CANDIDATURA SICURA? PREGO IN CASSA! – QUANTO COSTA ASSICURARSI UNO SCRANNO IN PARLAMENTO? PARTITO CHE VAI, LISTINO CHE TROVI - FORZA ITALIA CHIEDE UN CONTRIBUTO DI 30MILA EURO. STESSA CIFRA PER FRATELLI D’ITALIA (CHE ALMENO PERMETTE DI DILAZIONARE IL PAGAMENTO) – PER CORRERE IN UN SEGGIO SICURO CON LA LEGA I CANDIDATI DOVRANNO SGANCIARE 20MILA EURO. IL PD E’ PIÙ ECONOMICO, E ASSICURA L’ELEZIONE A SOLI 15MILA. MENTRE I GRILLINI...

Claudio Bozza per il “Corriere della Sera”

 

il manuale del buon candidato

C'è listino e «listino». In questa forsennata campagna elettorale estiva c'è il primo, che indica la posizione blindata in lista, con elezione certa. E il secondo, che, tra virgolette, indica quanto costa la candidatura per ciascun partito. Ognuno ha le proprie regole, accettate su base volontaria o con tanto di firma ufficiale davanti al proprio tesoriere.

 

La corsa più costosa, tra i principali partiti, è quella per Forza Italia: ogni deputato o senatore, una volta eletto, si impegna a versare 30 mila euro nelle casse del partito del Cavaliere, per di più in un lasso di tempo ristretto. C'è pure un documento sottoscritto davanti ad Alfredo Messina, ex manager Fininvest e guardiano delle casse forziste, ma non ricandidato con sua grande amarezza.

alfredo messina

 

L'abolizione del finanziamento pubblico, mentre i grandi partiti ne chiedono il ripristino, costringe tutti i tesorieri a fare i salti mortali per finanziare campagne elettorali sempre più ravvicinate e non finire strozzati dai debiti.

 

Perciò ogni candidato, in primis quelli con elezione sicura, è costretto a mettere mano al portafogli. In Fratelli d'Italia, previo patto tra gentiluomini, i parlamentari uscenti ricandidati verseranno 30 mila euro nelle casse del partito.

 

La medesima cifra, a scaglioni, sarà pagata anche dai nuovi eletti, che partiranno da una prima tranche da 10 mila euro. Ogni mese ci sono poi da versare mille euro per il funzionamento della macchina guidata da Giorgia Meloni, che «raramente - fanno sapere da via della Scrofa - accetta dai privati più di 5 mila euro». Ma i soldi, stavolta, non dovrebbero mancare: oggi gli eletti sono 58 e, secondo le previsioni interne, dovrebbero diventare almeno 150.

GIORGIA MELONI MARIO DRAGHI BY DE MARCO

 

La Lega, stavolta, dovrebbe tornare un po' a respirare. La campagna del 2018, con i conti del Carroccio posti sotto sequestro dai pm, fu drammatica dal punto di vista economico. Chi potrà contare su un seggio certo verserà circa 20 mila euro. Poi ci saranno i contributi mensili da 3 mila euro, perché il partito di Matteo Salvini accentra internamente tutte le funzioni operative.

 

matteo salvini silvio berlusconi meme by carli

Il Pd, sotto la supervisione del tesoriere Walter Verini, ha varato un documento in cui tutti i «blindati» dovranno pagare preventivamente 15 mila euro; la stessa cifra che dovranno versare nel caso arrivi uno sbarco inatteso a Montecitorio o Palazzo Madama.

 

enrico letta giuseppe conte matteo salvini matteo renzi meme by carlo

Nel M5S, anche se è improbabile che ciò avvenga su larga scala, ogni parlamentare uscente, come previsto dallo statuto, dovrà versare un'una tantum da 15 mila euro. I rieletti dovranno poi continuare a contribuire al finanziamento della macchina contiana con mille euro mensili. C'è infine il caso del terzo polo. I renziani di Italia viva posizionati in maniera favorevole dovranno dare una mano elettorale con 15 mila euro, oltre ai 1.500 mensili. Orientativamente le stesse condizioni di Azione.

GIUSEPPE CONTE E ROCCO CASALINO - MEMEGIUSEPPE CONTE PADRE PIO MEME

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!