giuseppe conte mario draghi

IL BARATTO CONTE-DRAGHI - COME DAGO-ANTICIPATO, L'AVVOCATO DI PADRE PIO SI ACCONTENTERA' DI PRESERVARE IL REDDITO DI CITTADINANZA, ULTIMO BALUARDO IDENTITARIO DEL M5S, IN CAMBIO DELL'OK ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA - RENZI FA IL GUASTATORE: VUOLE IL REFERENDUM PER CANCELLARE IL SUSSIDIO GRILLINO, MANDANDO IN CRISI PD E CINQUESTELLE - MA POI AI MILIONI DI POVERI, CRESCIUTI IN UN ANNO E MEZZO DI PANDEMIA, CHI CI PENSA?

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/state-sereni-crisi-governo-riforma-giustizia-non-ci-276977.htm

 

mario draghi giuseppe conte

REDDITO CITTADINANZA: CONTE,DRAGHI PRENDA POSIZIONE CHIARA

(ANSA) - "Ieri ho sollecitato il Presidente Draghi a prendere una posizione chiara e ferma in merito a un dibattito 'inquinato' che si trascina da giorni. Alcuni leader di partito hanno deciso di prendere di mira gli aiuti alle fasce più deboli e più esposte della popolazione". Lo scrive su Fb il leader in pectore del M5s Giuseppe Conte. "Il Movimento 5 Stelle sta lavorando per migliorare il Reddito di cittadinanza", ma "non consentiremo a nessuno di togliere gli ombrelli di protezione ai più deboli in mezzo a un diluvio. Abbiamo scelto di stare dalla parte di chi non ha voce", aggiunge.

giuseppe conte e luigi di maio con la card del reddito di cittadinanza

 

"Non sorprendono le dichiarazioni di chi propone referendum per cancellare reddito e pensioni di cittadinanza per milioni di cittadini e famiglie in difficoltà economica. Quando, forti della propria esperienza di potere, si sottoscrivono contratti per centinaia di migliaia di euro con produttori compiacenti, il rischio di diventare insensibili ai bisogni dei più fragili è nelle cose. Dispiace anche il tono di chi parla di 'metadone per i tossicodipendenti' riferendosi al sostegno economico fornito con il Rdc dallo Stato a tanti italiani", prosegue l'ex premier.

 

rocco casalino e giuseppe conte

"Non fa onore alla nostra democrazia e ai nostri valori il fatto che forze politiche che si candidano a governare il Paese possano perdere la bussola del rispetto per le difficoltà dei cittadini. Eventuali abusi vanno contrastati - chiarisce Conte -. L'ho detto io per primo. È per questo che abbiamo sin dall'inizio previsto che le dichiarazioni false costituiscono reato. Ma la forza della Politica non può essere quella di correre dietro ai grumi di interessi economico-finanziari che hanno mezzi e risorse per far sentire la propria voce e per interferire nei processi decisionali.

 

carta del reddito di cittadinanza

La forza della Politica deve esprimersi porgendo l'orecchio alla voce di tanti che soffrono e non hanno voce. Invito queste forze politiche ad approfondire le tante microstorie dei beneficiari del reddito, di oltre 1,3 milioni di minori e di mezzo milione di disabili per cui queste risorse rappresentano un sostegno imprescindibile per mangiare e per far fronte a bisogni di vita essenziali.

 

Le invito ad approfondire le storie di tanti precari che lavorano e non riescono a mettere insieme uno stipendio degno, tanto da dover ricorrere al Reddito per 'sopravvivere'. Così come quelle di tanti pensionati che ricorrono alla pensione di cittadinanza per alleviare la sofferenza economica del proprio nucleo familiare. Invito tutti a fare un bagno di umiltà e di umanità, a rispettare storie e momenti difficili. A darsi da fare, invece di nascondere i principi della nostra Costituzione sotto una coltre di superficialità e slogan volgari", conclude.

reddito di cittadinanza

 

2 - RENZI VUOLE ABROGARLO, I RIFORMISTI NO. SARÀ IL VOTO DEL DIVANO

Dario Di Vico per "l'Economia - Corriere della Sera"

 

La metafora non è originalissima ma rende. Proponendo o solo ipotizzando un referendum abrogativo del reddito di cittadinanza Matteo Renzi ha replicato la mossa dell'elefante in cristalleria. Il Reddito fortissimamente voluto dal Movimento 5 Stelle durante la pandemia alla fine il suo compito l'ha fatto, ha rappresentato una diga contro un ulteriore smottamento della società ma si porta dietro tante contraddizioni.

 

GIUSEPPE CONTE E MARIO DRAGHI

Il leader di Italia viva lo sa, ma una battaglia «migliorista» non sembra interessargli, preferisce rompere i vetri specie se si tratta di quelli del Pd, spera forse di portarsi dietro la Lega ma comunque finisce per fare un regalo ai 5 Stelle. Così la pensa Tommaso Nannicini, il padre del jobs act («una riforma Gorbaciov, più amata all'estero che in Patria») e ora parlamentare del Pd. «Polarizzare l'elettorato ci fa tornare indietro di qualche anno. Il referendum è tutto giocato in chiave tattica, mentre noi avremmo bisogno di migliorare e ricucire il welfare. Andando incontro alle esigenze di precari, giovani e partite Iva».

 

reddito di cittadinanza

È evidente che nel gioco dei costi e benefici della battaglia politica - o come si usa dire delle "bandierine" - i percorsi della buona amministrazione si perdono. Eppure il dibattito sulla revisione del Reddito non solo trova qualche urgenza nella congiuntura politica ma avrebbe il vantaggio di contribuire a risistemare il puzzle del welfare italiano. L'antefatto è facile da raccontare.

 

mafiosi con il reddito di cittadinanza

Nonostante che l'Italia del '900 sia stata la culla della sinistra laburista e del sindacalismo abbiamo colpevolmente ritardato nel dotarci, come quasi tutti i Paesi europei, di un reddito minimo che combattesse la povertà. In extremis il centro-sinistra tentò di porre rimedio a questa clamorosa amnesia istituendo sotto il governo Gentiloni il Rei (Reddito di inclusione), che aveva però dei limiti oggettivi di stanziamento e conseguentemente di una platea ristretta di beneficiari.

 

La vittoria elettorale dei 5 Stelle aprì la strada all'attuale Reddito di cittadinanza che fu però mal disegnato e a chi lo mise nero su bianco sin dai primi giorni fa piacere che adesso questo giudizio venga fatto proprio anche dal presidente dell'Inps, Pasquale Tridico, vero regista dell'operazione. Si scelse la formula ibrida - come la chiama Nannicini - si vollero sommare l'obbiettivo del contrasto alla povertà con quello della lotta alla disoccupazione costruendo così un ircocervo, andando a pescare un presunto guru (Mimmo Parisi) nel Mississippi e istituendo una figura quella dei navigator che l'attuale ministro del Lavoro, Andrea Orlando considera da eliminare.

 

GIUSEPPE CONTE MARIO DRAGHI

Piuttosto che mettere in campo un referendum abrogativo oggi varrebbe la pena tagliare quel legame, affidare con opportune modifiche al Reddito la lotta contro l'indigenza e affrontare i temi del lavoro con altri strumenti che possono chiamarsi politiche attive e persino salario minimo. Ma comunque inserite in una corsia parallela, non nello stesso calderone. Del resto proprio Tridico nei giorni scorsi ha detto che due terzi dei 3,7 milioni di beneficiari del Reddito è costituito da soggetti non occupabili.

 

Paolo Nastasi il pusher di siracusa con il reddito di cittadinanza e la porsche

Ovvero minori, disabili, persone con difficoltà fisiche o psichiche ed altre categorie minori. Quindi solo in pochi casi la povertà è causata dalla perdita del posto di lavoro. È stato importante che sotto pandemia questi soggetti fossero tutelati e questo è riconosciuto anche da diversi esperti o analisti di orientamento riformista, in passato vicini a Renzi e che avevano avversato l'istituzione del Rdc.

 

Abrogarlo ci farebbe ritornare alla casella del Via quando invece tutti i Paesi occidentali in qualche maniera hanno comunque allargato le reti del welfare. Piuttosto andrebbero indagate alcune contraddizioni intrinseche al funzionamento del Reddito che sono state sottolineate con forza in questi anni sia da commentatori liberal sia dalle associazioni contro la povertà.

 

di maio reddito di cittadinanza

La prima è di carattere territoriale. L'assegno erogato è uguale su tutto il territorio nazionale ma è sin troppo facile sottolineare che i differenziali di costo della vita ne rendono asimmetrica l'efficacia. Non è un caso che tutte le rilevazioni dell'Istat nella stagione del Reddito abbiano dimostrato con la forza dei numeri come l'area della povertà assoluta si sia allargata soprattutto al Nord e in particolare nelle grandi città e nei comuni limitrofi. Un assegno medio di 552 euro - secondo i dati Inps - a Milano copre molto poco. La seconda contraddizione riguarda l'equilibrio tra beneficiari single (attorno ai 9.600 euro annuali) e famiglie numerose (tra i 10.800 e gli 11.800 euro annuali).

le iene e i furbetti del reddito di cittadinanza 5

 

Una contraddizione che però è stata affrontata indirettamente dall'istituzione da parte del governo Draghi dell'assegno unico familiare che aggiungendo circa 2.400 euro per ogni figlio ha sensibilmente modificato la situazione. Il terzo problema del Reddito non è di carattere normativo ma riguarda i controlli. Secondo il presidente del Cnel, Tiziano Treu, non se ne sono fatti a sufficienza, mentre «c'è bisogno di più ispettori e più trasparenza per evitare che l'erogazione del Reddito finisca per fare concorrenza alla fascia bassa dei lavori». Sempre secondo Treu dovendo individuare dei miglioramenti da introdurre «in una migliore connessione con la rete di assistenza dei Comuni».

MARIO DRAGHI E GIUSEPPE CONTE

 

Pur con questi rilievi il numero uno del Cnel pensa che «il referendum possa far leva su argomenti sbagliati» e crede che sia meglio aspettare «una direttiva Ue sui redditi minimi che è in corso di preparazione e che si muove con l'intento di armonizzare le normative nazionali attraverso linee guida comuni». Sarà dunque ancora una volta l'Europa a togliere la castagne dal nostro fuoco? Vedremo.

 

le iene e i furbetti del reddito di cittadinanza 12

«Siamo stati gli unici al mondo a concepire una norma unica per povertà e disoccupazione - commenta l'ex presidente dell'Anpal e docente alla Bocconi, Maurizio Del Conte - e cosa ancora più grave questa scelta ha portato a interrompere la costruzione, difficile per carità, di politiche attive universalistiche. Tutta la legislazione è diventata Reddito-centrica». Detto questo, il provvedimento anti-povertà pur con molti buchi «è servito soprattutto al Sud per limitare i danni della pandemia mentre un referendum abrogativo ci farebbe fare un errore speculare a quello di averlo disegnato male».

il servizio di striscia su reddito di cittadinanza e sexy shop 2

 

Anche Del Conte è su una linea migliorista, teme un dibattito pubblico centrato sul tema del divano (oggetto simbolo dell'assistenzialismo che demotiva i disoccupati dal cercare un lavoro) e invita a ricostruire con pazienza la rete del welfare. «Non credo che serva inventare nulla, basta studiare le best practice internazionali e ricondurle al nostro contesto».

usuraio reddito di cittadinanza

 

E proprio in questa chiave Nannicini ha depositato in Parlamento una proposta che si chiama reddito di formazione e che spiega così: «Un reddito di formazione, una super Naspi (indennità di disoccupazione, ndr) che dia a un disoccupato, a una partita Iva o a un giovane che cerca lavoro per la prima volta una forte garanzia del reddito. E più forza per rifiutare un tirocinio sottopagato o un lavoro con un salario bassissimo».

reddito di cittadinanza

Ultimi Dagoreport

marina paolo berlusconi antonio tajani ursula von der leyen antonio angelucci

DAGOREPORT – GETTATA DALLO SCIROCCATO TRUMP NEL CESTINO DELL'IRRILEVANZA, MELONI ARRANCA IMPOTENTE, E SI SPACCA PURE LA FAMIGLIA BERLUSCONI: ALL’EUROPEISTA MARINA SI CONTRAPPONE IL TRUMPIANO ZIO PAOLO (TRA I DUE C’È STATO UN BOTTA E RISPOSTA TELEFONICO CON CAZZIATONE DELLA NIPOTINA: MA TU, CHI RAPPRESENTI?) – UNICO MINISTRO DEGLI ESTERI EUROPEO AD ESSERE IGNORATO DAL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO MARCO RUBIO, TAJANI E' IMPOTENTE DAVANTI ALLE SBANDATE ANTI-UE DI SALVINI (IN COMPAGNIA DI MARINE LE PEN) E AL CAMALEONTISMO-BOOMERANG DELLA ''GIORGIA DEI DUE MONDI", FINITA "ESPULSA'' DALL'ASSE MACRON-MERZ-TUSK – E QUANDO RICICCIA LA QUESTIONE DEL MES (L'ITALIA E' L'UNICO DEI 27 PAESI EU CHE NON L'HA RATIFICATO), SI APRE UNA NUOVA CREPA TRA FORZA ITALIA E LEGA – L’ASSALTO DI “LIBERO” E “TEMPO” A URSULA VON DER LEYEN (IL MELONIZZATO ANGELUCCI È TORNATO SALVINIANO?) - UNICA SODDISFAZIONE: FINCHE' L'ALTERNATIVA SI CHIAMA ELLY SCHLEIN, GIUSEPPE CONTE E FRATOIANNI-BONELLI, IL GOVERNO DUCIONI CAMPA TRANQUILLO...

donald trump - mohammed bin salman - netanyahu al jolani

DAGOREPORT - QATAR-A-LAGO! A GUIDARE LE SCELTE DI DONALD TRUMP, SONO SOLTANTO GLI AFFARI: CON IL TOUR TRA I PAESI DEL GOLFO PERSICO, IL TYCOON SFANCULA NETANYAHU E SI FA "COMPRARE" DA BIN SALMAN E AL-THANI – LA FINE DELLE SANZIONI ALLA SIRIA, LE TRATTATIVE DIRETTE CON HAMAS PER LA LIBERAZIONE DELL'OSTAGGIO ISRAELIANO, IL NEGOZIATO CON L’IRAN SUL NUCLEARE E GLI AIUTI UMANITARI USA A GAZA: ECCO COSA DARA' TRUMP AGLI STATI ARABI IN “CAMBIO” DEL FIUME DI PETROLDOLLARI IN DIREZIONE WASHINGTON - IL TYCOON MANIPOLA LA REALTÀ PER OCCULTARE IL FALLIMENTO DELLA POLITICA DEI DAZI: MA SE ENTRO IL 30 GIUGNO NON SI TROVA L'ACCORDO, L’UE È PRONTA ALLA RITORSIONE – APPUNTI PER LA DUCETTA: COME DIMOSTRA L’ISRAELIANO “BIBI”, SEDOTTO E ABBANDONATO, NON ESISTONO “SPECIAL RELATIONSHIP” CON IL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO MA SOLO CIO' CHE GLI CONVIENE… - CIRCONDATO DA YES MEN E MILIARDARI IN PREDA AI DELIRI DELLA KETAMINA COME MUSK, A FAR RAGIONARE TRUMP È RIMASTO SOLO IL SEGRETARIO AL TESORO, SCOTT BESSENT...

andrea delmastro emanuele pozzolo

FRATELLI D'ITALIA HA ESPULSO EMANUELE POZZOLO! - IL PARLAMENTARE GIÀ SOSPESO DAL PARTITO, IMPUTATO PER PORTO ABUSIVO DI ARMI PER LA SPARO DEL CAPODANNO 2024, HA RACCONTATO A "REPORT" LA SUA VERITA’ SULLA VICENDA (PER POI FARE DIETROFRONT: "MAI DATO INTERVISTE, MI HANNO REGISTRATO") - POZZOLO HA CONTRADDETTO LE VERSIONI DEGLI ALTRI PARTECIPANTI ALLA FESTA, SOSTENENDO CHE DELMASTRO ERA PRESENTE AL MOMENTO DELLO SPARO - DONZELLI, CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA, AVEVA CONVOCATO IL DIRETTIVO DEL PARTITO CHE HA DECRETATO ALL'UNANIMITÀ L’ESPULSIONE DI POZZOLO...

pupi avati antonio tajani

DAGOREPORT! PUPI, CHIAGNE E FOTTI – ASCESE, CADUTE E AMBIZIONI SBAGLIATE DI PUPI AVATI, “CONSIGLIERE PER LE TEMATICHE AFFERENTI AL SETTORE DELLA CULTURA” DI ANTONIO TAJANI - IL REGISTA CHE AI DAVID HA TIRATO STOCCATE ALLA SOTTOSEGRETARIA AL MIC, LUCIA BORGONZONI, È LO STESSO CHE HA OTTENUTO DAL DICASTERO FONDI PER OLTRE 8 MILIONI DI EURO TRA IL 2017 E IL 2023 – L’IDEA DI UN MINISTERO DEL CINEMA AVALLATA DA TAJANI (“IL GOVERNO VALUTERÀ") PER TOGLIERE I QUASI 700 MILIONI DI EURO CHE IL MIC HA IN PANCIA PER PROMUOVERE, A SPESE DEI CITTADINI, IL CINEMA ITALICO – IL SEQUESTRO DEI BENI PER EVASIONE IVA DA 1,3 MILIONI CON L'INCREDIBILE REPLICA DI PUPI: “NON E’ UN BEL MOMENTO PER IL CINEMA ITALIANO...” - LA SUA SOCIETA', ‘’DUEA FILM’’, CHE DA VISURA PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO DI ROMA È IN REGIME DI CONCORDATO PREVENTIVO, DEVE A CINECITTÀ CIRCA 400 MILA EURO PER UTILIZZO DEGLI STUDI - L’86ENNE AVATI STA PER INIZIARE IL SUO 46ESIMO FILM (“NEL TEPORE DEL BALLO”) PER UN BUDGET DI 3,5 MILIONI CHE GODE GIÀ DI UN DOVIZIOSO FINANZIAMENTO DI RAI CINEMA DI UN MILIONE... – VIDEO

al thani bin salman zayed donald trump netanyahu saudita sauditi

DAGOREPORT – DOMANI TRUMP VOLA NEL GOLFO PERSICO, AD ATTENDERLO MILIARDI DI DOLLARI E UNA GRANA - PER CAPIRE QUANTI AFFARI SIANO IN BALLO, BASTA APRIRE IL PROGRAMMA DEL FORUM DI INVESTIMENTI USA-ARABIA SAUDITA. CI SARANNO TUTTI I BIG DELL’ECONOMIA USA: MUSK, ZUCKERBERG, ALTMAN, BLACKROCK, CITIGROUP, ETC. (OLTRE AL GENERO LOBBISTA DI TRUMP) - SAUDITI, EMIRATINI E QATARIOTI SONO PRONTI A FAR FELICE L'AMERICA "MAGA". MA PER INCASSARE LA CUCCAGNA, TRUMP QUALCOSA DEVE CONCEDERE: I REGNI MUSULMANI ARABI PERDEREBBERO LA FACCIA SENZA OTTENERE IL RICONOSCIMENTO DI UNO STATO PALESTINESE - L'INCONTRO DEI MINISTRI DEGLI ESTERI SAUDITA E IRANIANO PER UNA PACE TRA SCIITI E SUNNITI - PRESO PER IL NASO DA PUTIN SULL’UCRAINA E COSTRETTO DA XI JINPING A RINCULARE SUI DAZI, IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HA DISPERATAMENTE BISOGNO DI UN SUCCESSO INTERNAZIONALE, ANCHE A COSTO DI FAR INGOIARE IL ROSPONE PALESTINESE A NETANYAHU…

starmer - zelensky - macron - tusk - merz - a kiev giorgia meloni fico putin

DAGOREPORT – DOVEVA ESSERE UNA “PONTIERA”, GIORGIA MELONI ORMAI È UNA “PORTIERA”. NEL SENSO CHE APRE E CHIUDE IL PORTONE AGLI OSPITI IN ARRIVO A PALAZZO CHIGI: L’ULTIMO CHE SAREBBE DOVUTO ARRIVARE TRA FRIZZI E LAZZI È ROBERT FICO, IL PREMIER SLOVACCO UNICO LEADER EUROPEO PRESENTE ALLA PARATA MILITARE, A MOSCA, SCAMBIANDOSI SMANCERIE CON PUTIN - PER NON PERDERE LA FACCIA, LA DUCETTA HA DOVUTO RIMANDARE LA VISITA DI FICO A ROMA AL 3 GIUGNO - QUESTI SONO I FATTI: L’AUTOPROCLAMATASI “PONTIERA”, TOLTA LA PROPAGANDA RILANCIATA DAI TROMBETTIERI DI ''PA-FAZZO'' CHIGI, NON CONTA NIENTE SULLO SCENA INTERNAZIONALE (LA PROVA? IL VIAGGIO DI MACRON, MERZ, STARMER E TUSK A KIEV E IL LORO ACCORDO CON TRUMP) - RUMORS: IL TEDESCO MERZ PERPLESSO SUL VIAGGIO IN ITALIA DI LUGLIO. E MELONI PUNTA A INTORTARLO DOMENICA ALLA MESSA DI INIZIO PONTIFICATO DI LEONE XIV, IN PIAZZA SAN PIETRO...