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LA CAROVANA SI SCHIANTA A TIJUANA: GLI USA CHIUDONO IL CONFINE, LACRIMOGENI SUI MIGRANTI CHE PROVANO A SFONDARE LE BARRIERE. IL MESSICO ANNUNCIA CHE RIMPATRIERÀ 500 MANIFESTANTI CHE HANNO PROVATO A VARCARE IL POSTO DI BLOCCO - TRUMP: LE SEPARAZIONI DELLE FAMIGLIE DI MIGRANTI AL CONFINE ANDAVANO BENE CON OBAMA E BUSH, MA NON CON ME. È LA LEGGE’’

 

  1. MIGRANTI: USA CHIUDONO CONFINE FRA TIJUANA E SAN DIEGO

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 (ANSA) - Sale la tensione al confine fra Stati Uniti e Messico. Le autorita' americane hanno chiuso tutti gli ingressi di veicoli e pedoni a San Ysidro, porto di entrata fra Tijuana e San Diego. La chiusura del confine e' stata decisa - secondo quanto riportano alcuni media americani - dopo che centinaia di migranti hanno cercato di prendere l'assalto e forzare l'ingresso negli Stati Uniti.

 

  1. AGENTI USA LANCIANO GAS LACRIMOGENI CONTRO MIGRANTI

 (ANSA) - Gas lacrimogeni sono stati lanciati dalla polizia statunitense contro i migranti al confine fra Stati Uniti e Messico, nell'area fra Tijuana e San Diego. Le autorita' americane hanno da poco chiuso il confine dopo il tentato assalto da parte di un gruppo di migranti che volevano entrare con la forza negli Usa.

 

  1. MIGRANTI:MESSICO,RIMPATRI PER CHI VOLEVA FORZARE CONFINE USA

 (ANSA) - Il Messico rimpatrierà il gruppo di migranti che ha cercato di superare il confine con gli Stati Uniti in modo violento e illegale. Lo afferma il ministro degli interni messicano, secondo quanto riportano alcuni media americani.

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Il ministro dell'Interno messicano, Alfonso Navarrete, ha annunciato ieri sera che i migranti che hanno cercato di entrare illegalmente negli Stati Uniti attraverso il posto di frontiera di El Chaparral, fra Tijuana e San Diego, saranno rimpatriati. "Una volta identificati - ha aggiunto - i responsabili del tentativo di ingresso in territorio statunitense saranno presi in consegna dall'Istituto nazionale delle migrazioni (Inm) e rimpatriati". Da parte sua l'Inm ha indicato di aver potuto contenere i quasi 500 centroamericani che hanno cercato di attraversare il confine grazie alla collaborazione delle autorità della Baja California.

 

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"Nonostante la complessità del problema - ha inoltre reso noto il ministero dell'Interno messicano - e coerentemente con la politica interna di rispetto dei diritti umani e della non criminalizzazione del fenomeno migratorio, il Messico non dispiegherà forze militari al confine". A ieri, il numero delle persone che compongono la cosiddetta Carovana dei migranti è di 8.247. Di queste, 7.417 si trovano in Baja California, ospitate in accampamenti fra Mexicali e Tijuana. Infine si è appreso che, di fronte a questa emergenza, il presidente eletto Andrés Manuel López Obrador, che si insedierà ufficialmente al potere l'1 dicembre prossimo, ha riunito il suo futuro governo.

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Per il momento non vi sono informazioni sulle decisioni adottate, ma la futura ministra dell'Interno, Olga Sánchez Cordero, ha negato, come scritto dalla Washington Post, che esista un accordo con gli Usa perché il Messico svolga il ruolo di "terzo Paese sicuro" in attesa che le autorità nordamericane definiscano se accettare o meno le richieste di asilo dei migranti centroamericani.

 

  1. TRUMP, SEPARAZIONI FAMIGLIE MIGRANTI OK CON OBAMA NON CON ME

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 (ANSA) - - "Le separazioni" delle famiglie di migranti al confine "andava bene con Obama, ma non con Trump". Lo twitta l'attuale presidente americano, criticando un servizio andato in onda durante la trasmissione 60Minutes. "Obama ha separato i bambini dai genitori, lo stesso ha fatto Bush, perché è la legge. Io ho cercato di tenere le famiglie unite, il problema però è che facendolo, in numerosi sono arrivati al confine" mette in evidenza Trump.

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