"AUSPICHIAMO CHE L’ITALIA POSSA RICONOSCERE LO STATO PALESTINESE" - AD ATREJU, IL 90ENNE ABU MAZEN CHIEDE CONTO DELLA PROMESSA DA MARINAIO DI GIORGIA MELONI, CHE SI ERA DETTA PRONTA DI RICONOSCERE LA PALESTINA SOLO DOPO LA LIBERAZIONE DEGLI OSTAGGI ISRAELIANI E L'ESTROMISSIONE DI HAMAS DAL GOVERNO DELLA STRISCIA - PRIMA DI ANDARE ALLA KERMESSE DI FRATELLI D'ITALIA, ABU MAZEN E LA PREMIER HANNO AVUTO UN LUNGO INCONTRO A PALAZZO CHIGI: IL LEADER DELL'ANP HA RIBADITO IL RIFIUTO DI "QUALSIASI SPOSTAMENTO FORZATO DELLA POPOLAZIONE PALESTINESE..."
Il leader dell’Anp Abu Mazen ad Atreju accolto da applausi e standing ovation pic.twitter.com/gIKmKVXMXs
— Agenzia VISTA (@AgenziaVISTA) December 12, 2025
Estratto dell'articolo di Sofia Spagnoli per www.open.online
Un faccia a faccia di circa un’ora con la premier Giorgia Meloni, prima di salire sul palco di Atreju: il presidente 90enne dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Mahmoud Abbas, noto anche come Abu Mazen, è arrivato in Italia e si è subito recato a Palazzo Chigi. La sua agenda, a meno di un mese dalla precedente visita (5-7 novembre) durante la quale aveva incontrato, oltre alla premier Meloni, anche il presidente Sergio Mattarella e papa Leone XIV, è già fittissima. Dopo il colloquio con l’Esecutivo, Abbas parteciperà alla kermesse di Fratelli d’Italia ai giardini di Castel Sant’Angelo, dove salirà sul palco accompagnato direttamente dalla premier. [...]
abu mazen e giorgia meloni ad atreju
Durante l’incontro, come riferito dall’agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa, Abu Mazen, ha ringraziato l’Italia per «l’assistenza umanitaria fornita al nostro popolo nella Striscia di Gaza», per le cure ai bambini palestinesi feriti, per l’addestramento della polizia palestinese e per la partecipazione alla missione europea Eubam Rafah. Ha espresso apprezzamento per gli sforzi della premier nel «rafforzamento delle relazioni bilaterali», sottolineando «gli storici e rinnovati legami che uniscono i due Paesi e i due popoli amici».
Il presidente dell’Anp ha poi passato in rassegna gli ultimi sviluppi della questione palestinese e gli sforzi in corso per consolidare il cessate il fuoco e far entrare gli aiuti umanitari a Gaza. Ha confermato l’attuazione della seconda fase del piano del presidente statunitense, Donald Trump, che «garantisce la consegna delle armi di Hamas e delle altre fazioni armate, la presenza di un’unica polizia palestinese legittima, il ritiro israeliano dal settore di Gaza, l’assunzione da parte dello Stato di Palestina della piena responsabilità sulla Striscia e l’avvio della ricostruzione».
Infine, ha ribadito il rifiuto di «qualsiasi spostamento forzato della popolazione» oltre alla «necessità di una calma generale in Cisgiordania che ponga fine agli insediamenti e ai tentativi di annessione, fermi il terrorismo dei coloni, ottenga il rilascio dei fondi palestinesi bloccati e ponga fine agli attacchi contro i luoghi santi islamici e cristiani».
«Sono 160 i Paesi che riconoscono lo Stato palestinese, noi auspichiamo che l’Italia possa proseguire verso questo tracciato e questo andrebbe a rafforzare ancora di più il principio dei due stati. Andrebbe a rafforzare quello che è il concetto di uguaglianza e diminuire l’uso della forza», è iniziato così l’intervento di Abu Mazen ad Atreju.
«La popolazione italiana ha sempre espresso solidarietà al popolo palestinese. Noi auspichiamo di rafforzare sempre di più gli orizzonti della collaborazione italo-palestinese», ha aggiunto. Ha poi rinnovato i ringraziamenti a Meloni e alla leadership di FdI «confermando la piena disponibilità a lavorare col governo italiano per una pace giusta e per rafforzare la sicurezza della regione». Abu Mazen ha congedato il pubblico di Atreju con un «Buon Natale». [...]





