REVIRGINATION - BEHA PIZZICA SANTORO: ADESSO SI SMALTA UN DE GREGORIO PERCHÉ RAVVEDUTO MA QUANDO SCILIPOTI & RAZZI SALVARONO IL CAV DA SINISTRA VOLARONO GLI INSULTI - GRASSO: “SANTORO BENEDICE DE GREGORIO, IL PEGGIOR ITALIANO”

1. I RAVVEDUTI
Oliviero Beha per "Il Fatto Quotidiano"

Per un caso fortuito sono venuto a conoscenza di ciò che ha detto il senatore Carlo Alì Babà Giovanardi al premier Letta, annunciandogli la fuoriuscita dal Pdl di 40 coraggiosi e la fiducia al suo governo: "Siamo i guerrieri della notte e delle 6 di mattina, siamo i guerrieri dei posti in piedi, delle tangenziali... siamo i guerrieri del lavoro, e dell'amore, e vincere è possibile se lottiamo insieme...", naturalmente vincere contro colui che etichettiamo come il padre di tutti i mali, e lottare insieme al Pd di cui i 40 dicevano e pensavano il peggio.

Ma tanto è un gioco, il gioco della stabilità. Non mi sogno certo di difendere l'indifendibile Caimano e il suo autunno da patriarca tragicomico, però la decenza impone di ricordare che quando il manipolo dei Razzi e degli Scilipoti (se il destino è nei nomi doveva già insospettire allora...) salvò l'ennesimo governo Berlusconi con l'operazione trasformistica che sappiamo, da sinistra si sprecarono comprensibilmente gli insulti, le pernacchie e le doglianze per questa transumanza di lega leggera. Adesso si smalta un De Gregorio perché "ravveduto" al contrario e si trangugeranno serenamente gli Scilipoti perché il loro Alì Babà garantisce la conservazione del forziere nella grotta.

Eppure è lo stesso Scilipoti, da una parte o dall'altra. È lo stesso metodo, compravendita, "scouting" o resipiscenza politica "per il bene del Paese" che si voglia considerarlo. Si dice: ma il fine giustifica i mezzi, che trascolorano di fronte all'obiettivo. Con i dati sull'economia e sulla disoccupazione ben vengano tutti gli Scilipoti del mondo a qualunque prezzo. A parte il fatto che così ragionando e operando nelle stagioni politiche e nelle generazioni di italiani il fine è sempre più impallidito di fronte a mezzi invece sempre più devastanti, è proprio il discorso del "qualunque prezzo" che non torna. Se si abbassa fino a strisciare il livello etico accettabile, allora possiamo assistere a qualunque sviluppo della situazione.

Se per esempio Berlusconi in extremis ci ripensasse e scegliesse il ruolo della vittima, di un suo personale Conte di Montecristo con l'infinitesimale differenza dall'eroe di Dumas della colpevolezza , dovremmo suonare a festa le campane perché avrebbe salvato il governo (e il valore in borsa di Mediaset...). Che si sia ormai rotti tutti a tutto in questa ricerca di un fine che coincide ormai con i mezzi stessi, era la morale della lite tra Letta jr e Grillo sulla riforma del Porcellum.

In tv da Fazio Letta si era detto a favore della riforma, accusando Grillo del contrario. Bastava che in tv gli fosse contestata la tempistica: ossia quando in Parlamento il piddino Giachetti aveva chiesto di votare per un ritorno al Mattarellum, Letta e il Pd gli avevano detto di no e Grillo invece di sì (solo il M5S era a favore di questa riforma, minima eppure indispensabile). Bocciato il cambiamento, Beppe Grillo aveva "abbracciato" persino il Porcellum pur di andare a votare subito promettendo di cambiarlo poi se avesse potuto, voti alla mano.

Invece Letta ha potuto lasciare ai telespettatori una versione facilmente smentibile, ma da chiunque, solo che lo si fosse voluto. Di qui polemiche accese tra i leader, i partiti, la Rai ecc. Imparando da Berlusconi la politica ormai testimonia che se serve si può dire tutto e il suo contrario, nelle parole e nelle persone che le proferiscono. Nella grotta di Alì Babà come nel governo. Senza alcun senso di responsabilità, sostantivo che guarda caso fa da denominatore comune a tutti coloro i quali vogliono salvare la (loro) stabilità e lo hanno fatto anche con Berlusconi autodefinendosi proprio così, "I Responsabili". Ma dove, ma quando?


2. DE GREGORIO, IL RITORNO DEL PEGGIORE ITALIANO
Aldo Grasso per "Oggi" - (...) "Con la benedizione di Michele Santoro e di Marco Travaglio [Sergio De Gregorio] spera ora di rimettersi in gioco, rinnegando Berlusconi, dopo aver rinnegato Di Pietro, dopo aver rinnegato Forza Italia. Un italiano, un italiano vero.

 

innocenzi travaglio vauro santoro santoro travaglio sergio de gregorio a servizio pubblico sergio de gregorio a servizio pubblico ANTONIO DI PIETRO - FOTO LAPRESSE SILVIO BERLUSCONI E SERGIO DE GREGORIO KAREN DE GRACIA - VALTER LAVITOLA - DEBBIE CASTANEDAAldo Grasso

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