
ADESSO “BIBI” FA COME CAZZO JE PARE – IL PREMIER ISRAELIANO HA CAPITO CHE IL SOSTEGNO DEGLI STATI UNITI È INCONDIZIONATO E CHE PUÒ PROCEDERE TRANQUILLAMENTE ALL’ANNESSIONE DEI TERRITORI OCCUPATI A GAZA E IN CISGIORDANIA - I COLONI GIÀ SI PREPARANO A RIAPRIRE GLI INSEDIAMENTI NELLA STRISCIA CHE FURONO SMANTELLATI NEL 2005, ESPELLENDO IL MASSIMO NUMERO DI PALESTINESI “CON LE BUONE” O “CON LE CATTIVE”, ANCHE A COSTO DI...
Estratto dell’articolo di Lorenzo Cremonesi per www.corriere.it
Prendere tutto senza perdere il sostegno dell’unico alleato che alla fine conta davvero: gli Stati Uniti di Donald Trump. Occupare interamente Gaza, tornare allo status quo precedente lo smantellamento della quindicina di colonie ebraiche voluto da Ariel Sharon esattamente 20 anni fa, anche a costo della vita della ventina di ostaggi nelle mani di Hamas. […]
DONALD TRUMP E BENJAMIN NETANYAHU ALLA CASA BIANCA
IL REGALO
Per cercare di entrare nella testa di Benjamin Netanyahu alla vigilia di quella che appare come l’imminente operazione militare per il controllo totale della Striscia di Gaza è utile tornare al 19 gennaio. Allora Bibi, pur obtorto collo, annunciò la tregua con Hamas: gli scambi di prigionieri, l’entrata di aiuti nella Striscia, l’apparente avvio della fine della guerra. Trump aveva ottenuto in «regalo» l’immagine del pacificatore, senza praticamente fare nulla.
[…] A metà marzo ha capito che poteva tranquillamente violare unilateralmente la tregua con Hamas e riprendere a bombardare, con nuovi massacri di civili a Gaza, senza che da Trump giungessero condanne troppo dure.
IL BLITZ SULL'IRAN
Tutt’altro: poco più di due mesi dopo è persino riuscito a convincere Trump ad attaccare i siti nucleari iraniani, dopo che lo stesso presidente Usa si era detto «estraneo» ai piani militari israeliani e addirittura cercava di riannodare i trattati del 2015 (firmati da Obama) sul controllo del progetto nucleare di Teheran, che ancora Bibi nel 2018 lo aveva convinto a boicottare. Più di recente, le critiche di Washington sull’attivismo troppo muscolare di Israele in Siria e contro la «fame» a Gaza sembrano già acqua passata.
Gerusalemme e Washington cooperano anche nella controversa distribuzione del cibo che causa vittime quotidiane e scatena critiche feroci dall’Onu e dalle massime agenzie umanitarie internazionali. Un fattore resta comunque costante nella politica di Bibi: cerca di prendere le sue decisioni anche più audaci in armonia con Washington.
benjamin netanyahu - attacco di israele all iran
[…] Nonostante la crescita delle critiche internazionali, specie da parte europea, il premier israeliano non si tira più indietro nel dirsi apertamente contrario al «principio della terra in cambio della pace». I sondaggi tra il pubblico israeliano continuano a mostrare che una netta maggioranza è favorevole all’annessione dei territori occupati. Il progetto massimalista e messianico dei partiti nazionalisti e religiosi che fanno capo al ministro delle Finanze, Bezalel Smotrich, e a quello ancora più oltranzista della Sicurezza Nazionale, Itamar Ben Gvir, prevede l’annessione totale non solo di Gaza, ma anche della Cisgiordania.
LE ESPULSIONI
Nelle loro riunioni, che si tengono spesso nelle colonie più militanti della Cisgiordania, proclamano apertamente l’intenzione di espellere il massimo numero di palestinesi «con le buone», offrendo incentivi finanziari, o «con le cattive», il che implica incendi di proprietà, requisizioni, chiusura di strade per rendere impossibile la vita quotidiana e blitz armati con feriti e morti.
I coloni già si preparano a riaprire gli insediamenti di Gaza che furono smantellati nel 2005. Oggi si dimentica che allora Sharon li considerava troppo costosi e troppo esposti agli attentati palestinesi. Nulla lascia credere che la totale occupazione della Striscia possa davvero battere la guerriglia armata, oggi più disperata e dunque motivata che mai.
BENJAMIN NETANYAHU E DONALD TRUMP GUARDANO IL QUADRO FIGHT FIGHT FIGHT ALLA CASA BIANCA
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benjamin netanyahu
il video di evyatar david, prigioniero della jihad islamica a gaza 2
il video di evyatar david, prigioniero della jihad islamica a gaza 1
DONALD TRUMP E BENJAMIN NETANYAHU ALLA CASA BIANCA