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LA CARTA DI VENDOLA PER RIUNIRE IL CENTROSINISTRA A BARI SI CHIAMA NICOLA COLAIANNI. E’ LUI IL CANDIDATO SINDACO CHE POTREBBE METTERE INSIEME PD E M5S ALLE ELEZIONI COMUNALI NEL CAPOLUOGO PUGLIESE – L'EX PARLAMENTARE PDS, CONTATTATO DA NICHI VENDOLA E BENEDETTO DA D’ALEMA, APRE: “STIAMO VALUTANDO LA POSSIBILITÀ, IO SAREI ORIENTATO AD ACCETTARE” - L’AVVOCATO MICHELE LAFORGIA, APPOGGIATO DAL M5S, E’ ANCORA IN CAMPO: “SONO DIVENTATO IL PERICOLO NUMERO 1. MA LA DECISIONE SPETTA A..."

Da open.online - Estratti

 

Nicola Colaianni

È Nicola Colaianni il nome che potrebbe tenere unito il centrosinistra alle elezioni comunali di Bari di giugno. Ex parlamentare, considerato vicino a Nichi Vendola, potrebbe essere lui a rappresentare il centrosinistra nel capoluogo pugliese, guidato negli ultimi dieci anni da Antonio Decaro.

 

«Sono stato contattato da Nichi Vendola per una ipotetica candidatura unitaria nel centrosinistra e abbiamo valutato questa possibilità», conferma Colaianni dall’Ansa. «Mi risulta – aggiunge – che ora si stiano riunendo e vedremo. In linea di massima c’è una mia disponibilità, sarei orientato ad accettare». Una sua eventuale candidatura dovrebbe ricevere il benestare sia di Vito Leccese, il candidato sostenuto da Pd e Verdi, sia dell’avvocato Michele Laforgia, appoggiato da Movimento 5 Stelle e Sinistra Italiana.

 

(...)

Nel pomeriggio di oggi, sabato 13 aprile, si è svolta una riunione della Convenzione, il cartello elettorale che sostiene la candidatura di Michele Laforgia. Tra le proposte sul tavolo c’è anche l’eventuale candidatura unitaria di Colaianni, a cui lo stesso candidato del Movimento 5 stelle concede un’apertura: «È notoriamente vicino alla mia sensibilità e alla nostra cultura giuridica e politica», precisa Laforgia al Corriere della Sera. Ma la decisione, puntualizza, spetta prima «alla Convenzione e al Movimento 5 Stelle».

nichi vendola

 

Chi è Colaianni

Classe 1946, Nicola Colaianni è stato magistrato della Corte di Cassazione e della Commissione tributaria centrale. Nel 1992 è stato eletto in parlamento con il Partito democratico della sinistra (Pds). Alla politica e alla magistratura Colaianni ha affiancato anche l’attività accademica. In particolare all’Università di Bari, dove ha insegnato Diritto ecclesiastico, Diritto costituzionale della pace e Ordinamento giudiziario. Dal 2008 al 2012 è stato avvocato coordinatore della Regione Puglia, mentre l’anno successivo il suo nome è stato proposto dal Movimento 5 stelle (e sostenuto anche dal Partito Democratico) per riempire uno dei seggi “laici” del Consiglio superiore della magistratura.

 

Nicola Colaianni

MICHELE LAFORGIA:

Giovanni Bianconi per corriere.it - Estratti

 

«Sono diventato il pericolo pubblico numero uno» scherza amaro Michele Laforgia, sessantaduenne avvocato di grido e da sempre militante della sinistra, candidato alla carica di primo cittadino in attesa delle decisioni nel presunto «campo largo» dopo la cancellazione delle primarie. Che mentre è impegnato in colloqui e trattative continue — l’ultima sul nome del settantottenne ex deputato Nicola Colaianni — si attribuisce quell’etichetta proprio per il mancato appoggio del sindaco uscente Antonio Decaro e del Partito democratico.

 

Appoggerà Colaianni ritirandosi dalla corsa?

«Ne stiamo discutendo. Il suo profilo non è in discussione ed è notoriamente vicino alla mia sensibilità e alla nostra cultura giuridica e politica. Ma la decisione spetta prima alla Convenzione e ai Cinque Stelle che sostengono la mia candidatura, e solo alla fine a me».

 

(...)

Senza accordo si candiderà comunque?

nichi vendola al congresso di sinistra italiana

«Non si tratta di impuntarsi, ma di arrivare a una soluzione politica condivisa, anche per non rischiare di farsi male e di offrire alla destra la possibilità di arrivare al ballottaggio. Se non ci riusciamo, io e quelli che mi sostengono restiamo in campo».

 

Perché pensa che il Pd non abbia sostenuto da subito il suo nome?

«Non lo so. Quando era solo un’europarlamentare, nel 2018, Elly Schlein venne a Bari invitata dalla mia associazione, La Giusta Causa. Dopo averla sentita parlare di sinistra, Europa e immigrazione, qualcuno disse che sarebbe stato bello se un giorno fosse diventata segretaria del Pd. Pensavamo di essere dalla stessa parte, invece ci siamo ritrovati in competizione. Chissà perché».

conte laforgia

 

Che cosa imputa al sindaco Decaro e al presidente della Regione Emiliano in questa partita?

«Di non avermi ascoltato

 

(...)

Pensa che l’antica vicinanza a Massimo D’Alema, sempre evocato in Puglia, l’abbia aiutata o danneggiata?

«Lo conosco bene e lo stimo, ma non la pensiamo sempre nello stesso modo. E in questi mesi non l’ho mai sentito».

massimo d alema foto di bacco (2)

MICHELE LAFORGIA

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