LA CATTOLICA PERDE I PEZZI: DUE DIMISSIONI ALL’ISTITUTO TONIOLO, LA CASSAFORTE DEL VATICANO. SCOLA PUNTA AL COMANDO, BERTONE PERMETTENDO – CADUTA MASSONI: IL GRAN MAESTRO RAFFI A PROCESSO - NAPOLITANO INCORAGGIA «L’AVANTI!» (E NON C’ENTRA LAVITOLA) – CANONE MON AMOUR: LA LOTTA DI OPUS LEI CONTRO GLI EVASORI – QUEI 30 MLN € BUTTATI A MARE PER SOCCORRERE LE PETROLIERE – TREMONTI PONTIFICA E CROSETTO LO IMPALLINA: “CONTINUA A INCIAMPARE NEL SUO EGO” – STRATEGIA ITALIANA ANTITALIBAN: SOLO DONNE IN AMBASCIATA…

Da "Panorama"

1 - LA NUVOLA DI FUMO CHE DIVIDE PD E PDL
Fra Pd e Pdl l'unità nell'appoggio al governo Monti se ne va in fumo. I deputati dei due schieramenti sono uniti nel sostegno all'esecutivo, ma le sigarette preferiscono fumarle divisi. Quelli del Pdl fumano sotto i gazebo del cortile di Montecitorio, quelli del Pd invece sulle poltrone di uno dei corridoi di fronte al Transatlantico. Qui fanno presenza fissa i pd Michele Ventura, Sergio D'Antoni, Rolando Nannicini. In cortile i pdl Roberto Tortoli, Maria Teresa Armosino, Enrico La Loggia. Tortoli scherza: «Almeno il fumo di sinistra non lo respiro». (P.S.)

2 - DUE DIMISSIONI SCUOTONO LA CATTOLICA
Una doccia fredda per l'Istituto Toniolo: le dimissioni dell'economista Alberto Quadrio Curzio, vicino all'ex ministro Giulio Tremonti, scompaginano i fragili equilibri della «cassaforte» dell'Università Cattolica divisa tra un'ala più prossima al segretario di Stato Vaticano, Tarcisio Bertone, e una più sensibile alla Cei di angelo Bagnasco. Con una lettera inviata al presidente dell'istituto, cardinale Dionigi Tettamanzi, Quadrio Curzio ha motivato la sua decisione con una severa critica ai metodi di gestione dell'istituto e ai rapporti con l'ateneo e il policlinico Gemelli.

Anche il notaio Giuseppe Camadini, punto di riferimento della finanza bresciana, si è dimesso dal Toniolo. Così ora si apre la difficile successione: in pole position il neoarcivescovo di Milano, Angelo Scola, che potrebbe diventare il nuovo presidente dell'istituto. Ma Bertone punta a far entrare anche l'ex presidente della Consulta Giovanni Maria Flick. (I.I.)

3 - LORD MARIO
Un amico un po' perfido ricorre a un aforisma di Leo Longanesi su Benedetto Croce per definire il premier: «Monti? Non capisce, ma non capisce con autorità e competenza». In effetti, ad ascoltarlo a Montecitorio, sembra di essere alla Camera dei lord. Peccato, rileva Maurizio Del Tenno (Pdl), che il Professore non sia inglese, ma italiano. Che, la sua, sia solo invidia? In effetti, come senatore a vita SuperMario non ha neppure bisogno del vitalizio.

4 - CROSETTO & TREMONTI
Tolto il gesso dopo l'infortunio a un tendine d'Achille, Giulio Tremonti si è rimesso a pontificare dalle colonne del Corriere. Altri scivoloni in vista? Chiedo al suo «nemico storico», il pdl Guido Crosetto: «Continua a inciampare nel suo ego».

5 - LE LACRIME DI PAPA
Mi ha fatto piacere che Alfonso Papa (Pdl) sia tornato in libertà dopo tre mesi di Poggioreale e due di arresti domiciliari. Lo chiamo e all'inizio lo sento sereno. Gli chiedo quanto sia giù di corda, mi risponde con una battuta: «Il massimo del minimo!». Poi si commuove.

6 - MASSONERIA: IL GRAN MAESTRO VA SOTTO PROCESSO
Lo stile è pomposo ma l'accusa gravissima: «L'Illustrissimo e Venerabilissimo Gran Maestro Gustavo Raffi», dal 1999 capo del Grande Oriente, la principale famiglia massonica italiana, è stato deferito alla corte di giustizia interna per «avere Egli tradito i principi della Massoneria tradizionale», e per avere «surrettiziamente» modificato la costituzione massonica senza passare dalla Gran Loggia, cioè il parlamento dei grembiulini.

La «tavola d'accusa» è firmata da 206 «fratelli» laziali e romani. Da tempo in rotta coi vertici del Grande Oriente, i romani hanno denunciato anche i 10 componenti della giunta, dal Gran Maestro aggiunto Massimo Bianchi al Grande Oratore Lorenzo Morris Ghezzi, colpevole di «non avere vigilato sul rispetto delle norme». Inoltre i membri della giunta sono accusati di non avere rispettato alcune sentenze del tribunale civile di Roma, venendo meno all'obbligo di comportarsi «da leali cittadini». (L.M.)

7 - IL BAMBINO GESÙ PUNTA SUL MEDITERRANEO
Con l'arrivo il 9 gennaio di un magnete da 1 tonnellata e mezza, sarà in funzione anche la risonanza magnetica del Centro cardiologico pediatrico del mediterraneo, un'appendice del Bambino Gesù inaugurata a Taormina dal cardinale Tarcisio Bertone. La struttura, guidata dal cardiologo Giacomo Pongiglione, accoglie, oltre ai piccoli pazienti siciliani, quelli del Nord Africa. (F.P.)

8 - ANCHE NAPOLITANO INCORAGGIA «L'AVANTI!»
Dal 5 gennaio 2012 è online L'Avanti!, che Giorgio Napolitano, nel messaggio d'auguri, definisce «lo storico giornale dei socialisti italiani». Il direttore è Giampiero Marrazzo, figlio e fratello di giornalisti (Joe e Piero), noto per una inchiesta sulla strage di Ustica. Il sito è in concorrenza con L'Avanti! cartaceo di Valter Lavitola e nasce per iniziativa del Psi di Riccardo Nencini e Marco Di Lello per «unire tutti i socialisti» e contribuire, come scrive Napolitano, «al pluralismo dell'informazione». (F.B.)

9 - È TUTTA ROSA LA DIPLOMAZIA ITALIANA ANTITALEBANA
A Kabul ambasciata italiana tutta in rosa. Fino alla fine di gennaio, quando arriverà da Gerusalemme il nuovo ambasciatore Luciano Pezzotti, la rappresentanza diplomatica in Afghanistan sarà tutta al femminile. La responsabilità è affidata a Samuela Isopi, incaricato d'affari (in passato in Serbia e Vietnam), affiancata da altre due colleghe primo segretario: Andreina Marsella ed Elena Clemente. Per il neoministro Giulio Terzi di Sant'Agata (foto), che conosce bene l'Afghanistan, non rappresenta certo un problema che a vedersela con i talebani siano rimaste tre rappresentanti del gentil sesso.

10 - LORENZA LEI, ECCO IL PIANO ANTIEVASORI
Un colpo agli evasori, ma anche a Sky e a Mediaset. Dopo gli esercenti, inchiodati dalla manovra finanziaria a pagare il canone tv, aumentato a 112 euro, la Rai punta a stanare i privati. Sembra che nell'incontro di qualche settimana fa a margine di Porta a porta, il dg Lorenza Lei e il presidente Paolo Garimberti abbiano parlato con Mario Monti della possibilità di obbligare anche chi stipula un contratto con altri editori a fornire il codice di abbonamento, visto che il canone è ormai una tassa di possesso della tv. (A.P.)

11 - PDL, DIVIETO DI GOSSIP IN CONSIGLIO REGIONALE
Amori (segreti) in corso nel Pdl piemontese. Ma chi sono i due consiglieri regionali che secondo Lo Spiffero, informatissima testata online torinese, si sono buttati nella «presunta tresca»? A Palazzo Lascari, sede del consiglio regionale, infuria il totonomi. Tanto che i vertici del gruppo Pdl hanno dovuto scrivere a eletti e dipendenti per ricordare a tutti quanto affermato dalla Corte di cassazione: «La diffusione, all'interno del ristretto ambito lavorativo, di notizie in merito all'esistenza di una relazione, sentimentale e/o sessuale clandestina tra due persone dello stesso ambiente può essere considerata di natura diffamatoria». Specie se uno dei due è sposato. (L.M.)

12 - TRENTA MILIONI BUTTATI A MARE
Come buttare a mare circa 30 milioni di euro. Ne sa qualcosa il ministero dell'ambiente, che ha una convenzione con le navi del consorzio Castalia per il soccorso alle petroliere in caso di incidente grave. Un'eventualità più unica che rara visto che dall'affondamento della petroliera Haven nel 1991 non s'è più verificato nulla di simile. Nei pochi casi in cui è necessario un recupero di idrocarburi gli assicuratori delle navi o delle raffinerie hanno facoltà di scegliere il soccorritore. Nessuno può imporre di farsi assistere dalla Castalia. E così la flotta consortile resta in porto. Inoltre, le barche Castalia non sono in grado di recuperare il maxi inquinamento galleggiante, composto per la maggior parte di sacchi di plastica, vera emergenza dei nostri mari. Le navi consortili dovrebbero essere convertite ma il costo sarebbe proibitivo. (G.B.)

 

giulio tremonti big SERGIO DANTONI I Cardinali Bertone e Bagnasco monticrosettoALFONSO PAPA GUSTAVO RAFFI - copyright PizziGIORGIO NAPOLITANO LEI

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…