raymond burke papa francesco bergoglio

BERGOGLIO, PENSACI BENE – PAPA FRANCESCO HA MINACCIATO IL CARDINALE AMERICANO, RAYMOND BURKE, DI TOGLIERGLI ALLOGGIO E STIPENDIO, MA ANCORA AL PORPORATO NON È ARRIVATA COMUNICAZIONE FORMALE. MA LE PERSONE VICINE AL PONTEFICE LO HANNO AVVERTITO: PER RISPARMIARE DUE SPICCI, RISCHI DI PERDERE DECINE DI MILIONI DI DOLLARI DELL’OBOLO DI SAN PIETRO (DI CUI UNA GROSSA PARTE ARRIVA DALLE DIOCESI CONSERVATRICI DEGLI USA)

 

 

 

Estratto dell’articolo di Fosca Bincher per www.open.online

 

Il cardinale Raymond Burke prega con il politico messicano Eduardo Verastegui

Si chiama Eduardo Verástegui, è un ex modello, attore e produttore cinematografico messicano che da qualche tempo si è buttato in politica diventando El Leon de México, nome di battaglia con cui si è candidato alle presidenziali del suo paese che si terranno il 2 giugno 2024.

 

Il suo programma è assai simile a quelli dei movimenti internazionali populisti, ma è anche legatissimo alla tradizione cattolica conservatrice. […] il suo punto di riferimento nella gerarchia della Chiesa […] è […] americano: il cardinale Raymond Leo Burke, che Papa Francesco considera suo “nemico” tanto da volergli togliere casa e stipendio in Vaticano.

 

Javier Milei Eduardo Verastegui

[…] Più volte in questi anni il cardinale Burke […] ha ospitato Verástegui recitando spesso con lui il rosario e partecipando a pubbliche conferenze. Il candidato populista alle elezioni messicane è anche grande amico personale del nuovo presidente dell’Argentina, Javier Gerardo Milei con cui si è incontrato all’indomani della sua elezione per firmare un accordo politico […].

 

[…] Verástegui e Milei hanno in comune anche la linea anti-abortista, ovviamente condivisa dal cardinale Burke e il politico messicano ha sposato anche tutti i temi classici dei movimenti pro vita. [...] quell’asse populista fra centro e Sud America viene visto come fumo negli occhi da Papa Francesco, e contribuisce ancora di più a mettere il cardinale Burke nel suo mirino.

 

raymond burke

[…] Per quanto più fonti in Vaticano abbiano confermato di avere sentito con le proprie orecchie la minaccia papale di togliere alloggio romano e stipendio a Burke, al diretto interessato che in questo momento si trova negli Stati Uniti non è ancora arrivata alcuna comunicazione formale.

 

E non è detto che alle parole debbano seguire i fatti. Fra i più vicini al Pontefice alcuni hanno manifestato il timore che una linea così dura nei confronti del cardinale Burke possa trasformarsi in un danno grave per le finanze vaticane: una parte consistente dell’obolo di San Pietro arriva dagli Stati Uniti proprio dalle diocesi e dai movimenti dominati dai cattolici conservatori.

Il cardinale Burke con Matteo Salvini

 

[…] Il cardinale Burke abita a Roma nello stesso palazzo in cui ha sede la Sala stampa Vaticana, da sempre di proprietà della ex Propaganda Fide (oggi Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli). L’edificio occupa l’intero isolato che poi si affaccia sulla destra a fine di via della Conciliazione su piazza San Pietro.

 

Eduardo Verastegui Javier Milei

Quasi nessun appartamento lì è effettivamente messo a reddito. Lo stipendio da cardinale – tagliato motu proprio del 10% proprio da Papa Francesco – non arriva oggi a 5 mila euro al mese. Tagliare Burke sarebbe quindi piccolo risparmio per le finanze vaticane che invece potrebbero riceverne un danno permanente da decine di milioni di dollari. Al cardinale suo “nemico” il Papa per altro aveva già tolto ogni cosa possibile: prima non confermandolo nella Segnatura apostolica, e poi […] revocandolo anche dall’incarico di cardinale patrono dell’Ordine di Malta, e sostituito con il gesuita Gianfranco Ghirlanda.

Brandmu?ller e BurkeRAYMOND BURKE il cardinale raymond burkeraymond burke 1raymond burke 3

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…