIDA L'HOLDING DELFIN LA CUI PROPRIETÀ È IN MANO AI LITIGIOSISSIMI 8 EREDI DEL DEFUNTO DEL VECCHIO - MA IL FATTO PIÙ IMPORTANTE SARA' IL RINNOVO AD APRILE 2026 DELLA GOVERNANCE DI GENERALI (PER CUI È STATA ESPUGNATA MEDIOBANCA) E DI MPS DEL LOQUACE CEO LUIGI LOVAGLIO (VEDI INTERCETTAZIONI) - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE DELLA COMBRICCOLA ROMANA FAVORITA DA PALAZZO CHIGI SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO''...)

putin witkoff marco rubio donald trump zelensky

DAGOREPORT – SI ACCENDE LA RIVOLTA DEL PARTITO REPUBBLICANO CONTRO TRUMP - I DANNI FATTI DA STEVE WITKOFF (SOTTO DETTATURA DI PUTIN), HANNO COSTRETTO L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A METTERE IN CAMPO IL SEGRETARIO DI STATO MARCO RUBIO CHE HA RISCRITTO IL PIANO DI PACE RUSSIA-UCRAINA - CON IL PASSARE DELLE ORE, CON UN EUROPA DISUNITA (ITALIA COMPRESA) SUL SOSTEGNO A KIEV, APPARE CHIARO CHE PUTIN E ZELENSKY, TRA TANTE DISTANZE, SONO IN SINTONIA SU UN PUNTO: PRIMA CHIUDIAMO LA GUERRA E MEGLIO È…

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?