giuseppe conte beppe grillo

BOOM: ESPLODE IL MOVIMENTO CINQUE STELLE – 11 EX PARLAMENTARI DEL M5S (TRA CUI NICOLA MORRA, ELIO LANNUTTI, ALESSIO VILLAROSA) SCRIVONO UNA LETTERA DI FUOCO CONTRO CONTE, DEFINENDOLO “INGRATO” E “SMEMORATO: “È QUESTO IL DESTINO DEL M5S? COSA SI VUOLE ''COSTITUIRE''? TRASFORMARSI IN UN CLONE DEL PD?” – “SCARICARE LA COLPA SU GRILLO È ASSOLUTAMENTE SCORRETTO, COSÌ COME LO È AFFERMARE CHE…”

 

LOTTA CONTINUA TRA GIUSEPPE CONTE E BEPPE GRILLO - MEME BY EDOARDO BARALDI

(Adnkronos) - "'L'ingratitudine è una mescolanza di egoismo, orgoglio e stupidità', affermava Cartesio. 'Di norma, gli uomini sono stupidi, ingrati invidiosi, bramosi degli averi altrui; abusano della propria superiorità quando sono forti e diventano delinquenti quando sono deboli'-aggiungeva Voltaire.

 

Solo per contribuire a ripristinare la verità storica, fattuale e poi anche politica, interveniamo in merito alle evidenti divergenze tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo, il fondatore del M5S, assieme a Gianroberto Casaleggio, il visionario mite e determinato, purtroppo scomparso prematuramente, ai quali molti "smemorati di Collegno", senza arte né parte, dovrebbero dimostrare rispetto e gratitudine. Questo perché il silenzio non è più un'opzione".

 

Inizia così, con un incipit di fuoco, la lettera visionata dall'Adnkronos che 11 ex parlamentari del M5S hanno messo nero su bianco entrando a gamba tesa nello scontro tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte.

 

Tra i firmatari intervenuti in difesa del garante e cofondatore del Movimento, anche volti storici e di peso del M5S, come Nicola Morra, Elio Lannutti e Alessio Villarosa. A siglarla sono inoltre Rosa Silvana Abate, Ehm Yana Chiara, Jessica Costanzo, Emanuele Dessì, Michele Sodano, Simona Suriano, Raffaele Trano e Andrea Vallascas.

 

"La lettera di Conte in risposta a Grillo ha profondamente colpito molti di noi per i modi - scrivono gli 11 ex -, oltre che per il contenuto. Questo grottesco "scontro" tra i due "leader" di un movimento che doveva essere "leaderless" è esattamente ciò che l'establishment desiderava: un Movimento 5 Stelle indebolito e diviso, avendo fallito il suo progetto di rivoluzione culturale, sempre più inconsapevolmente strumento del sistema.

GIUSEPPE CONTE BEPPE GRILLO

 

L'idea di un'assemblea costituente per rimettere in carreggiata il fu movimento ora partito riecheggia le pratiche dei vecchi partiti che si volevano pensionare. È questo il destino del M5S? Cosa si vuole ''costituire''? Trasformarsi in un clone del PD adottando stesse logiche e uguali metodi della politica tradizionale che ha devastato l'Italia negli ultimi decenni sottraendo presente oltre che futuro a tutti noi?

 

Abbiamo cercato in ogni modo di far comprendere che sostenere Draghi sarebbe stato un errore fatale per il Movimento", scrivono gli ex, chiedendo a Conte di assumersi la responsabilità "del tracollo" registrato alle ultime europee.

GIUSEPPE CONTE PRIMA DELL INCONTRO CON BEPPE GRILLO ALL HOTEL FORUM

 

"Ricordiamo le parole di Conte mentre tentavamo di ribadire l'essenza e la storia del M5S che per sua natura non poteva essere perno di un esecutivo di quel genere. La sua risposta fu: "Se fossi iscritto a Rousseau, voterei la fiducia a Draghi". Ognuno si prenda le proprie responsabilità - chiedono dunque gli ex eletti -. Oggi chi si scusa con gli iscritti, si dimentica di alcuni, gli espulsi, che hanno pagato un conto durissimo per aver mantenuto fede ai principi ed esclusi perché scomodamente eretici.

 

Le scuse tardive non cancellano le responsabilità di chi ha preferito il potere al servizio, perché il Movimento con la M maiuscola era nato il 4 ottobre non per caso ma per servire gli ultimi. Come può un leader che ha guidato il Movimento dal 32,7% al 9,99% non assumersi minimamente la colpa di questo tracollo? Sembra sentirlo "Sono tutti responsabili tranne me!!!"", accusano.

 

elio lannutti foto di bacco

"Quel Movimento è stato completamente stravolto. Il cambiamento è necessario, ma lo stravolgimento senza valutarne gli effetti e rispettare identità e storia di chi sta cambiando è spesso puro caos e protagonismo narcisista. È come vincere due campionati del mondo e, alla prima sconfitta, gettare alle ortiche tutto ciò che ha portato al successo. Follia o strategia calcolata?

 

Beppe Grillo ha sicuramente commesso errori, ma ha dato l'anima per far nascere l'unica vera innovazione capace di far tornare entusiasmo nei confronti della politica. Scaricare tutta la colpa delle difficoltà del fu movimento su Grillo è assolutamente scorretto, così come lo è affermare che il garante cercasse un incontro ristretto di pochi fidati ruffiani per cambiare le regole del movimento stesso".

 

"Chi conosce Beppe sa - si dicono convinti Villarosa, Lannutti, Morra e gli altri - che chiedeva il solito confronto, come si è sempre fatto negli anni, con tutti, ribadiamo tutti, gli eletti a Roma, perché se sono lì in qualche misura c'entra anche lui, il Garante. La crisi di consenso non deriva dalla mancanza di cambiamento.

 

nicola morra

Al contrario, il Movimento è cambiato radicalmente negli ultimi anni, tanto da assomigliare molto a ciò che doveva combattere, e questo ha generato dubbi e confusione tra gli elettori. Che hanno abbandonato quel soggetto politico, anche se fior fiore di direttori di giornali hanno incensato il professore Conte come l'unto del Signore, l'uomo della Provvidenza, il risolutore dei problemi delle persone umili e dei lavoratori silenziosi, dei giovani che dopo aver studiato debbono o emigrare per lavorare o svendersi per rimanere in un paese che privilegia non il sapere, ma il conoscere (le persone importanti, a scampo di equivoci)".

GIUSEPPE CONTE BEPPE GRILLO

 

"È assurdo leggere - rincarano la dose - che qualcuno si sia sentito "costretto" a votare provvedimenti dannosi proposti da Draghi. Molti dei parlamentari eletti col Movimento non hanno votato la fiducia, in presenza di un voto in rete evidentemente "orientato" anche da dichiarazioni dello stesso Conte, ora smemorato! Non si può scaricare sempre la colpa su altri smentendo se stessi.

 

La rete conserva traccia e sbugiarda non solo il Pinocchio di Rignano, ma anche gli attori che fingono di non ricordare! Fa poi rabbia leggere nella lettera del capo politico attuale fantasie sui gruppi territoriali. È evidente a tutti che il Movimento nei territori non esiste più". "I veri attivisti, quelli che hanno sempre lavorato senza secondi fini, senza ambire alla candidatura, hanno capito che il Movimento era diventato un partito come gli altri, da "partita del cuore'' tutti abbracciati affettuosamente. Serve credibilità, non nuova organizzazione.

CONTE GRILLO

 

 Infine, si dice: "Siamo e dovremo sempre essere radicali nel difendere i nostri principi e valori." Ma allora perché si sta cambiando continuamente il Movimento? In Italia, purtroppo, molti si fanno influenzare più dalle personalità artificiosamente create dai media e dai social che dalle idee, dalla profondità di pensiero. Questo, della mitologia farlocca di "capi" che poi scaricano sugli altri loro responsabilità, è esattamente ciò che abbiamo sempre cercato di cambiare.

 

Il Movimento 5 Stelle non era proprietà di nessuno. Era una casa dei cittadini in cui tutti erano ospiti, non padroni. È giusto ricordare le radici, rispettare i principi che hanno reso coinvolgente quel progetto. Non sappiamo se un futuro nuovo Movimento potrà riconquistare la fiducia degli italiani e tornare ad essere quel motore di cambiamento di cui il Paese, paradossalmente, ha immediata necessità".

 

grillo conte

Segue un post scriptum con una serie di domande dirette al presidente pentastellato: "Perchè e da chi fu dichiarata"votabile" la ''riforma Cartabia'' pur di non far cadere il governo così come per tutto il resto delle porcherie votate? Come si è potuto far parte di un Governo che inviava armi in Ucraina? Come mai non è stata revocata la concessione ai Benetton per giusta causa, dopo la tragedia del ponte Morandi e le 43 vittime? Il collegio di garanzia del senato aveva sentenziato il reintegro degli espulsi perché nessuno ne ha dato seguito? Oggi si chiede alla ''base" ma perché non è stata consultata per uscire dal governo Draghi, per entrare nella giunta pugliese e in Left in Europa?", l'ultimo interrogativo degli ex.

matteo renzi nicola morra sfiducia bonafedeNICOLA MORRA GIUSEPPE CONTE

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…