villa taverna festa 4 luglio ambasciata usa

INDIPENDENCE DAY STRACAFONAL! “GIUSEPPE CONTE? E’ VENUTO PER IL CATERING”, IL FORZISTA GASPARRI INFILZA COSI' IL TRUMPUTINIANO PEPPINIELLO CHE SI PRESENTA (UNICO LEADER DELL’OPPOSIZIONE) A VILLA TAVERNA PER LA FESTA DEL 4 LUGLIO, LA PRIMA DELL’ERA TRUMP - PER IL PRIMO EVENTO DELL’AMBASCIATORE FERTITTA, CHE VIVE SU UNO YACHT AL LARGO DI CIVITAVECCHIA E SI MUOVE IN ELICOTTERO, SI SCAPICOLLANO LE SORELLE MELONI (GIORGIA CITA REAGAN E CICERONE: LEVATEJE ER VINO), I MINISTRI SALVINI CON CRAVATTA ROSSO TRUMP, CROSETTO CON LA COMPAGNA GAIA SAPONARO E I MINISTRI SANTANCHE', LOLLOBRIGIDA, URSO E ROCCELLA - E POI MARIA ELENA BOSCHI, UN ROCCO CASALINO DIMAGRITO, IL GRILLINO ROBERTO FICO, IL PRESIDENTE DEL COPASIR LORENZO GUERINI E… - VIDEO

 

Roberto Gressi per corriere.it - Estratti

 

tilman fertitta - giorgia meloni - villa taverna

Buona la prima, grande successo di critica e di pubblico, spettatori più di duemila, cielo coperto, caldo effetto serra, umidità amazzonica, volute di fumo dai barbecue, hamburger, patate fritte, cosce di tacchino, peperoni, broccoli, senape, coca cola, palco con l’orchestrina, fuori traffico impazzito, le auto non sono più blu ma prendono tutta la strada, ci sono pure un paio di tavoli per permettere ai tanti militari di lasciare lì i cappelli, che con l’afa diventano elmi, code all’ingresso, file ai metal dector, una colonna in marcia a un centimetro all’ora per salutare lui, Tilman J. Fertitta, il nuovo ambasciatore in Italia voluto dall’ amministrazione americana del post Biden.

 

tilman fertitta giorgia meloni ignazio la russa antonio tajani matteo salvini 59

Tante prime volte ieri a villa Taverna per i duecentoquarantanove anni dal giorno della dichiarazione di indipendenza, quella che vuole tutti gli uomini liberi e uguali e autorizzati a rivendicare il diritto alla felicità.

 

È il primo ricevimento dell’era di Donald Trump, l’esordio diplomatico dell’ambasciatore e miliardario texano dai capelli rossi, il sorriso gioviale, la stretta di mano calorosa. Non ce la fa a rispondere a tutti, tempo tiranno, e allora Fertitta esce tra la folla, stringe mani, accetta selfie, compreso quello con Marco Tronchetti Provera.

 

giuseppe conte matteo piantedosi 2

Ma, soprattutto, c’è l’intero centrodestra schierato, mentre sono assenti i leader delle opposizioni, con una robusta eccezione, che hanno deciso che si notano di più se non ci vanno. Giuseppe Conte invece sì che c’è, perché, si apprende, il suo no all’aumento al 5 per cento della spesa militare non è certo un no alla Nato né al rapporto con l’alleato d’otreoceano. E poi, vuoi mettere la soddisfazione di prendere in contropiede Elly Schlein e compagni? E pazienza se Maurizio Gasparri, che preferisce sempre perdere un amico che una battuta, sussurra che Conte sia venuto lì per il catering.

giorgia meloni villa taverna

 

Poche altre presenze in zona opposizioni: Maria Elena Boschi, Marco Minniti, un Rocco Casalino dimagrito e in forma smagliante, Roberto Fico che per qualche ora si libera dalla croce e delizia della battaglia della Campania, il presidente del Copasir Lorenzo Guerini.

 

 

Ma è il centrodestra di governo a giocare la parte del leone, a partire da Giorgia Meloni che arriva accompagnata dalla sorella Arianna e dice che pure Italia e Stati Uniti sono sorelle, cita Reagan e Cicerone e sostiene che ci sono buoni rapporti anche quando si è in disaccordo, e chissà se sta pensando all’amico Trump, che proprio ieri ha cominciato a chiudere il rubinetto delle armi che servono a sostenere l’Ucraina contro l’invasione di Putin. C’è il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ringraziato dal palco.

 

Quasi al completo la squadra dei ministri, a cominciare dai due vice Matteo Salvini e Antonio Tajani, che afferma come l’Italia abbia due stelle, l’Unione europea e gli Stati Uniti. E poi, ancora Meloni, ringrazia Trump per aver nominato ambasciatore Fertitta, che ha pure origini siciliane, e con il quale è certa che «faremo un grande lavoro».

arianna meloni

 

Già, Tilman Fertitta, è lui il maestro di cerimonia, e dal palco non si fa pregare: «Adoro il nostro rapporto con l’Italia. Il rapporto con Meloni, Tajani e Salvini è davvero fantastico. Li ho conosciuti tutti molto bene ed è incredibile quanto i nostri Paesi siano intrecciati e quanto lavoriamo insieme e ci sosteniamo a vicenda».

 

 

Un vero americano Fertitta, una sorta di Martin Eden (vabbè, magari è troppo), che ha cominciato sbucciando i gamberetti al ristorante del padre. Ora ha messo da parte 11 miliardi di dollari, numero 260 della classifica Forbes , è proprietario di una catena sterminata di alberghi, casinò, ristoranti di lusso, parchi di divertimento e acquari.

 

(...)

 

giorgia meloni indipendence day villa taverna

Ma intanto il giardino all’italiana della villa è invaso, anche se un percorso protetto permette alla fanfara dei bersaglieri di suonare a passo di corsa. Si vede Lamberto Dini, con camicia celeste a maniche corte fuori dal pantaloni, un’impeccabile Mara Carfagna, il presidente di Federalberghi Barnabò Bocca, l’autrice e produttrice tv Simona Ercolani, e ancora tanti e tanti.

 

Poi non poteva ovviamente mancare una nutrita rappresentanza del generone romano di pontificia memoria, impegnata in infiniti bilaterali di seconda divisione e nel tentativo di far fuori paninoni imbottiti senza sporcarsi.

tilman fertitta eugenia roccella indipendence day villa taverna

 

L’invito (ambito, ricercato, preteso, supplicato) consigliava per il dress code un abbigliamento business casual, ma per lo più è prevalso l’effetto matrimonio, con tanto di gomitatine e sussurri: «Ma ha visto come si è vestito/vestita?».

 

Comunque villa Taverna è rimasta lì, impassibile, a fare la sua magnifica figura, con l’ultima sistemazione voluta dal conte Ludovico e con una loggia che ha un panorama impareggiabile su Roma. Poi la figlia del conte si sposò con un principe, don Vitaliano Borromeo, e tutti e due insieme la vendettero agli Stati Uniti, che giustamente se la tengono stretta.

casellati piantedosi ravetto conte crosetto indipendence day villa taverna giuseppe conte matteo piantedositilman fertitta giorgia meloni ignazio la russa antonio tajani matteo salvinidaniela santanche luca ciriani indipendence day villa taverna adolfo urso e signora indipendence day villa taverna tilman fertitta daniela santanche indipendence day villa taverna arianna meloni mara carfagna alessandro ruben indipendence day villa taverna tilman fertitta giorgia meloni ignazio la russa antonio tajani matteo salvini 45giorgia meloni tilman fertitta indipendence day villa taverna tilman fertitta indipendence day villa taverna giuseppe contemeloni la russagiuseppe conte matteo piantedosi 48tilman fertitta giorgia meloni ignazio la russa antonio tajani matteo salvini indipendence day villa taverna giorgia melonigiorgia meloni. indipendence day villa taverna piantedosi conte ravettogiorgia meloni. indipendence day villa taverna giorgia meloni tilman fertitta antonio tajani ignazio la russa matteo salvini indipendence day villa taverna gaia saponaro guido crosettotilman fertittaarianna meloni canta indipendence day villa taverna francesco lollobrigida indipendence day villa taverna giorgia meloni indipendence day villa taverna tilman fertitta indipendence day villa taverna tilman fertitta guido crosetto indipendence day villa taverna gaia saponaro guido crosetto indipendence day villa taverna tilman fertitta giorgia meloni ignazio la russa antonio tajani matteo salvini indipendence day villa taverna tilman fertitta giorgia meloni ignazio la russa indipendence day villa taverna tilman fertitta ignazio la russa antonio tajani matteo salvini indipendence day villa taverna discorso di giorgia meloni. indipendence day villa taverna tilman fertitta giorgia meloni ignazio la russa indipendence day villa taverna giorgia meloni la russa

Ultimi Dagoreport

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…