brasile temer esercito

IN BRASILE C’È TANTO DA TEMER – ALL’INCERTEZZA POLITICA ORA SI AGGIUNGE LA CRISI ECONOMICA: SCIOPERI E POSTI DI BLOCCO CONTRO IL RINCARO DEI CARBURANTI – IL PRESIDENTE MICHEL TEMER CHIAMA I MILITARI, CHE SI SONO RIFIUTATI DI USARE LA FORZA E HANNO MOLTA PIÙ POPOLARITÀ DI LUI (80% CONTRO 5) – SUI SOCIAL LE PERSONE INNEGGIANO ALLA DITTATURA DELL'ESERCITO

Emiliano Guanella per la Stampa

 

posti di blocco brasile

L' eterno Paese del futuro, oggi è letteralmente in ginocchio. Con lo sciopero dei camionisti, arrivato al decimo giorno consecutivo, il Brasile scopre, di nuovo, tutta la sua fragilità e all' incertezza politica si aggiungono ora i timori per una nuova crisi economica che potrebbe cancellare i debolissimi segnali di ripresa registrati negli ultimi mesi.

 

manifestazioni brasile

L' agitazione dei trasportatori iniziata il 21 maggio contro il rincaro del prezzo del diesel ha sorpreso un po' tutti. Da Porto Alegre all' Amazzonia, passando per gli Stati agricoli e le grandi metropoli come San Paolo, Rio e Belo Horizonte, ha paralizzato l' attività produttiva di un Paese da 205 milioni di abitanti con scuole e uffici pubblici chiusi, aerei a terra, pendolari che non sono riusciti ad andare al lavoro per la mancanza di autobus, ospedali in stato d' emergenza.

manifestazioni brasile 7

 

I manifestanti hanno organizzato più di 500 posti di blocco sulle principali arterie, le autostrade sono state ridotte a una sola corsia, nessun camion riusciva a passare. La protesta sta lentamente rientrando, ma per tornare alla normalità ci vorrà almeno un' altra settimana. Le perdite economiche sono enormi, soprattutto nell' agricoltura, e nell' industria.

 

Pessima la gestione della crisi da parte del governo. Il presidente Michel Temer si è riunito con dei rappresentanti sindacali e ha fatto delle concessioni parziali per la fine dello sciopero, ma la base ha rigettato l' intesa.

michel temer

 

Con una popolarità sotto il 5%, Temer ha chiamato le forze armate per sgomberare i picchetti e liberare le strade. I militari sono intervenuti, ma solo per scortare i camion cisterna con la benzina fino alle stazioni di servizio e non si sono prestati a usare la forza contro i manifestanti, molti dei quali, in realtà, sono scesi in strada con bandiera del Brasile inneggiando addirittura ad un intervento degli stessi militari per cambiare il governo.

 

manifestazioni brasile 6

Una situazione paradossale, che si spiega solo col confuso clima politico brasiliano, dove le forze armate sono sempre più protagoniste. Quando le cose vanno male, Brasilia chiama l' esercito a mettere ordine.

 

Negli ultimi mesi è successo in una mezza dozzina di casi, tra cui lo sciopero dei poliziotti nel Nord del Paese, per combattere la criminalità a Rio de Janeiro o, appunto, nella crisi dei camionisti.

 

Secondo un recente sondaggio l' ottanta per cento dei brasiliani ha piena fiducia nei militari, più del doppio di quella raccolta da governo, Parlamento, Chiesa o mezzi d' informazione.

 

manifestazioni brasile 5

Sui social media sono centinaia i gruppi che chiedono un ritorno della dittatura, che in Brasile durò per ben 21 anni (1964-1985) e a capitalizzare tutto questo è Jair Bolsonaro, candidato di destra alle presidenziali di ottobre, che vola con circa il 20% di intenzioni di voto, primo su tutti nel caso più che probabile di non candidatura dell' ex presidente Lula da Silva, oggi in prigione per corruzione.

 

manifestazioni brasile 2

Non a caso, lo stesso Bolsonaro è stato l' unico politico a schierarsi apertamente a fianco dei camionisti contro il «governo ladrone» di Temer e compagni. Secondo un recente sondaggio Datafolha quasi il 90% dei brasiliani ha appoggiato lo sciopero, anche perché gli aumenti della benzina sono caduti su tutti gli automobilisti brasiliani.

 

esercito brasile 3

Sul banco degli imputati c' è la Petrobras, la compagnia petrolifera nazionale che ha aumentato del 30% il prezzo del diesel e del 20% quello della benzina nell' ultimo anno. Pedro Parente, nuovo presidente di quella che è la maggiore società latino-americana quotata alla Borsa di New York e anche la più colpita dal maxi scandalo di corruzione che ha investito la politica brasiliana, ha seguito le indicazioni del governo Temer mettendo fine al «congelamento sociale» dei prezzi attuato dai governi di Lula e Dilma Rousseff.

esercito brasile

 

L' aumento del prezzo del petrolio ha fatto il resto e il conto, alla fine, è stato salato per tutti. In una settimana di sciopero la compagnia ha perso un terzo del suo valore di mercato, bruciando oltre 20 miliardi di euro.

 

esercito brasile 2

Ma è tutta l' economia brasiliana, appena uscita da una forte recessione, a soffrire per l' attuale congiuntura: nel primo semestre dell' anno la crescita del Pil è stata appena dello 0,4%, trainata per lo più dall' agrobusiness, l' esportazione di carne e soia verso i mercati asiatici.

 

Il «Paese reale» non cresce e fra gli investitori stranieri, tra cui anche importanti società italiane come l' Enel, regna una profonda incertezza in attesa di capire che governo verrà dopo le elezioni di ottobre.

esercito brasile 4

 

Dai sogni di grandezza del boom economico degli anni di Lula, alla doccia fredda della recessione e degli scandali di corruzione, il Brasile sembra oggi un gigante dai piedi d' argilla; ogni passo falso compromette una crescita che stenta a decollare.

MICHEL TEMER CON LA MOGLIEmanifestazioni brasile 2 3manifestazioni brasile 1michel temer dilma

 

esercito brasile 1manifestazioni brasile 2 4

Ultimi Dagoreport

ravello greta garbo humphrey bogart truman capote

DAGOREPORT: RAVELLO NIGHTS! LE TROMBATE ETERO DI GRETA GARBO, LE VACANZE LESBO DI VIRGINIA WOOLF, RICHARD WAGNER CHE S'INVENTA IL “PARSIFAL'', D.H. LAWRENCE CHE BUTTA GIU’ L'INCANDESCENTE “L’AMANTE DI LADY CHATTERLEY’’, I BAGORDI DI GORE VIDAL, JACKIE KENNEDY E GIANNI AGNELLI - UN DELIRIO ASSOLUTO CHE TOCCO’ IL CLIMAX NEL 1953 DURANTE LE RIPRESE DE “IL TESORO D’AFRICA” DI JOHN HUSTON, SCENEGGIATO DA TRUMAN CAPOTE, CON GINA LOLLOBRIGIDA E HUMPHREY BOGART (CHE IN UN CRASH D’AUTO PERSE I DENTI E VENNE DOPPIATO DA PETER SELLERS). SE ROBERT CAPA (SCORTATO DA INGRID BERGMAN) SCATTAVA LE FOTO SUL SET, A FARE CIAK CI PENSAVA STEPHEN SONDHEIM, FUTURO RE DI BROADWAY – L’EFFEMMINATO CAPOTE CHE SI RIVELÒ UN BULLDOG BATTENDO A BRACCIO DI FERRO IL “DURO” BOGART - HUSTON E BOGEY, SBRONZI DI GIORNO E UBRIACHI FRADICI LA NOTTE, SALVATI DAL CIUCCIO-TAXI DEL RISTORANTE ‘’CUMPÀ COSIMO’’ - QUANDO CAPOTE BECCÒ IL RE D’EGITTO FARUK CHE BALLAVA ALLE 6 DEL MATTINO L’HULA-HULA NELLA CAMERA DA LETTO DI BOGART… - VIDEO + FILM

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO