“LE ASSENZE ALLA SCALA? BOSSI AVEVA RAGIONE: ALLA POLITICA ROMANA IL NORD DÀ FASTIDIO” - IL GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA, ATTILIO FONTANA, CONTINUA LA POLEMICA SULLA DISERZIONE DEL GOVERNO DALL’APERTURA DELLA STAGIONE AL PIERMARINI (“CE NE FAREMO UNA RAGIONE, NOI VIVIAMO BENE ANCHE DA SOLI”) - LA STOCCATA AI MINISTRI LEGHISTI: “IL PROBLEMA È CHE L’AMATRICIANA È BUONA PER TUTTI. ESISTE UN MODO DI PENSARE, CHE DEFINIAMO ROMANO, CHE È OPPOSTO AL NOSTRO E CHE HA UNA SUA BRILLANTE PERVASIVITÀ” – E POI SI DICE A FAVORE DI UN RUOLO NELLA LEGA PER L’EX PRESIDENTE DEL VENETO, LUCA ZAIA, COME PUNTO DI RIFERIMENTO DEL NORD…
Giampiero Rossi per il “Corriere della Sera” - Estratti
Meglio soli che con i romani che non ci capiscono e ancora ci soffrono perché siamo più bravi. Il giorno dopo la Prima della Scala, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana riprende la sua battuta sulla grande diserzione del governo dall’apertura della stagione lirica ambrosiana
(«Ce ne faremo una ragione, noi viviamo bene anche da soli») e la butta in politica rispolverando argomenti che — come certi profumi — hanno il potere di riportare istintivamente alla memoria la stagione leghista del primo Umberto Bossi. Bersaglio: la politica di Roma, che continua a non capire e anzi a invidiare un po’ quella del Nord, ma anche una frecciata a qualche fratello leghista: «L’amatriciana è buona per tutti…».
Presidente, com’era l’atmosfera della Prima, considerate le tantissime assenze di figure istituzionali e di governo?
«Bellissima, come sempre, non si è sentita proprio alcuna mancanza. Innanzitutto perché abbiamo assistito a uno spettacolo meraviglioso, un’opera di oltre tre ore e mezza che è scivolata via velocissima grazie allo splendido lavoro della regia, dei cantanti, della scenografia e a una musica intensa.
Insomma, una grande serata all’altezza della tradizione della Scala, che rappresenta sempre la nostra tradizione di eccellenza lombarda. E non è certo la maggiore o minore presenza di personalità istituzionali e politiche a incidere su questa magia. E io ho voluto esprimere il mio orgoglio di lombardo».
A prescindere dalle presenze alla Prima, però, l’idea che questo governo stia snobbando un po’ Milano è sempre più condivisa.
«Ma non dipende da questo governo: è Roma che da sempre vive con pregiudizio e fastidio la realtà lombarda, perché noi rappresentiamo ciò che dovrebbe accadere ovunque e che invece si realizza soltanto qui. E questa cosa evidentemente fa girare un po’ le scatole e noi siamo vissuti come antipatici».
Come il compagno di classe secchione che non fa copiare?
«Più o meno. Però noi siamo secchioni simpatici, e faremmo anche copiare volentieri. Lo facevo già a scuola».
Però nel governo ci sono anche ministri della Lega.
«Il problema è che l’amatriciana è buona per tutti».
Cioè?
ATTILIO FONTANA - BARBARA BERLUSCONI - PRIMA DELLA SCALA
«Cioè esiste un modo di pensare, che definiamo romano, che è diametralmente opposto al nostro e che ha una sua brillante pervasività».
Aveva ragione Umberto Bossi quando voleva tenere tutti i parlamentari leghisti in un residence perché temeva che Roma li corrompesse?
«A distanza di tempo mi viene da dire che, come in tutti gli altri casi, Bossi aveva visto giusto».
In ogni caso, adesso, anche all’interno della Lega sta tornando attuale il tema del Nord e delle politiche del Nord. Anche lei ha detto nei giorni scorsi che sarebbe favorevole a un eventuale ruolo dell’ex presidente del Veneto, Luca Zaia, come punto di riferimento per questo.
«Al di là dei nomi e dei ruoli ipotetici, la questione, a mio giudizio, va letta in questi termini: in questa fase di grande vitalità e trasformazioni è importante affrontare il tema del Nord. Ma è un argomento da impostare adesso e non dopo. Ed è un’operazione nell’interesse di tutti, perché il Nord che produce di più e sostiene economicamente l’intero Paese, non può e non deve rischiare di perdere o di vedere frenate le proprie potenzialità».
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attilio fontana con la figlia maria cristina foto lapresse
Maurizio Fugatti - Luca Zaia - Attilio Fontana - Massimiliano Fedriga

