beniamino gavio autostrade per l italia

IO SPERIAMO CHE ME LA GAVIO – LA NAZIONALIZZAZIONE DI AUTOSTRADE PER L’ITALIA È DURATA QUANTO UN GATTO IN TANGENZIALE: DOPO AVER ESTROMESSO I BENETTON NEL 2021, ORA ENTRA IN PISTA IL GRUPPO GAVIO – IL PROGETTO DI JP MORGAN: CONFERIRE GLI ASSET DI ASTM (LA SOCIETÀ DELLA FAMIGLIA PIEMONTESE) DENTRO AUTOSTRADE PER L’ITALIA. L’OPERAZIONE È DIFFICILE, DEVE AVERE IL VIA LIBERA DI PIÙ AUTHORITY, MA HA IL PLACET DEL GOVERNO, CHE VORREBBE AUMENTARE GLI INVESTIMENTI, SENZA ALZARE LE TARIFFE, ED È OSSESSIONATO DALLA “ITALIANITÀ” …

Estratto dell’articolo di Manuel Follis per “la Stampa”

 

Beniamino Gavio

Il progetto è firmato Jp Morgan e la data sul documento è recentissima, ottobre 2023. Le linee guida prevedono il conferimento degli asset di Astm all'interno di Autostrade per l'Italia in modo da dare vita a un unico grande soggetto autostradale italiano.

 

Un'operazione la cui realizzazione avrebbe un coefficiente di difficoltà evidentemente elevato, che sarebbe soggetta a molte variabili e ai via libera di più authority, ma che allo stesso tempo è fortemente suggestiva.

 

L AZIONARIATO DI AUTOSTRADE PER L ITALIA

Il piano […] prevede come detto il conferimento degli asset di Astm, che potrebbe rappresentare il soggetto industriale a lungo cercato in grado di gestire le infrastrutture italiane. Peraltro, non serve una conferma ufficiale per sapere che quello della famiglia Gavio è il secondo gruppo autostradale del mondo per km gestiti tra Italia e Brasile, già abituato a dialogare con fondi internazionali, visto che a monte della catena di controllo Ardian possiede una quota del 49%.

 

Come è nato il progetto? Non dal nulla. L'attuale governo sta affrontando una serie di problematiche. Da un lato ci sono le infrastrutture che vanno ristrutturate e messe in sicurezza e dall'altro grandi opere da realizzare […].

 

casello autostrada - aspi

Il primo soggetto da cui tutto parte è Aspi, che controlla 3.000 km della rete italiana, la fetta più importante. La società è stata separata da Atlantia (oggi Mundys) perché la ragion di Stato imponeva che dopo la tragedia del ponte Morandi le grandi strade del Paese tornassero sotto il controllo pubblico. Il problema è che essere azionisti di una società autostradale […]  è un compito arduo.

 

[…] servono azionisti vigili, che abbiano consuetudine con le regole del settore, che impieghino tempo e risorse. In più, e questo è un fatto noto, al governo e in Cdp mal digeriscono l'attuale governance, che vede la Cassa al 51% di Aspi con il restante 49% diviso tra i fondi stranieri Macquarie e Blackstone.

 

AUTOSTRADE GRUPPO SIAS GAVIO

L'esecutivo da un lato vorrebbe aumentare notevolmente gli investimenti, ma dall'altro non vorrebbe alzare le tariffe, agendo invece sulla durata delle concessioni e inevitabilmente ritoccando l'attuale politica di dividendi. L'investimento dei fondi stranieri però è stato fatto sulla base di un piano finanziario, peraltro approntato ex novo in fase di trattativa. Uscire da quei binari potrebbe essere legalmente complicato.

 

È in questo contesto che sono nate le simulazioni sulle operazioni che potrebbero sbloccare la situazione. Punto di partenza: la volontà di trovare un soggetto industriale che abbia l'esperienza e le competenze per guidare le infrastrutture italiane. È sempre in questo contesto che sono uscite settimane fa le ipotesi di coinvolgimento di un gruppo come Dogliani.

 

roberto tomasi ad di autostrade

I contatti ci sono effettivamente stati, ma nessuno tra gli esperti del settore ha mai creduto che quella potesse essere una soluzione. Era ritenuta più gestibile l'opzione di coinvolgere nuovi azionisti in Aspi, come ad esempio le fondazioni bancarie, ma anche quella strada alla fine si è rivelata non percorribile.

 

Il progetto Jp Morgan prevede che […] si dia vita a un nuovo colosso del settore. Le ipotesi messe nere su bianco prevedono un azionariato tripartito con quote paritetiche tra il gruppo della famiglia Gavio, Cdp e Blackstone. In base alla simulazione, Macquarie e Ardian (socio di Astm) potrebbero entrambi uscire dalla partita delle autostrade. Come? Con che soldi? Le opzioni sono allo studio ma mancano i valori, mancano molti dettagli, mancano le considerazioni delle authority che sarebbero coinvolte in un'operazione del genere.

 

DARIO SCANNAPIECO

Le linee guida però sono queste e circola l'indiscrezione che anche la WeBuild di Pietro Salini si sarebbe proposta come partner […]. Guardandola da lontano, la nuova società avrebbe un nocciolo duro italiano che controllerebbe il 67% delle quote. La considerazione non è secondaria visto che è chiaro che un'operazione del genere potrebbe vedere la luce solo con il via libero definitivo della premier Giorgia Meloni e più in generale di Palazzo Chigi. Ai piani alti del governo più d'uno è a conoscenza di questo progetto e finora non sono stati colti evidenti segnali di opposizione. L'elemento dell'italianità, tanto caro a questo esecutivo, potrebbe essere il fattore chiave per accelerare.

autostradeMacquarie CANTIERE AUTOSTRADALE IN LIGURIACANTIERE AUTOSTRADALECASELLO AUTOSTRADALE

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann mirja cartia dasiero theodore kyriakou

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: HA SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” CHE AL QUOTIDIANO DI CONFINDUSTRIA RICORDANO PIÙ PER I CONTENZIOSI E LE RICHIESTE DI BONUS CHE PER I RISULTATI EDITORIALI O FINANZIARI...

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”