re salman al saud arabia saudita petrolio

ARABIA ESAURITA - GLI EREDI DEL VECCHIO MONARCA HANNO UN PIANO PER SPODESTARE RE SALMAN: AVREBBE L’ALZHEIMER E STA PORTANDO IL PAESE AL COLLASSO - LA STRATEGIA PER DISTRUGGERE I PRODUTTORI DI PETROLIO USA STA FUNZIONANDO, MA IL FONDO MONETARIO AVVERTE: IL PAESE RIMARRÀ SENZA SOLDI

  1. ARABIA SAUDITA: C’È UN PIANO PER SPODESTARE RE SALMAN, APPOGGIATO DA 8 DEI 12 FIGLI DEL MONARCA FONDATORE

Dagonota da “The Independent”

SALMAN 2SALMAN 2

 

Otto dei 12 superstiti figli del monarca che ha fondato l'Arabia Saudita appoggiano un piano per spodestare re Salman, 79, e sostituirlo con suo fratello di 73 anni. Lo rivela un principe dissidente a “The Independent”. Rumor da Riad parlano di un re colpito dall’Alzheimer, indebolito dalla guerra in Yemen, dalla strategia sul petrolio che ha dissanguato i bilanci statali, e in più accusato dal mondo islamico di responsabilità oggettiva per la morte di oltre mille fedeli alla Mecca. Con l’aggravante di aver nominato il figlio 30enne come vice-principe ereditario, nonché ministro della Difesa, così facendo infuriare gran parte degli eredi al trono e aspiranti tali.

Mohammed Bin SalmanMohammed Bin Salman

 

Il principe sostiene inoltre che una netta maggioranza dei religiosi islamici del paese, noti come Ulama, appoggia una manovra di palazzo per cacciare l'attuale re e installare il principe Ahmed bin Abdulaziz, un ex ministro degli Interni, al suo posto. "Gli Ulama e i religiosi preferiscono il principe Ahmed - non tutti, ma il 75 per cento", ha detto il principe, lui stesso un nipote del re Ibn Saud, che fondò la dinastia regnante nel 1932.

 

Il sostegno dei chierici è vitale per qualsiasi cambio di monarca, dato che nel sistema saudita solo loro hanno il potere di conferire legittimità religiosa e quindi politica alla leadership.

michelle e barack obama con re salman dell arabia sauditamichelle e barack obama con re salman dell arabia saudita

 

La rivelazione dimostra che c'è una crescente pressione all'interno della famiglia reale saudita, di solito reticente a portare in pubblico la lotta di potere interna che è eruttata da quando re Salman ha ereditato il trono all'inizio di quest'anno. Il principe, che non vuole essere nominato per ragioni di sicurezza, è l'autore di due lettere recentemente pubblicate che richiedono alla famiglia reale un cambio di leadership.

 

Nel 1964 il re Saud è stato deposto dopo una lunga lotta di potere, quando la maggior parte dei membri della famiglia reale e dell’establishment religioso del Regno hanno parlato con una sola voce e ritirato il loro sostegno. Secondo il principe dissidente, qualcosa di simile accadrà di nuovo, molto presto.

 

 

  1. VIDEO - BLOOMBERG: LA STRATEGIA DELL’OPEC HA STROZZATO I PRODUTTORI AMERICANI DI “SHALE OIL”

 

 

  1. PETROLIO: OPEC VINCE, PRODUZIONE USA GIÙ

la quota di produzione di petrolio dell opecla quota di produzione di petrolio dell opec

 (ANSA) - Non tagliare le quote di produzione e far precipitare i prezzi per mettere fuori gioco lo shale oil americano, la cui estrazione è più cara rispetto ai metodi tradizionali. La strategia Opec, non dichiarata ma evidente, ha dato i suoi frutti se, come emerge dai dati citati dall'agenzia Bloomberg, la produzione Usa, che ha raggiunto un picco a gennaio, è ormai tornata ai livelli del novembre 2014, quando il Cartello decise di non tagliare le quote.

 

 

  1. ALLARME DEL FMI: L’ARABIA SAUDITA RISCHIA CRISI DI LIQUIDITÀ

la produzione di petrolio americano la produzione di petrolio americano

 (WSI) Entro cinque anni l’Arabia Saudita potrebbe finire in una crisi di liquidità. A lanciare l’allarme è il Fondo monetario Internazionale, che sottolinea come l’attuale assetto finanziario rischia di impedire ai regnanti sauditi di poter finanziare la propria spesa pubblica.

 

A pesare sulle prospettive grigie del paese è il crollo del prezzo del petrolio, considerato come “largamente responsabile di questo squilibrio finanziario”. L’FMI ribadisce, poi, che difficoltà analoghe ci sarebbero anche Bahrain e Oman, altri due dei sei Paesi componenti il Consiglio di cooperazione del Golfo.

il re salman al saud dell arabia sauditail re salman al saud dell arabia saudita

 

Prospettive più rosse sono invece intraviste per i rimanenti tre, cioè Kuwait, Qatar e gli Emirati Arabi Uniti, che avrebbero un assetto finanziario sostanzialmente diverso, in grado di supportare i finanziamenti della spesa pubblica per almeno 20 anni.

 

shale oil estrazione petrolioshale oil estrazione petrolio

Su sollecitazione dell’FMI, le autorità saudite stanno già rivedendo i criteri di spesa pubblica, pianificando tagli alla spesa. Va ricordato, a questo proposito che il bilancio saudita si basa per l’80% da entrate derivanti dal petrolio e per colmare il gap necessario sull’approvvigionamento di liquidità, potrebbe far ricorso per la prima volta nella sua storia a smobilizzi di attività detenute dai suoi fondi sovrani in giro per il mondo.

 

shale oil estrazione  petrolioshale oil estrazione petrolio

Centinaia di miliardi di dollari, necessari per aiutare l’economia ad assorbire lo shock del crollo dei prezzi petroliferi e per evitare politiche economiche, che potrebbero scatenare disordini sociali e politici.

Ultimi Dagoreport

beppe sala manfredi catella giancarlo tancredi stefano boeri

DAGOREPORT - L’ANSIA ATTANAGLIA LA ‘’MILANO DEL BALLO DEL MATTONE’’. ‘’QUI SALTA TUTTO!’’, BALBETTANO PIÙ SPAVENTATI DI UN CONIGLIO - SE IL GIP DELLA PROCURA DECIDESSE DI ACCOGLIERE LE PROPOSTE DEI PM, A QUEL PUNTO, ESPLODEREBBE UNA SANTA BARBARA A MISURA DUOMO. E POTREBBE RIPETERSI CIÒ CHE SUCCESSO ALL’EPOCA DI TANGENTOPOLI: A TANTI DEI 74 INDAGATI, LA PAURA DI FINIRE IN GABBIA A SAN VITTORE APRIREBBE DI COLPO LE VALVOLE DELLA MEMORIA - DA PARTE SUA, IL SINDACO BEPPE SALA, INDAGATO, INTASCATA LA SOLIDARIETÀ DA DESTRA E SINISTRA, HA RIPRESO A MACINARE ARROGANZA, E HA SPARATO TESTARDO E SPAVALDO: “LE DIMISSIONI NON AVREBBERO FATTO COMODO A NESSUNO…” – QUALCHE ANIMA PIA GLI RICORDI CHE L’USO SBARAZZINO DELL’URBANISTICA MENEGHINA È AVVENUTO SOTTO IL SUO NASONE... 

urbano cairo sigfrido ranucci la7 fiorenza sarzanini

DAGOREPORT - SIETE PRONTI? VIA! È PARTITA LA GRANDE CAMPAGNA ACQUISTI (A SINISTRA!) DI URBANO CAIRO - IL COLPACCIO SU CUI LAVORA URBANETTO: PORTARE A LA7 SIGFRIDO RANUCCI E L’INTERA SQUADRA DI “REPORT”, A CUI TELE-MELONI STA RENDENDO LA VITA IMPOSSIBILE - IL PROGETTO È GIÀ PRONTO: PRIMA SERATA DI LUNEDI', SECONDE SERATE CON "REPORT-LAB", COINVOLGENDO SITO, SOCIAL E L'EDITRICE SOLFERINO - MA NON FINISCE QUI: CAIRO VUOLE RIPOSIZIONARE IL “CORRIERE DELLA SERA”: ESSERE LA GAZZETTA DI FAZZOLARI NON PORTA ALL'EDICOLA NUOVI LETTORI, CHE PREFERISCONO L'ORIGINALE: "IL GIORNALE", "LIBERO", "LA VERITA'": MEGLIO RITORNARE AL CENTRO-SINISTRA. IN ARRIVO GIOVANI GIORNALISTI BEN DISTANTI DAL MELONISMO...

mara venier gabriele corsi

PERCHÉ GABRIELE CORSI HA MOLLATO “DOMENICA IN”? LA SUA PRESENZA AL FIANCO DI MARA VENIER ERA STATA FRETTOLOSAMENTE ANNUNCIATA DA ANGELO MELLONE, DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI RAI. E INVECE, SOLO DUE GIORNI FA, CORSI HA ANNUNCIATO DI ESSERSI TIRATO INDIETRO - COSA È SUCCESSO? LA RAI AVEVA TENTATO DI COMMISSARIARE LA "ZIA MARA", PIAZZANDOLE ACCANTO I "BADANTI" NEK E CORSI. MA L'ARZILLA 74ENNE, FORTE DI BUONI ASCOLTI, HA FATTO TERRA BRUCIATA AI SUOI DUE "VALLETTI", USANDO L’ARMA DA FINE DEL MONDO: “SE IO MOLLO AD AGOSTO CHI CI METTETE?". E COSÌ, UNA VOLTA VISTO IL SUO SPAZIO RIDOTTO A QUALCHE MINUTO DI UN QUIZ, IL CONDUTTORE SI È CHIAMATO FUORI (NEK ERA GIÀ SCAPPATO A "THE VOICE") - LA VENIER HA TENTATO DI DISSIPARE I DUBBI SULLE SUE “COLPE” POSTANDO UNA STORIA IN CUI SI INSINUAVA CHE CORSI AVESSE MOLLATO PER I SOLDI (POCHI). MA A SMENTIRE LA SUA VERSIONE È STATO IL MANAGEMENT DEL CONDUTTORE…

antonio spadaro papa leone xiv robert prevost

FLASH! – SPADARO DI FUOCO! IL GESUITA, ORFANO DI BERGOGLIO, , OGGI SU ''LA STAMPA”, SPACCIA COME SUA ''INTERVISTA INEDITA'' UNA VECCHIA CONVERSAZIONE PUBBLICA CHE L'ALLORA CARDINALE ROBERT FRANCIS PREVOST TENNE A NEW LENOX, IN ILLINOIS, IL 7 AGOSTO 2024 - IL GESUITA HA PRESO IL TESTO SBOBINATO E L’HA INFRAMEZZATO CON DOMANDE SUE: UN CAPOLAVORO DI AUTO-PROMOZIONE DEGNO DI UN VERO INFLUENCER... - LA PRECISAZIONE DELLA CASA EDITRICE EDB: "SOLLEVIAMO DA OGNI RESPONSABILITA' PADRE SPADARO CIRCA OGNI FRAINTENDIMENTO TRA LA STAMPA E LA CASA EDITRICE" - VIDEO

tommaso labate mario giordano

DAGOREPORT - VA AVANTI IL PROGETTO DI PIER SILVIO BERLUSCONI DI “RIEQUILIBRARE” POLITICAMENTE LE RETI MEDIASET (TROPPO SOVRANISMO FA MALE ALL'AUDIENCE): L'ULTIMO ARRIVATO E' L’ACERBO TOMMASO LABATE, IN ODORE DI SINISTRA DEM, A CUI È STATO AFFIDATA LA PRIMA SERATA DEL MERCOLEDÌ - LA SUA SCELTA HA FATTO INVIPERIRE MARIO GIORDANO, SBATTUTO ALLA DOMENICA SERA CON IL SUO “FUORI DAL CORO”. E, GUARDA CASO, GIORDANO È DIVENTATO IMPROVVISAMENTE OSTILE AL GOVERNO MELONI: “NON STA DANDO LE RISPOSTE CHE SI ASPETTAVANO GLI ITALIANI, SEMBRA UN GOVERNO MELONI-FORLANI”

antonio tajani pier silvio marina berlusconi forza italia

DAGOREPORT: CHE CE FAMO CON FORZA ITALIA? È IL DUBBIO CHE ASSILLA I FRATELLI BERLUSCONI: MOLLARE AL SUO DESTINO IL PARTITO FONDATO DA "PAPI" O NE CAMBIAMO I CONNOTATI, A PARTIRE DAL "MAGGIORDOMO" DI CASA MELONI, ANTONIO TAJANI? -CON PIER SILVIO CHE SCALPITA PER SCENDERE IN POLITICA ALLE POLITICHE 2027, I DUE FRATELLI HANNO COMMISSIONATO UN SONDAGGIO SUL BRAND BERLUSCONI IN CHIAVE ELETTORALE. RISULTATO: L’8% DEI CONSENSI DI CUI È ACCREDITATO IL PARTITO, LA METÀ, CIOÈ IL 4%, È RICONDUCIBILE AL RICORDO DI SILVIO BERLUSCONI - ALTRO DATO: SE SCENDESSE IN CAMPO “UN” BERLUSCONI, I CONSENSI DI FORZA ITALIA CRESCEREBBERO FINO QUASI A RADDOPPIARSI - QUEL CHE COLPISCE È CHE IL PARTITO RACCOGLIEREBBE PIÙ VOTI CON PIER SILVIO LEADER DI QUANTI NE CONQUISTEREBBE CON MARINA - (SE SCENDE IN CAMPO, O PIER SILVIO PRENDERA' PIU' VOTI DI MELONI, STRAPPANDOLI A FDI E LEGA, E FARA' IL PREMIER OPPURE LO VEDREMO CHE PRENDERA' ORDINI DALLA DUCETTA...)