gabanelli dataroom orban meloni

C’E’ UNO SPETTRO CHE SI AGGIRA PER L’EUROPA: IL SOVRANISMO! – "MIJENA" GABANELLI: NELL'AREA DI DESTRA, I PARTITI POPULISTI SONO PIÙ DI UNA CINQUANTINA: IN POLONIA SI REGISTRA L'ASCESA DI KONFEDERACJA, PIÙ A DESTRA DEL PIS, IN OLANDA È IN VANTAGGIO IL MOVIMENTO CIVICO-CONTADINO (CON IL SUO PIANO DI NEGAZIONISMO CLIMATICO E LOTTA ALL'IMMIGRAZIONE) – GLI ALLEATI DI SALVINI: MARINE LE PEN E I TEDESCHI ANTISEMITI E ISLAMOFOBI DI AFD – E POI C’E’ ORBAN: OGGI È LUI, IN EUROPA, IL MIGLIOR ALLEATO DI PUTIN – VIDEO

 

https://www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/destre-d-europa-potere-perche-prova-fatti-tradiscono-promesse/59656cfa-68d6-11ee-9c9c-ce3429611a2d-va.shtml

 

 

Francesco Battistini,Milena Gabanelli per il Corriere della Sera - Estratti

 

 

 

«Il popolo ha sempre ragione!».

 

milena gabanelli dataroom

È dalla grande crisi finanziaria del 2008 che uno spettro s'aggira per l'Europa: il populismo. In questo quindicennio ha attraversato almeno 31 Paesi europei e in una decina è arrivato a governare; e oggi il vento sta soffiando forte a destra. Ultimo caso la Slovacchia, dove il filorusso Robert Fico ha conquistato per la terza volta il potere.

 

Nell'area di destra, i partiti populisti, ei suoi figli naturali, i nazionalisti e sovranisti, sono più di una cinquantina: tutti contro la Ue, la Bce, il Fondo monetario, i migranti, gli accordi sul clima, l'aborto, la globalizzazione e la parità di genere. Poi ce ne sono una decisione di sinistra, o difficilmente etichettabili. Cos'è il populismo? Il dato comune è quello di contrapporre il popolo, per definizione virtuoso, alle élite sempre e comunque corrotte. Intercetta le paure, il malcontento e le frustrazioni di molte opinioni pubbliche. Pesca soprattutto fra i giovani in difficoltà socioeconomica e con livello d'istruzione medio-basso, perlopiù maschi.

salvini le pen

 

Nel 1998 i populisti erano al governo di due soli Paesi , 20 anni dopo, governavano già undici Stati e 170 milioni di cittadini. Alle Europee 2024 molti di questi partiti saranno determinanti. Ma fino a che punto sono disposti a spingersi? E finora che cos'hanno fatto di tutto ciò che promettevano? Più a destra della destra Il 15 ottobre si vota per le politiche in Polonia e favorito è il partito Diritto e Giustizia (PiS), tornato al potere nel 2015 con Andrzej Duda. Ha il 35% dei voti e le sue principali battaglie sono contro l'aborto ei diritti Lgbt. La sua riforma per imbrigliare la magistratura è stata bocciata dalla Corte di giustizia europea.

milena gabanelli dataroom polonia olanda

 

La guerra di Putin ha costretto la Polonia ad accogliere i «fratelli» ucraini. Un'apertura che ha provocato le proteste degli agricoltori, danneggiati dall'invasione del grano ucraino venduto sottocosto. E l'ascesa fino al 9% di Konfederacja, un partito più a destra del PiS, spinge Duda ad accontentare i contestatori, dando meno armi a Kiev. In Olanda, dopo 13 anni di centrodestra, le elezioni politiche del 22 novembre muovono la via al negazionismo climatico e alla lotta all'immigrazione del Bbb, il Movimento Civico-Contadino: fondato quattro anni fa, ha già incassato il 10%. Al suo fianco c'è il populista Partito per la Libertà di Geert Wilders, amico di Salvini, oggi al 10,8%.

 

milena gabanelli dataroom francia spagna

Nazionalisti e sovranisti In Francia, il Front National di Jean-Marie Le Pen nato negli anni '70 ha cambiato nome. Nel 2018, la figlia Marine l'ha ribattezzato Rassemblement National. Ha mantenuto la linea xenofoba, ma per avere i voti moderati ha smesso di parlare di un'uscita dall'Ue e dall'euro. La svolta è servita: in pochi anni, Rn è passata dal 10,4 al 18,6%, con punte del 24. Determinanti per lei nella corsa all'Eliseo potrebbero essere i voti di Reconquête, il partito anti-immigrati che nel 2022 ha ottenuto il 7%. In Spagna è in ascesa il sovranismo neofranchista di Vox, nato nel 2013 e molto caro a Giorgia Meloni. Ma al voto di luglio, Vox non ha sfondato: molti gli rimproverano una politica troppo «di compromesso».

milena gabanelli dataroom germania austria

 

(...)

 

 

Gli xenofobi In Germania, l'AfD, antisemita e islamofobo, ha sfondato nel 2017 col 12,6%, diventando il terzo partito tedesco. Alle politiche del 2021 è scesa al 10%, ma rimane fortissimo nei Länder. Oggi sondaggi il danno al 21%. È il punto di riferimento di numerosi gruppuscoli come Pegida, organizzazione condannata per incendi alle moschee. Entrata al Bundestag, l'AfD ha sfumato qualche posizione: il principale candidato alle europee, Maximilian Krah, sostenitore dell'inutilità dell'Ue, ora riconosce che è necessario un coordinamento politico dell'Europa.

 

(...)

 

meloni orban

Tornati al potere sono scesi a compromessi con gli alleati liberali di Kok: adesso va bene restare nella Ue, l'austerità, e puro l'ingresso della Finlandia nella Nato, a cui fino all'anno scorso si erano opposti. Fratelli d'Italia, radici neofasciste, nazionalisti, euroscettici, anti immigrati. Una volta al governo si è ammorbidito e Giorgia Meloni, scrive l'agenzia Reuters, «nonostante la retorica spesso infuocata, preferisce la cautela allo scontro, promuovendo lo status quo». Soffre però la concorrenza a destra della Lega, suo alleato.

 

meloni orban

In Svezia, i Democratici Svedesi, partito nazionalpopulista difendono «l'uniformità etnica svedese», sono contrari all'emancipazione femminile, anti Ue e fortemente antimusulmani. L'anno scorso — anche grazie alla forte campagna negazionista sul Covid — sono diventato il secondo partito svedese ed entrati col 20,5% nel governo. Hanno però abbandonato l'idea d'un referendum per uscire dalla Ue. Infine l'Ungheria: il partito Fidesz, liberale negli anni '80, ha virato a destra fino a diventare nazionalista e anti-Ue.

 

 

Dal 2018 il suo leader, Viktor Orbán, ha la maggioranza assoluta. Ha costruito il primo muro anti-immigrati d’Europa, ha ridotto le libertà di magistrati e cittadini, ha imbavagliato i media. Con la guerra, suo malgrado, ha accolto i profughi ucraini. Quando stava all'opposizione, si batteva per l'integrazione europea e accusava i socialisti al governo di fare affari con Putin e il suo gas. Oggi è lui, il miglior alleato di Putin in Europa.

milena gabanelli dataroom populisti di sinistra

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?