1. DA BEN DUE ANNI IL CAVALIER POMPETTA AVREBBE LASCIATO (INVANO) L’EX CALIPPO GIRL! 2. MA LEI NON CEDE ALLE VILLE REGALATE: "DA QUI NON MI MUOVO, NON PUOI SCARICARMI" 3. LA PASCALE NON È DETESTATA DALLO STAFF, PEGGIO ANCORA DA MARINA E PIERSILVIO, LATITANTI DA ARCORE PUR DI NON VEDERLA 4. LA SCUGNIZZA: “SONO 4 ANNI CHE STO CON LUI, DIECI CHE LO INSEGUO, E ME NE DICONO DI OGNI TIPO. CHE LO PICCHIO, CHE SONO LESBICA, CHE MI STO SEPARANDO... “

1. PASCALE A B: "NON ME NE VADO" DA DUE ANNI SEPARATI IN CASA

Alessandro Ferrucci per  il “Fatto Quotidiano”

 

berlusconi pascale villaberlusconi pascale villa

A Silvio Berlusconi l' angoscia sale con il calare della sera. Ma non ogni sera, solo quando è costretto a dormire con Francesca Pascale. Il dramma non è figlio di pretese sessuali, di lei che scalcia modello Sandra Mondaini in Casa Vianello; il dramma non è neanche legato alla crisi di Forza Italia, gli anni che passano, gli amici che se ne vanno, il Milan non proprio da scudetto.

 

No, la questione è un' altra: da due anni il fu Cavaliere ha retrocesso la first lady a "fu first lady", l'ha banalmente lasciata, le ha detto, con l'accento alla Silvio, "scusa cara, chiudiamola qui, non ti preoccupare per il futuro economico, ma adesso basta".

alessia ardesi francesca pascale alessia ardesi francesca pascale


Saette e sconquassi, come prima reazione della co-protagonista, salvo poi rifugiarsi in un più pratico e meditato: "Da qui non mi muovo, non puoi scaricarmi".


Risultato: sono sempre sotto lo stesso tetto, ad Arcore, e lui non dorme, teme l'appuntamento con la camera da letto, e se un tempo già riposava poco, adesso l'insonnia è quasi sistematica, passa le ore sdraiato con un occhio aperto e uno chiuso, in maniera alternata, simil-semaforo, sempre attento alle possibili (e temute) reazioni inconsulte della giovane Pascale, alle inevitabili richieste di chiarimento, di confronto, di lamentela.

silvio berlusconi con francesca pascale (9)silvio berlusconi con francesca pascale (9)

 

FOTO DI NOVELLA - BERLUSCONI PASCALE E IL MARSUPIO FOTO DI NOVELLA - BERLUSCONI PASCALE E IL MARSUPIO

Ma niente. La questione è una: la ragazza ha imparato alla perfezione la prima regola del serial House of card, conosce la differenza tra potere e soldi, con il primo nettamente più importante della volgare pecunia, quindi non si accontenta, non cede alle lusinghe economiche, alle ville regalate (la dimora Giambelli è costata 2,5 milioni di euro), alle promesse professionali.

 

No, lei vuole mantenere un ruolo ufficiale, ama i riflettori, la ribalta, adora dichiarare sui quotidiani, creare dibattito come nel caso dei diritti per gli omosessuali, sogna un ritorno da leader di Berlusconi, viaggi di Stato, lei al suo fianco.

FRANCESCA PASCALE AL MARE FRANCESCA PASCALE AL MARE


Così sono sistematiche le smentite ufficiali dopo ogni dichiarazione riguardo alla loro crisi, se qualcuno dice o scrive di incrinature, immediatamente la macchina interna della comunicazione chiama o ribalta la storia (anche ieri sono uscite agenzie di stampa per ridurre a battuta la sua frase "sono single" alla festa di Nunzia Di Girolamo), fa uscire foto insieme, lui che le prende la manina, lui che la guarda con amore; lei che partecipa distratta a certe manifestazioni sentimentali, come a dire: "Nella coppia decido io"; lei che si concede ad alcuni scatti (in teoria) rubati insieme al cerchio magico del fu Cavaliere.

 

silvio berlusconi con francesca pascale (6)silvio berlusconi con francesca pascale (6)silvio berlusconi con francesca pascale (3)silvio berlusconi con francesca pascale (3)

Con un però: i pessimi rapporti non sono solo con Berlusconi, la Pascale non è difesa neanche dallo staff, peggio ancora da Marina e Piersilvio, oramai latitanti da Arcore pur di non vederla. "Una malinconia unica", svela uno dei pochi ancora accolti a corte, "non ci si può ridurre così alla soglia degli ottant' anni, con i tuoi figli, gli amici e i parlamentari allontanati. Non c'è più nessuno. Non può nemmeno raccontare le sue boutade che lei lo strilla, si avvelena pure per la storiella innocente delle vacche".

silvio berlusconi con francesca pascale (7)silvio berlusconi con francesca pascale (7)


La storiella è la perfetta sintesi del Berlusconi-pensiero-stile-di-vita. E recita, sempre con il tono alla Silvio, così: "Anni fa sono stato in Australia e mi hanno portato a visitare un allevamento di vacche, e lì ho scoperto degli animali meravigliosi, maestosi, con delle mammelle cariche di latte. Non sapete la bellezza! Ho deciso di acquistare duecento capi da regalare a un mio amico di San Pietroburgo. Mesi dopo sono andato in Russia per vedere come andava l' inserimento delle vacche in una terra differente. Benissimo!
Fino a quando ho chiesto al mio amico: 'Scusa, ma sono tutte femmine, chi le monta?' Il mio amico non ha risposto, ha sorriso e mi ha condotto nella stalla. Dentro ho trovato un toro enorme, fiero, con degli occhi impressionanti. 'Ecco, le monta lui' Solo lui? 'Certo, basta e avanza'. Capite? Un solo toro per tutte quelle vacche. E sapete come si chiama la bestia? Silvio, ovvio...".

 

Bene, alla fine di questa storiella la stessa Pascale è sbottata in insulti e accuse. "Capite? Il presidente non può più parlare", continua il frequentatore di Arcore, "tra un po' era meglio la Knezevic".

silvio berlusconi con francesca pascale (4)silvio berlusconi con francesca pascale (4)


Knezevic non è un nome a caso, esiste quasi un pre e un dopo di lei, quando Arcore era frequentato dalle olgettine, le olgettine poi chiamavano e richiamavano, chiedevano, pretendevano, sempre di più, e non erano infrequenti le situazioni di imbarazzo, per usare un eufemismo. E uno dei peggiori fu quando proprio la diciannovenne Knezevic decise di dimostrare il suo presunto amore, la sua real disperazione, con un bel ruzzolone dalla scalinata di Arcore.

 

silvio berlusconi con francesca pascale (2)silvio berlusconi con francesca pascale (2)

Da quel momento chi circondava Berlusconi decise per un netto "basta con questa vita", via libera a Francesca Pascale come cane da guardia davanti la camera da letto del presidente, "solo che questa parte l' ha imparata pure troppo bene, e ci ha cacciati tutti". Tutti, uno a uno, con il povero Silvio costretto a indire riunioni politiche segrete per evitare la presenza della fu fidanzata, costretto a giustificare le proprie uscite; costretto a mes saggiare ai propri figli per non rendere ascoltabili le conversazioni.


Cantava Deandrè: "L' amore che strappa i capelli è perduto ormai, non resta che qualche svogliata carezza, e un po' di tenerezza". Ma in questa storia non ci sono né carezze, né tenerezza. E forse non c' è neanche mai stato amore.

 

2. “SILVIO MI AMA, MI HA COMPRATO LA VILLA”

francesca pascale look blondie 6francesca pascale look blondie 6

Conchita Sannino per “la Repubblica”

 

«Ma da quando la giocosità e la goliardia del presidente diventano un evento politico?». Ma da sempre, signora Pascale. Solo che lei finge di non sapere. «Allora fate un titolo anche sulle sue barzellette, scusi». Francesca Pascale è ancora first girl, per ora. E ride.

 

Signora Pascale, lui non deve averla passata tanto liscia.

«Il presidente torna dalla festa di Nunzia e confida: “Forse ricameranno su una battuta che ho fatto, ma stavo scherzando”. E io, giuro, non mi sono arrabbiata. Ma poi scusi, in un paese disperato per la crisi o ferito dalle alluvioni, vedi il Sannio, si possono imbastire telenovele del genere?».

 

francesca pascale barbie francesca pascale barbie

Fatto sta che Berlusconi detta alle agenzie che il rapporto sentimentale «non è in discussione». Quindi, non sta cercando un altro miliardario?

«Sono stata così convincente nel sostenere le unioni civili che il presidente, proprio lui, si fa gay per unirsi a me? Prova d’amore».

 

Battute a parte, lei sa che molti in Fi si fregavano le mani...lo speravano.

FRANCESCA PASCALE MOTOR BIKE EXPO DI VERONAFRANCESCA PASCALE MOTOR BIKE EXPO DI VERONA

«Se ne facciano una ragione. Sono 4 anni che sto con lui, dieci che lo inseguo, e me ne dicono di ogni tipo. Che lo picchio, che sono lesbica, che mi sto separando... ».

 

Lei è un po’ manesca, dicono. E gelosa, un filo ossessiva.

«Invenzioni. Gelosa sì, e avrò fatto scenate. Sono solo scugnizza. È diverso ».

 

E non dimentica i tradimenti, specie quelli altrui, da Verdini a Nunzia De Girolamo, oggi tornata all’ovile.

«È vero, non tollero i tradimenti, non so perdonare forse perché troppo giovane. Ma sono posizioni diverse. Verdini è andato con Renzi e ha lasciato Fi per convenienze , credo di vario tipo. È sempre stata quella la sua natura. La De Girolamo la rispetto ma non posso dimenticare del tutto il suo percorso, e non importa. Un’altra cosa che non tollero per niente è la prepotenza, l’arroganza».

 

Come quella di...?

PASCALE  - NOEMI PASCALE - NOEMI

« Di Renzi. Se avesse fatto Berlusconi quello che sta facendo lui, senza mai essere stato votato, sarebbe scoppiata una guerra civile. Però non mi faccia parlare di politica, poi mi attaccano...».

 

Sarà una dura vita la sua, ma Silvio le compra una villa, a 20 chilometri da Arcore. Se non è un inizio di separazione...

PASCALE  - NOEMI PASCALE - NOEMI

«Non mi faccia passare per la ragazza venale e viziata. Volevo una casa che fosse bella ma normale, mentre ad Arcore o a Villa Grazioli giustamente arrivano 50 auto al minuto, avvocati, politici, riunioni. Volevo un bel posto dove potermi sentire a casa. E guardi che non me la sono fatta mica intestare».

 

Sicura? Non ci sarebbe stato nulla di male. Ne ha regalate di case, anche alle olgettine...

«Con la sua generosità ha regalato a tanti, uomini e donne, a destra e a manca. Quella casa è per me, ma ci abiteremo, un posto al riparo dalla politica e da tutto, anche se io adoro la politica, ma da militante».

 

Che ne pensa di Marchini candidato a Roma?

«Non è il mio tipo, troppo belloccio (ride). Però ci sa fare».

 

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO