domenico arcuri agostino miozzo guido bertolaso

ARCURI CON POCHE FRECCE – IL COMMISSARIO HA AVUTO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGETTI MA NON HA MAI SENTITO DIRETTAMENTE DRAGHI - NON CI SONO SOLO GLI ATTACCHI DELLA LEGA: HA CONTRO UNA PARTE DELLA PROTEZIONE CIVILE FA ANCORA CAPO A BERTOLASO - L'OSTILITA' DI AGOSTINO MIOZZO, IL NUMERO UNO DEL CTS, ACCUSATO DA ARCURI DI AVER AUTORIZZATO LE MASCHERINE DI SCARSA QUALITÀ IMPORTATE DA BENOTTI

Giuliano Foschini per “la Repubblica”

DOMENICO ARCURI

 

Quando ieri mattina il commissario Domenico Arcuri si è svegliato per prima cosa ha fatto due cose: controllare il telefono e leggere le notizie di giornata. Sul telefono non era arrivata alcuna telefonata di Mario Draghi, che mai ha sentito direttamente da quando l' ex presidente della Bce è diventato premier.

 

Le notizie raccontavano, invece, di un vertice tra il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, e i vertici di Farmindustria a cui il Commissario non era stato invitato. Quando in tarda serata è rientrato a casa, due, tra le tante, erano le cose accadute. Il telefono era restato muto. E Arcuri aveva partecipato alla riunione con Giorgetti e Farmindustria.

GIANCARLO GIORGETTI E MARIO DRAGHI LEGGONO DAGOSPIA

 

Che accadrà oggi quindi? Che fine farà il commissario Arcuri? È questa la domanda che da giorni si ripete nei corridoi del governo e del potere romano. «Due soli conoscono la risposta: il premier Draghi e il suo sottosegretario Roberto Garofoli. E sono silenziosissimi», sorride una fonte di governo.

 

GUIDO BERTOLASO

Per capire qualcosa di più è, quindi, necessario rimettere le cose in ordine e analizzare quanto accaduto in queste ultime settimane. Subito dopo l' entrata in carica del nuovo governo, ci sono stati contatti diretti tra il Commissario e Palazzo Chigi. Seppur mai direttamente con il premier. Nei colloqui sono state chieste informazioni sulla situazione, una relazione che poi è stata il centro del discorso di Draghi alla Camera sul piano vaccinale. E un messaggio sostanziale di fiducia.

 

DOMENICO ARCURI E LA MASCHERINA CONSUMATA

Sulla base di un ragionamento: «L' Italia nella prima parte ha avuto ottime performance, con i complimenti della Von Der Leyen. Continuiamo così». Quello che è accaduto nei giorni successivi non è stato però esaltante: i dati sono peggiorati per via delle basse consegne. E a causa dei piani di somministrazione delle Regioni che, dopo una prima fase felice (anche perché non complessa: si vaccinava in ospedale), hanno cominciato a fare acqua.

 

Accanto a performance peggiori è successo anche altro: la Lega, direttamente con il segretario Matteo Salvini, ha chiesto discontinuità. Tradotto: la testa di Arcuri. Lo stesso ha fatto anche Fratelli d' Italia dall' opposizione, individuando nel Commissario il trait d' union tra l' esperienza Conte e quella di Arcuri. È successo però altro.

 

MARIO BENOTTI

In questa complessa situazione politica si è esplicitata anche una difficoltà di comunicazione tra la struttura commissariale e la Protezione civile, o per lo meno un pezzo di essa: quella che fa capo ancora a Guido Bertolaso, non a caso indicato dalla Lega come l' uomo perfetto per il piano vaccinale.

agostino miozzo

 

E quella che in un certo senso si rifà ad Agostino Miozzo, il numero uno del Cts, che in queste ora ha rapporti tesi con la struttura commissariale. L' inchiesta sulle mascherine della procura di Roma ha posto infatti una questione: chi ha autorizzato le mascherine, di scarsa qualità, importate da Menotti? «Il Cts, come prevede la legge», ha spiegato ieri Arcuri.

 

roberto speranza domenico arcuri

Dunque, Lega e pezzi di Protezione civile farebbero volentieri a meno del Commissario. Chi lo difende? La politica, dopo mesi di venerazione, è come nelle migliori tradizioni afona. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, non ha mai nascosto la stima. Da Chigi guardano, come se "il caso Arcuri" non fosse in cima all' agenda di governo: dopo aver incassato l' addio alle primule e essersi assicurati di una gestione collegiale, con Esercito e Protezione civile, si aspettano risultati nel piano di somministrazioni, comunque in capo alle Regioni (non a caso ieri Bonaccini ha chiesto la convocazione dello Stato-Regioni). E un piano per la produzione. Sul futuro di Arcuri resta dunque scritta ancora una data: 30 aprile, scadenza del suo mandato. Domani, però, è un altro giorno.

MARIO BENOTTI

Ultimi Dagoreport

osnato fazzolari savona banco bpm

FLASH! – NONOSTANTE SIA FINITO NEL MIRINO DI FAZZOLARI (TRAMITE IL BRACCIO ARMATO, MARCO OSNATO), IL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, NON È UN TIPINO FACILE DA “PIEGARE”, VISTA ANCHE LA SUA “SARDITUDINE”: SA CHE SE DOVESSE PARTIRE DA PALAZZO CHIGI L’ORDINE DI RASSEGNARE LE SUE DIMISSIONI, SI REGISTREREBBE UN PESANTISSIMO CONTRACCOLPO SULLA BORSA DI MILANO – COSE MAI VISTE NELLA GUERRA IN CORSO TRA LA FINANZA MILANESE E IL GOVERNO DI ROMA: IERI E' APPARSA UNA PAGINA DI PUBBLICITÀ SUL “GIORNALE” DI ANGELUCCI, CON CUI BANCO BPM, CARO ALLA LEGA DEL MINISTRO GIORGETTI, SPARA UN GIGANTESCO "NO" ALL’OPS DI UNICREDIT...

simone inzaghi arabia saudita massimiliano allegri antonio conte vincenzo italiano

DAGOREPORT - QUEL DEMONE DI SIMONE INZAGHI, ALLA VIGILIA DELLA DUE PARTITE PIÙ IMPORTANTI DELLA STAGIONE CON IL COMO IN CAMPIONATO E CON IL PSG IN CHAMPIONS, SAREBBE FORTEMENTE TENTATO DALL’OFFERTA DA 20 MILIONI DI PETRO-DOLLARI ANNUI DELL’AL HILAL - L'INTER, CON LA REGIA DI MAROTTA, STAREBBE GIÀ CERCANDO DI BLOCCARE IL CONTE MAX ALLEGRI, CHE AVREBBE RICEVUTO UN’OFFERTA DA 6 MILIONI DI EURO DAL NAPOLI DA AURELIONE DE LAURENTIIS CHE SI STA CAUTELANDO DAL PROBABILE ADDIO DI ANTONIO CONTE, CORTEGGIATO DALLA JUVENTUS – E IL MILAN, SFUMATO VINCENZO ITALIANO, CHE RESTA A BOLOGNA, STAREBBE VIRANDO SU…

rai giampaolo rossi giancarlo giorgetti silvia calandrelli antonio marano felice ventura

DAGOREPORT – COME MAI LA LEGA HA DATO L’OK A FELICE VENTURA, IN QUOTA FDI, E GIA' CAPO DEL PERSONALE RAI, AL DOPPIO INCARICO CON LA PRESIDENZA DI RAI PUBBLICITÀ? - DOPO LO SHAMPOO DI GIORGETTI ALL'AD ROSSI CHE VOLEVA LA DEM CALANDRELLI (IL MEF E' L'AZIONISTA AL 99,56% DELLA RAI), È ANDATA IN SCENA LA PIÙ CLASSICA DELLE SPARTIZIONI DI POTERE, SOTTO L'ABILE REGIA DI MARANO, PRESIDENTE PRO-TEMPORE DI VIALE MAZZINI, IN QUOTA LEGA: IL CARROCCIO, IN CAMBIO DELL’OK A VENTURA, OTTIENE DUE VICEDIREZIONI A RAISPORT (CON BULBARELLI E DE LUCA) - UN COLPO IMPORTANTE PER LA LEGA IN VISTA DELLE "SUE" OLIMPIADI INVERNALI MILANO-CORTINA (RAISPORT HA UNA SEDE A MILANO)...

il patriarca kirill con vladimir putin alla veglia pasquale

FLASH – QUANDO IL MINISTRO DEGLI ESTERI RUSSO, SERGEI LAVROV, CHIUDE LA PORTA ALNEGOZIATO IN VATICANO SOSTENENDO CHE NON SIA “ELEGANTE CHE PAESI ORTODOSSI (RUSSIA E UCRAINA) DISCUTANO IN UNA SEDE CATTOLICA” DELLA PACE, UTILIZZA UN ARGOMENTO PRETESTUOSO. INNANZITUTTO PERCHÉ L’UNITÀ ORTODOSSA SI È ROTTA CON L’INVASIONE DELL’UCRAINA DEL 2022 (LA CHIESA DI KIEV HA PRESO LE DISTANZE DA QUELLA DI MOSCA). E POI PERCHÉ RIVOLGERSI AL PAPA FAREBBE OMBRA AL PATRIARCA DI MOSCA, KIRILL, CHE HA BENEDETTO PUTIN E LA SUA “OPERAZIONE SPECIALE” PARLANDO DI “GUERRA SANTA…”