vladimir putin

CHI C’È DIETRO I MISTERIOSI “ESPONENTI CAUCASICI” CHE VOLEVANO FAR FUORI PUTIN? A SGANCIARE LA BOMBETTA SUL FALLITO ATTENTATO A “MAD VLAD” È KYRYLO BUDANOV, CAPO DELL'INTELLIGENCE UCRAINO - PUTIN È SEMPRE PIÙ ISOLATO E LA SUA PARANOIA POTREBBE AVERGLI SALVATO LA VITA: SI FA ASSAGGIARE IL CIBO, VIVE TRINCERATO NELLA VILLA BUNKER DI NOVO-OGARYOVO E…

Claudia Guasco per “il Messaggero”

 

vladimir putin darth vader

Solo, isolato, paranoico, forse malato. E anche scampato per un soffio alla morte. Il presidente russo Vladimir Putin sarebbe sopravvissuto a un attentato dopo l'inizio della guerra in Ucraina, sostengono diversi media locali tra cui l'Ukrainska Pravda. Che citano la fonte: Kyrylo Budanov, capo dell'intelligence del ministero della Difesa di Kiev. «C'è stato un tentativo non molto tempo fa. Si tratta di un'informazione non pubblica e di un tentativo assolutamente fallito. Ma è successo davvero, circa due mesi fa», afferma Budanov. «Sono stati diversi gli attentati alla vita del presidente russo - rileva - di recente quello a opera di esponenti caucasici. Non si tratta di informazioni pubbliche, in ogni caso è tutto vero».

vladimir putin

 

LE SANZIONI La classifica annuale del Time, nella categoria «leader», inserisce Putin ai vertici della lista delle cento persone più influenti del mondo. E se è vero che il suo potere è grande, l'efficacia con cui lo esercita non appare incisiva come un tempo. Il leader russo «è stato uno zar per vent' anni, ma isolato. Il cerchio intorno a lui ha paura a informarlo», è l'analisi della viceministra degli Esteri ucraina Emine Dzhaparova. «Vive in una bolla, la sua non è un'esistenza normale. Vive come su Giove e la decisione di attaccare il mio Paese è conseguenza di questi vent' anni di potere assoluto, la democrazia è solo un ornamento».

 

MURALES DI PUTIN A BUCAREST

Ieri, in conferenza stampa a Sochi, Putin ha mostrato la sfrontatezza di sempre: «L'economia russa resiste abbastanza bene al colpo delle sanzioni», ha detto accanto al presidente Aleksander Lukashenko, l'unico alleato che gli è rimasto. Poco alla volta, per paura di essere tradito, ucciso o soltanto di ammalarsi di Covid, il suo raggio d'azione si è ristretto.

 

Non ascolta nessuno perché non si fida nemmeno dei suoi ministri, vive trincerato nella villa bunker di Novo-Ogaryovo, arriva persino a farsi assaggiare il cibo per paura di essere avvelenato, è il ritratto dettagliato di Mark Galeotti, professore onorario presso la University college London school nonché autore di 24 libri sulla Russia. Galeotti segnala come le paranoie del leader si siano acutizzate negli ultimi anni. Non accetta consigli disallineati al suo pensiero, da quando è esplosa la pandemia ha scoperto le videochiamate che, oltre al distanziamento sociale, permettono di zittire l'interlocutore.

vladimir putin

 

Di recente il capo della banca centrale, Elvira Nabiullina, gli ha illustrato l'impatto dell'invasione dell'Ucraina sull'economia russa aggiungendo il commento: «Questa guerra sta gettando l'economia nelle fogne». E Putin ha bruscamente interrotto la linea. In questo ambiente è progressivamente avanzata una fronda interna di gerarchi contrari all'invasione. John Kirby, portavoce del Pentagono, ha dichiarato che la Difesa americana condivide la conclusione secondo cui il presidente russo non sarebbe stato «pienamente informato dal suo ministero della difesa nell'ultimo mese», cioè dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina. Per Jeremy Fleming, direttore dell'intelligence britannica, «sembra sempre più che Putin abbia giudicato male la situazione», sovrastimando le capacità dei suoi militari e sottostimando la resistenza del popolo aggredito.

putin lukashenko

 

I PRECEDENTI L'ossessione per la sicurezza, dicono gli analisti, ha fatto perdere a Putin il contatto con la realtà. Di certo, però, gli ha salvato la vita. Dopo l'invasione dell'Ucraina Alex Konanykhin, imprenditore russo residente negli Stati Uniti, ha messo una taglia da un milione di dollari sulla testa del presidente, mentre tra chi indica l'uccisione di Putin come soluzione per fermare la guerra c'è anche il ministro del Lussemburgo, Jean Asselborn.

 

VLADIMIR PUTIN BY CARLI

Il leader del Cremlino ha alzato ulteriormente le barriere di accesso attorno a sé, soprattutto dopo che le sanzioni imposte dall'occidente hanno svelato la sua vita privata: residenze di lusso, yacht, amanti e la nuova compagna dalla quale ha avuto tre figli. Nell'intervista concessa al regista Oliver Stone ha raccontato di essere scampato a cinque attentati nella sua vita, uno nel 1999 sventato proprio dai servizi ucraini. Il blitz saltò perché Putin, che partecipava a un vertice informale, restò a Yalta solo poche ore invece dei due giorni previsti.

VLADIMIR PUTIN E LA NATO MEMEputinvoci di golpe contro vladimir putin 2PUTIN 1vladimir putinVladimir Putinvoci di golpe contro vladimir putin 3vladimir putin alla parata della vittoriaVLADIMIR PUTINvladimir putin 1 VLADIMIR PUTIN - MARIUPOL - VIGNETTA DI CARLI

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...