donald trump in iowa dopo l approvazione del big beautiful bill - 3

IL “BIG BEAUTIFUL BILL” DI TRUMP PASSA ALLA CAMERA CON UN SOLO VOTO DI SCARTO: IL TYCOON HA VINTO LE RESISTENZE DELLA FRONDA “MAGA” DEI SUOI DEPUTATI, CONTRARI AL MAXI-AUMENTO DEL DEFICIT – IL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO FESTEGGAI: “VITTORIA FENOMENALE, È STATO MOLTO FACILE”. PRIMA DICE DI AVER FATTO “ACCORDI” CON I PARLAMENTARI, POI UN ATTIMO DOPO SI SMENTISCE (“NESSUNA INTESA”) - VIDEO

 

 

donald trump in iowa dopo l approvazione del big beautiful bill 5

TRUMP, AL CONGRESSO VITTORIA FENOMENALE CON LA MIA LEGGE

(ANSA) - "Abbiamo ottenuto una vittoria fenomenale con l'approvazione al Congresso del 'big beutiful bill'".

 

Lo ha detto Donald Trump ad un evento in Iowa per dare il via alle celebrazioni per i 250 anni dell'America che si festeggeranno ufficialmente nel 2026.

 

Per l'occasione il presidente non indossa il suo caratteristico cappellino 'Make America Great Again' ma uno, di colore rosso, con su scritto 'Usa'.

 

 

TRUMP, 'È STATO FACILE CONVINCERE GLI SCETTICI A VOTARE LEGGE'

DONALD TRUMP E PETE HEGSETH - PROGETTO DELLO SCUDO MISSILISTICO GOLDEN DOME

(ANSA) - Donald Trump ha dichiarato che convincere i repubblicani scettici a votare a favore della sua legge di spesa è stato "molto facile". Incalzato dai giornalisti a seguito se avesse stretto degli accordi con alcuni deputati per ottenere l'approvazione il presidente ha ammesso "di averne fatto alcuni.

 

Ma penso che avrebbero votato sì" comunque". Rispondendo ad una seconda domanda su eventuali intese il tycoon si è poi smentito dichiarando "nessuna". "Ho parlato di quanto sia valido il disegno di legge", ha detto dicendosi "deluso" dal deputato Brian Fitzpatrick della Pennsylvania, che ha votato contro. L'altro "no" dei repubblicani è arrivato da Thomas Massie del Kentucky.

 

donald trump in iowa dopo l approvazione del big beautiful bill 4

TRUMP, CON LA MIA LEGGE COSTRUIREMO IL 'GOLDEN DOME'

(ANSA) - "Grazie alla legge approvata potremo costruire il Golde Dome". Lo ha detto Donald Trump in Iowa riferendosi al sistema di difesa anti-missile ispirato all'Iron Dome di Israele. (ANSA).

 

TRUMP USA UN INSULTO ANTISEMITA PER ATTACCARE I BANCHIERI

(ANSA) - Donald Trump ha usato un insulto antisemita per riferirsi ai banchieri che sfruttano i loro clienti durante un intervento in Iowa.

 

 

Il presidente americano si è, infatti, scagliato contro le tasse di successione che, a suo dire, costringono chi eredita terreni agricoli a prendere in prestito denaro dalle banche per pagarle.

 

BIG BEAUTIFUL BILL APPROVATO ALLA CAMERA

Poi ha detto che grazie alla sua legge di spesa "nessun andrà più in banca a chiedere prestiti da imbroglioni e persone cattive", usando la parola 'shylocks', il termine che compare in modo dispregiativo nel 'Mercante di Venezia' di William Shakespeare.

 

TRUMP TORNA A ATTACCARE MAMDANI, NY VUOLE ELEGGERE UN COMUNISTA

(ANSA) - Donald Trump torna ad attaccare Zohran Mamdani, il candidato democratico a sindaco di New York. "Vogliono eleggere un comunista, non lo permetterò", ha detto durante un comizio in Iowa. "Lui è terribile, vuole distruggere New York, ha attaccato il presidente americano.

 

USA, APPROVATO IL BIG, BEAUTIFUL BILL, LA LEGGE DI BILANCIO DI DONALD TRUMP CHE VUOLE RIVOLUZIONARE LA SPESA PUBBLICA

Estratto dell’articolo di Mario Olivari per www.milanofinanza.it

 

donald trump in iowa dopo l approvazione del big beautiful bill 1

Grazie a un solo voto decisivo, giovedì mattina 3 luglio, la Camera degli Stati Uniti ha approvato il vasto disegno di legge sulla politica interna promosso dal presidente Donald Trump, completando il passaggio in Congresso e inviandolo alla scrivania del presidente per la firma definitiva.

 

Il provvedimento, già approvato dal Senato in una lunga sessione all’inizio della settimana, rappresenta una delle riforme più ampie e controverse degli ultimi decenni. La legge prevede tagli fiscali significativi e aumenti di spesa per il Pentagono e la sicurezza dei confini, ma anche riduzioni drastiche alla rete di protezione sociale, tra cui il più grande ridimensionamento di Medicaid degli ultimi 40 anni.

 

Donald Trump holding a Million Dollars - Harry Benson

[…]  La vittoria arriva a soli sei mesi dall’insediamento del nuovo governo e corona gli sforzi di Trump e dei suoi alleati per mantenere le promesse elettorali su immigrazione, tagli alle tasse e riduzione della spesa pubblica. Nonostante le resistenze interne, soprattutto tra i «falchi» fiscali preoccupati per l’impatto sul deficit e tra i moderati allarmati dai tagli a Medicaid, i leader del Congresso - Mike Johnson alla Camera e John Thune al Senato - sono riusciti a ottenere quasi l’unanimità del partito.

 

La legge approvata

Il One Big Beautiful Bill – come riporta Cnbc – prende le mosse dal Tax Cuts and Jobs Act del 2017, una delle principali riforme fiscali dell’amministrazione Trump, che aveva tagliato significativamente le tasse per aziende e contribuenti, con l’obiettivo di stimolare la crescita economica e l’occupazione. Molte delle sue disposizioni, però, erano temporanee e avevano una scadenza.

 

MEME SU DONALD TRUMP E ELON MUSK

Questa legge rende permanenti o prorogati quei tagli fiscali, estendendo i benefici soprattutto a imprese e famiglie, ma contemporaneamente prevede una serie di modifiche sostanziali ai programmi di welfare federali, in particolare Medicaid e Snap, con l’obiettivo dichiarato di ridurre la spesa pubblica.

 

Il testo rappresenta un compromesso politico importante: da un lato, la conferma delle politiche fiscali favorevoli alle imprese e alle fasce di reddito medio-alte; dall’altro, un irrigidimento delle regole per l’accesso ai programmi sociali, con pesanti effetti per milioni di americani a basso reddito.

 

[…] Per finanziare i tagli fiscali, i repubblicani propongono nuove restrizioni al programma Medicaid, su cui fanno affidamento più di 71 milioni di americani a basso reddito e con disabilità, come riportato da Cnbc. Tra le novità più controverse figurano l’introduzione dell’obbligo di lavoro per gli adulti senza figli né disabilità i quali, per accedere al programma sanitario, dovranno lavorare almeno 80 ore al mese a partire da dicembre 2026.

 

 

donald trump in iowa dopo l approvazione del big beautiful bill 2

Viene anche introdotto il rinnovo semestrale dell’iscrizione (anziché annuale), con verifica aggiuntiva di reddito e residenza. Inoltre il disegno di legge prevede la riduzione delle imposte sui fornitori sanitari, con il passaggio da un’aliquota del 6% al 3,5% entro il 2032 e l’aggiunta di un fondo da 50 miliardi di dollari per gli ospedali rurali per placare le proteste.

 

Il Senato propone anche requisiti più severi: ad esempio, gli adulti con figli sopra i 15 anni dovranno lavorare o fare volontariato per almeno 80 ore al mese. Secondo l’Ufficio del Bilancio del Congresso (Cbo), quasi 12 milioni di americani potrebbero perdere la copertura sanitaria entro il prossimo decennio a causa di queste misure.

 

INSIDER TRADING DI TRUMP - VIGNETTA BY ELLEKAPPA

[…] Il One Big Beautiful Bill estende e rende permanenti molti tagli fiscali del Tax Cuts and Jobs Act del 2017, rafforzando secondo vari economisti un sistema che favorisce i redditi alti e aggrava le disuguaglianze. Il Tax Policy Center stima che il 45% dei benefici andrebbe al 5% più ricco. […]

 

Nonostante i tagli fiscali siano pubblicizzati dai repubblicani come una spinta alla crescita, molti economisti mettono in guardia: la «One Big Beautiful Bill» rischia di destabilizzare ulteriormente un’economia già surriscaldata. L’approvazione della legge comporta un aumento del deficit di oltre 1.000 miliardi di dollari rispetto alla versione iniziale della Camera, secondo le stime del Congressional Budget Office. Questo in un contesto in cui gli Stati Uniti viaggiano già a piena capacità produttiva, con tassi di disoccupazione ai minimi e inflazione ancora fuori bersaglio.

 

donald trump in iowa dopo l approvazione del big beautiful bill 3

A criticare duramente il pacchetto è stato anche Elon Musk, che su X ha ironizzato: «Non puoi semplicemente stampare moneta e chiamarlo progresso». L’imprenditore ha accusato il governo di aumentare artificialmente la spesa pubblica e il deficit «senza alcuna disciplina fiscale», definendo il disegno di legge un «intervento economicamente irresponsabile» che potrebbe ostacolare gli investimenti produttivi, inclusi quelli in tecnologia e manifattura avanzata

DONALD TRUMP ANNUNCIA IL PROGETTO DELLO SCUDO MISSILISTICO GOLDEN DOMEtrump soldati

DONALD TRUMP BARCOLLA A DES MOINES IN IOWA

DONALD TRUMP - VITTORIA IN IOWA

Ultimi Dagoreport

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)