giorgia meloni alfredo mantovano carlo nordio matteo piantedosi almasri

“ALMASRI È RESPONSABILE DI TORTURE E ALTRI MALTRATTAMENTI SUI MIGRANTI NEL CARCERE DI MITIGA” - IL TEAM DI ESPERTI DELLE NAZIONI UNITE, IN UN DOCUMENTO TRASMESSO IL 6 DICEMBRE AL CONSIGLIO DI SICUREZZA, PUNTA IL DITO CONTRO IL COMANDANTE DELLA POLIZIA GIUDIZIARIA DI TRIPOLI AL CENTRO DEL CASO CHE HA PORTATO A UN’INDAGINE SULLA MELONI E SU MEZZO GOVERNO – IL RUOLO DI ALMASRI NEL TRAFFICO DI MIGRANTI. DAL LUGLIO 2023 GLI ISPETTORI ONU HANNO ACCERTATO 86 MIGRANTI, TRA CUI NOVE BAMBINI, SOTTOPOSTI AD ABUSI TRA CUI STUPRI, TORTURE, PROSTITUZIONE FORZATA, RIDUZIONE IN SCHIAVITÙ, LAVORO OBBLIGATO” - LA RETE CHE FA CAPO AL “BOIA DI MITIGA” SI COMPORTA COME UN REGIME, COLPENDO ANCHE CHI...

Almasri Osama Najeen

Gianluca Di Feo per repubblica.it - Estratti

 

«Osama Najim, comandante del dipartimento operazioni della polizia giudiziaria e vice direttore della polizia giudiziaria è tra i principali responsabili per la gestione e il coordinamento della detenzione illegale e per le violazioni dei diritti umani e delle leggi umanitarie che avvengono ai suoi ordini nel centro di custodia di Mitiga».

 

 

Il soggetto ha una grafia diversa, come accade spesso per i nomi arabi, ma si tratta del protagonista dello scontro politico italiano: il generale libico Osema Najeem Habish Almasri. A indicarlo come il responsabile delle torture sui migranti e di altri reati è un organismo di grande autorevolezza: il team di esperti delle Nazioni Unite incaricato di verificare il rispetto della legalità in Libia. Lo ha accusato in passato e torna a farlo ora, con un documento trasmesso il 6 dicembre al presidente del Consiglio di sicurezza.

LA LIBERAZIONE DI Almasri Osama Najeen - vignetta by biani

 

 

Il rapporto è frutto di indagini recentissime, condotte tra il 18 luglio 2023 e il 25 ottobre 2024. Il “Panel of Experts on Libya” è composto di specialisti che analizzano la situazione sul terreno con sopralluoghi, interviste, documenti, foto satellitari. Sottolineano di essersi basati su “prove riscontrate”: «Nelle nostre indagini abbiamo rispettato trasparenza, obiettività, imparzialità e indipendenza».

 

IL SUPPLIZIO DI SANTA MELONI - VIGNETTA BY NATANGELO - IL FATTO QUOTIDIANO

Il risultato è un dossier di 299 pagine che passa in rassegna illeciti d’ogni genere, dal contrabbando di armi a quello di petrolio, dal traffico di uomini alla depredazione delle finanze pubbliche. In questo campionario di nefandezze, la figura di Almasri spicca per brutalità: 

 

(...)

 

Rada è una sorta di polizia speciale creata dal governo di Tripoli ma ormai sfuggita a ogni controllo. Gli ispettori Onu la indicano con l’acronimo inglese Dacot: l’apparato di deterrenza per combattere il terrorismo e la criminalità organizzata. Il reparto di polizia giudiziaria guidato da Almasri agisce in simbiosi con loro: ufficialmente rappresentano la legge, di fatto perseguono i loro affari. Gli investigatori scrivono: «Tra i comandanti coinvolti, il panel ha identificato Osama Najim come responsabile per avere amministrato e agevolato gli arresti illegali e il maltrattamento dei reclusi a Mitiga».

GIORGIA MELONI E IL CASO ALMASRI - MEME BY FAWOLLO

 

Quello di Almasri è un organismo statale che partecipa anche al crimine più remunerativo del paese: il traffico di migranti. Dal luglio 2023 gli ispettori Onu «hanno accertato 86 migranti, tra cui nove bambini, sottoposti ad abusi tra cui stupri, torture, prostituzione forzata, riduzione in schiavitù, lavoro obbligato».

 

 

In questa carovana d’orrori il luogo più infernale è il carcere di Mitiga, il regno di Almasri. «La prigione è stata ristrutturata con la finalità di realizzare gli abusi. Quattro ex detenuti hanno dichiarato di essere stati torturati in tre stanze da interrogatorio allestite con strumenti destinati soltanto a infliggere sevizie sui reclusi». Quali? «Percosse continue, isolamenti prolungati; lunghi periodi in posizioni logoranti, durante le quali due vittime sono state incatenate e issate su un paranco mentre venivano picchiate per giorni; minacce di seviziare i familiari; persone costrette ad assistere alle brutalità sui congiunti.

IL VIAGGIO IN EUROPA DI OSAMA AL NAJEEM ALMASRI

 

Le botte venivano inferte con tubi di plastica su testa e corpo. I detenuti venivano picchiati con fucili, mazze da baseball, sbarre di metallo, catene, manganelli e gambe di sedie».

 

C’è di più. La rete in cui Almasri rivestirebbe un ruolo leader ormai si comporta come un regime, colpendo anche chi critica le loro scorrerie: perseguitano i giornalisti e gli attivisti dei diritti umani, che vengono arrestati in maniera pretestuosa, minacciati o fatti sparire nel nulla. In un anno ben undici «sono stati vittime di perquisizioni violente, rapimenti, pesanti maltrattamenti, avvertimenti ai loro familiari. Questi gruppi armati sviluppano un sistema di ritorsioni mirate con lo scopo di generare un’atmosfera di intimidazione e sistematica discriminazione tra i membri della società civile libica e tra i giornalisti per obbligarli a sottomettersi alla volontà e agli interessi degli aggressori».

Njeem Osama Almasri Hoabish torna a tripoli

 

C’è un ultimo elemento, sorprendente. Il panel dell’Onu ha sottoposto le sue conclusioni ai vertici della Rada, offrendogli la possibilità di replicare. La struttura ha risposto di operare nella legalità e di essere estranea a quello che accade nelle celle di Mitiga: «Soltanto la polizia giudiziaria agisce all’interno del carcere». In pratica, hanno scaricato tutto su Almasri.

KISS ME LIBIA - MEME BY EMILIANO CARLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA

 

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