cafonal tarantino a roma caftarantino

CAFONALINO TARANTINO - DICAPRIO CHE SORPRESA! AL PARTY CHE E’ SEGUITO ALL’ANTEPRIMA DI “THE HEATEFUL EIGHT”, ARRIVA LEO INCHIAVARDATO DA UN NUGOLO DI “GORILLA”: VISTO CHE I MILLE OSPITE ERANO TUTTI PAPARAZZI ARMATI DI TELEFONINO, GIRA I TACCHI E LASCIA LA SCENA A MARIA ‘ETRURIA’ BOSCHI IN VERSIONE FIORDALISO ANNI ‘80: CON UN BOLERINO DI PAILLETTES NERE

Foto di Luciano di Bacco per Dagospia

quentin tarantinoquentin tarantinomaria elena boschimaria elena boschirodolfo de benedettirodolfo de benedettiraffaella e luigi chiarielloraffaella e luigi chiariello

 

DAGONEWS

E’ arrivato dopo la mezzanotte, al termine della visione del film, lungo tre ore, che ha congelato i mille ospiti del Teatro 5. DiCaprio - a Roma per la visita al Papa -  era circondato da un plotoncino di “gorilla” quando si è appalesato e non appena ha visto i mille assatanati che, armati di telefonino, si dividevano tra il buffet e i selfie con Tarantino, ha capito la mala parata e ha girato i tacchi.

 

Cecilia Cirinei per “la Repubblica - Roma”

 

Le luci rosse dei fari illuminano la notte sulle pareti dello Studio Cinque di Cinecittà e i riflettori stile Hollywood indicano la strada agli 888 invitati, molti del mondo della cultura e dello spettacolo, tutti in fila per entrare all’anteprima di “The Heateful eight” del regista Quentin Tarantino.

michael madsen con la moglie deanna morganmichael madsen con la moglie deanna morganquentin tarantino luigi abetequentin tarantino luigi abetepaola ferrari marco de benedettipaola ferrari marco de benedettipaolo genovesepaolo genovese

 

La scenografia all’ingresso è davvero suggestiva: accanto al photocall , dove sono assiepati i numerosi fotografi, è stata ricostruita la piazza del villaggio montano con la piccola locanda, la testa di cervo sull’entrata, dove gli “odiosi otto” restano prigionieri del freddo, a conoscersi per forza, con tanto di neve e alberi spogli e scheletrici.

 

Fra i primi ad arrivare Aurelio De Laurentis, Gloria Guida, Sandra Milo, Paolo Virzì con la moglie Micaela Ramazzotti, Stefano Sollima, Fabio Volo e la troupe di Dario Ballantini di Striscia la notizia, in versione Renzi. A fare da padrone di casa Luigi Abete con Paolo Del Brocco di Rai Cinema, Luigi Lonigro di 01 distribution e Raffaella Leone che distribuisce in Italia il film insieme al fratello Andrea.

gloria guidagloria guidaandrea occhipintiandrea occhipintianna ferzetti pierfrancesco  favinoanna ferzetti pierfrancesco favinoangela melilloangela melilloanna safroncikanna safroncikfranco nero quentin tarantinofranco nero quentin tarantinokurt russel  quentin tarantino michael madsenkurt russel quentin tarantino michael madsenquentin tarantino (2)quentin tarantino (2)quentin tarantino (3)quentin tarantino (3)quentin tarantino luigi abetequentin tarantino luigi abetequentin tarantinoquentin tarantinoadriano e giancarlo gianniniadriano e giancarlo gianniniaurelio de laurentis con la moglie jacqueline bauditaurelio de laurentis con la moglie jacqueline bauditbellezza esoticabellezza esoticakurt russel  quentin tarantino michael madsenkurt russel quentin tarantino michael madsenkurt russelkurt russelluigi abeteluigi abetemarco giusti con la moglie alessandramarco giusti con la moglie alessandrastefano sollimastefano sollimamaria elena boschi (2)maria elena boschi (2)micaela ramazzotti e paolo virzimicaela ramazzotti e paolo virzi

 

michael madsenmichael madsen

Entusiasmo all’arrivo del ministro Maria Elena Boschi con calzoni neri e una giacca taglio chiodo di paillettes nere. Qualcuno esclama «quanto è rock la Boschi stasera».

 

quentin tarantino (2)quentin tarantino (2)quentin tarantino (3)quentin tarantino (3)

Tarantino in completo scuro arriva alle 20 assieme a Michael Madsen e Kurt Russel. Con loro il maestro Ennio Morricone, neo vincitore del Golden Globe, del Critic Choice Award e candidato all’Oscar per la colonna sonora del film di Tarantino. Per “The hateful eight” altre due nomination all’Oscar nelle categorie miglior attrice non protagonista Jennifer Jason Leight e miglior fotografia con Robert Richardson.

scenografia del filmscenografia del film

 

«Questo posto è fantastico dice Tarantino -. È la mia prima volta a Cinecittà e mi piace moltissimo. Mi sarebbe piaciuto lavorare con Fellini. Poi sono entusiasta della sorpresa che mi hanno fatto in questa anteprima, ricostruendo il villaggio con la locanda ». Accanto a lui Dante Ferretti con Francesca Lo Schiavo. Tarantino lo abbraccia e parlottano a lungo. «Ci siamo conosciuti sul set di Casinò poi lui mi ha chiamato per “Django” ma io ero impegnato. Adesso ci siamo messi finalmente d’accordo per lavorare insieme in un prossimo film».

 

Mentre Quentin e gli attori fanno il giro del villaggio innevato la sala riempie. Kurt Russell racconta: «Tarantino ha molti punti in comune con John Carpenter. Mi è piaciuto moltissimo lavorare con lui».

 

In sala Luigi Abete prende la parola e chiama sul palco tutto il cast, scattano gli applausi e Tarantino dice in italiano «Buongiorno » ma poi aggiunge «Buonasera ». Si spengono le luci e comincia la proiezione. E al temine tantissimi applausi per gli odiosi otto. E poi la serata continua con la cena ed un dj-set esclusivo nella locanda innevata. Da oggi, sempre nello studio Cinque di Cinecittà il film si potrà vedere in anteprima con due proiezioni al giorno alle 16 e alle 20, rispetto all’uscita nei cinema del 4 febbraio.

caterina shulhacaterina shulhadario ballantinidario ballantinifranco nero quentin tarantinofranco nero quentin tarantinomaria elena boschi (3)maria elena boschi (3)micaela ramazzotti con paolo virzimicaela ramazzotti con paolo virzigiancarlo abetegiancarlo abetefrancesca lo schiavo  dante ferrettifrancesca lo schiavo dante ferrettifabio volofabio voloennio morriconeennio morriconeelisa sciutoelisa sciutoedoardo leo con la moglie laura marafiotiedoardo leo con la moglie laura marafioticaterina shulha marco berardicaterina shulha marco berardicarla leonecarla leonecarla e andrea leone con paolo del broccocarla e andrea leone con paolo del brocco

 

claudio brachino con la moglie barbaraclaudio brachino con la moglie barbara

sandra milosandra milo

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”