alessandra mussolini giorgia meloni

LA "DUCIONA", L’UNICA MUSSOLINI AMATA A SINISTRA! ALESSANDRA MUSSOLINI, EX EUROPARLAMENTARE DI FORZA ITALIA, DIFENDE IL PRIDE: "GIORGIA MELONI FACCIA PASSI AVANTI SUI DIRITTI. SULL'ABORTO SENTO COSE INVERECONDE. IL GOVERNO È RIMASTO INDIETRO RISPETTO ALLA SOCIETÀ” – "IL PAPA CHE PARLA DI FROCIAGGINE È GRAVISSIMO. VIENE DA PENSARE CHE SI SIA TRATTATO DI UNO SCHERZO DELL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE” – "LE CRITICHE DI PILLON? LUI E’ UN POVERETTO SENZA ARGOMENTI"

S.S. per “la Stampa” - Estratti

 

ALESSANDRA MUSSOLINI

«Sostenere i diritti le dona». Nessuno ha riportato questa risposta che una ragazza ha indirizzato, su X (fu Twitter) ad Alessandra Mussolini, ex europarlamentare di Forza Italia, sotto la sua dichiarazione in difesa del Pride.

 

Questa: «L'autodeterminazione, il bando di qualsiasi discriminazione di genere, la definitiva archiviazione di quella odiosa morbosità che si scatena su ogni tematica collegata alla sessualità: questo è quello che dobbiamo augurarci per il nostro futuro, ed è lì che una sana evoluzione della nostra società deve portarci. Si tratta di una cosa semplice. La libertà è la cosa più preziosa e più semplice che c'è».

 

Invece, a venire riprese, commentate, inoltrate sono state le parole d'odio, le recriminazioni che le hanno contestato: di essere fuori linea rispetto al suo partito, Forza Italia, e alla maggioranza di governo di cui fa parte; di voler giustificare l'utero in affitto; di «essere forse diventata lesbica?»; di voler sposare «le battaglie del politicamente corretto» per occultare le malefatte del marito, condannato per prostituzione minorile (scandalo baby squillo dei Parioli, 2015). Simone Pillon le ha scritto: «Uniformarsi alle carnevalate ideologiche, oscene e blasfeme dei kompagni è umiliante e sintomo di inferiorità culturale».

 

ALESSANDRA MUSSOLINI

In verità, Mussolini ha da tempo cambiato rotta su diritti civili. Ha sostenuto il ddl Zan, nel 2021, 15 anni dopo aver detto a Vladimir Luxuria, durante un alterco a Porta a Porta, «Meglio fascista che frocio»; a febbraio 2023, da europarlamentare, ha rifiutato il passaporto diplomatico per denunciare come discriminatorio l'obbligo di dichiararsi maschi o femmine.

 

Mussolini, mentre lei prendeva posizione a favore del Pride, la premier Meloni in chiusura del G7 rivendicava che, sui diritti, il governo non ha fatto alcun passo indietro.

«Ma nemmeno in avanti. L'anno scorso l'Italia ha posto il veto in Consiglio europeo sul regolamento che uniforma le procedure di riconoscimento dei figli in tutti gli Stati dell'Unione, di modo che i bambini nati in famiglie omogenitoriali vengano automaticamente riconosciuti come figli di entrambi i genitori, cosa che avviene in tutta Europa ma non da noi: da noi, il genitore non biologico deve adottare il bambino.

ALESSANDRA MUSSOLINI

 

È assurdo almeno quanto il fatto che i single non possano adottare. Gli italiani non godono di diritti che altrove sono consolidati, quindi, se anche il governo non ha fatto passi indietro rispetto alle nostre leggi, è rimasto indietro rispetto all'evoluzione della nostra società e indietrissimo rispetto all'Europa, di cui fa parte. In campagna elettorale, più che sentire parlare di questo, ho sentito cose invereconde sull'aborto».

 

Quali?

alessandra mussolini evento di forza italia a napoli

«L'importanza di indurre il ripensamento nelle donne che decidono di abortire. Anche se è stato detto in termini più gentili. Dovremmo affrontare, invece, la questione dell'obiezione di coscienza, che è una violazione del giuramento di Ippocrate ed è, soprattutto, pericolosa per chi decide di interrompere una gravidanza: allunga i tempi per farlo e aggrava il peso psicologico che può derivarne».

 

La scrittrice Dacia Maraini ha detto a questo giornale che dovremmo inserire l'aborto in Costituzione, come è stato fatto in Francia. Che ne pensa?

«Non mi convince perché l'aborto è una libertà individuale, ma è pur vero che garantirla in Costituzione significherebbe rendere anticostituzionali gli obiettori di coscienza. Sarebbe un ottimo escamotage. Quasi quasi…».

 

Senta, lei è pronta per il Pd.

«Neanche per sogno, sto bene dove sto. Forza Italia ha una visione laica e inclusiva, io ho sempre detto quello che penso e non ho mai ricevuto pressioni. E poi il Pd non è un partito particolarmente coraggioso in tema di diritti. Al parlamento europeo sono stata io a porre il problema dell'identità di genere, mica la sinistra».

 

Ma il Pd ha proposto il ddl Zan.

ALESSANDRA MUSSOLINI

«E io l'ho sostenuto».

 

Sabato Elly Schlein è salita su un carro del Pride.

«È brava e in questo momento vive una congiuntura favorevole, ma più delle persone mi interessano i programmi».

 

Mi dica tre punti del suo programma ideale in tema di diritti.

«Gliene dico due. Primo, riconoscimento dei minori a prescindere da dove e come siano nati. Secondo, pagare le donne più degli uomini: aggiustiamo il gap salariale, mettiamo le donne in condizione di essere indipendenti, e rafforzeremo la loro capacità di denunciare le violenze, quindi di arginarle.

 

Ecco cosa dovremmo mettere in Costituzione: che le donne guadagnino non quanto gli uomini, ma un po' di più, così che possano pagarsi gli assorbenti, le terapie ormonali per la menopausa, la cura e l'assistenza durante la gravidanza e l'allattamento. Ci sono donne che non hanno neanche un conto corrente e dobbiamo sentire maschi che straparlano di pensioni che non pagheremo perché le donne non fanno figli?».

ALESSANDRA MUSSOLINI

 

 

(...)

 

Dei salti in basso del Papa che parla di frociaggine cosa pensa?

«Gravissimo. Viene da pensare che si sia trattato di uno scherzo dell'intelligenza artificiale».

 

Lei quando ha cominciato a cambiare idea?

«Il passato non c'è più, il futuro non esiste. Vivo nel 2024 e accolgo la direzione che il mondo ha preso. Ho certe posizioni da anni e le ho affinate ed esplicitate nel tempo, anche perché ho imparato a sentire sempre meno il peso delle linee di partito».

 

Dove ha preso la tutina blu che indossa nella foto che ha condiviso insieme al suo status sul Pride?

«Su Amazon. Le ali arcobaleno, invece, le ho fatte io».

 

A Pillon cosa risponde?

ALESSANDRA MUSSOLINI

«Che è un poveretto senza argomenti».

 

alessandra mussolini sul suo profilo instagram privato 8alessandra mussolini sul suo profilo instagram privato 2alessandra mussolini

 

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...