ricchi poveri salute

LA POLITICA CHIACCHIERA, IL PAESE AFFONDA - IL CENSIS AVVERTE: “GLI ITALIANI SONO PIÙ POVERI, CINQUE MILIONI SENZA PASTI REGOLARI” - SONO 600 MILA LE PERSONE CHE A CAUSA DELLA PANDEMIA SONO ENTRATE IN CONDIZIONE DI DISAGIO ECONOMICO - I PIÙ COLPITI SONO I DEBOLI E LE FAMIGLIE A BASSO REDDITO - IL 76,4% DEGLI ITALIANI RITIENE CHE LE MISURE A TUTELA DELL'AMBIENTE ABBIANO PENALIZZATO SOPRATTUTTO CHI HA MENO SOLDI…

mensa poveri 6

Andrea Ducci per il “Corriere della Sera”

 

Una società in affanno, dove aumentano le disparità a causa della pandemia.

L' emergenza sanitaria sta amplificando il disagio sociale con dinamiche che impattano negativamente sul benessere delle famiglie, così come sull' occupazione femminile. Uno scenario poco rassicurante quello certificato dalle cifre del secondo Rapporto Censis-Tendercapital presentato ieri al Senato, dall' analisi emerge che ci sono ormai 5 milioni di italiani con evidenti problemi nel riuscire a garantirsi dei pasti «decenti».

 

In tutto sono 600 mila le persone che a causa della pandemia sono andate ad aggiungersi alla popolazione che vive in condizione di povertà. A restituire la dimensione e la profondità del rallentamento economico è il dato relativo a 7,6 milioni di famiglie che registrano un «severo peggioramento» del tenore di vita. I più colpiti sono i deboli: un anno fa nel mese di dicembre un nucleo familiare a basso reddito poteva contare su un reddito disponibile di circa 900 euro, oggi quel valore, secondo l' istituto presieduto da Giuseppe De Rita, è ormai ridotto di un terzo, ossia 600 euro.

mensa poveri 4

 

Un quadro di riferimento a cui il governo cerca di dare risposta con il via libera a un nuovo scostamento di bilancio e il varo di un ulteriore pacchetto di misure in deficit per sostenere le imprese, le famiglie e le categorie più colpite dalla crisi. Il rapporto Censis-Tendercapital su «La sostenibilità al tempo del primato della salute» segnala, del resto, che «23,2 milioni di italiani hanno dovuto fronteggiare delle difficoltà con redditi familiari ridotti».

 

Dall' analisi emerge il peso dell' effetto lockdown sull' occupazione femminile, evidenziando che le donne sono più penalizzate degli uomini, con un calo del tasso di occupazione che nel secondo trimestre è stato doppio rispetto agli uomini, ossia -2,2% a fronte di -1,3%. Dai dati emerge che con l' avvio della pandemia il 52,1% delle donne indica come il lavoro sia diventato più faticoso e più stressante, mentre è il 39,1% degli uomini a lamentare una difficoltà analoga.

mensa poveri 5

 

Il rapporto, oltre a tratteggiare le caratteristiche del disagio sociale e l' aumento della povertà, misura le aspettative e le urgenze degli italiani, indicando che il 65,1% degli intervistati ritiene prioritario un modello di società sostenibile che rispetti i diritti delle persone. Un primato, quello della sostenibilità sociale, che non deve essere «sacrificato» in nome della sostenibilità ambientale, danneggiando i ceti economicamente più deboli.

 

Tanto che il 76,4% degli italiani ritiene che le misure a tutela dell' ambiente abbiano penalizzato soprattutto chi ha meno soldi. L'esempio più immediato è il divieto di circolazione per le auto più vecchie o l' introduzione di misure fiscali che disincentivino auto, moto o caldaie considerate più inquinanti.

mensa poveri 1

 

«La coesione sociale è un presupposto della crescita, come un buon welfare. Farli sentire con le spalle protette, per salute e futuro dei figli, è il modo migliore - spiega il presidente del Censis Giuseppe De Rita - per rassicurare gli italiani, facendo ritrovare loro il gusto delle sfide. La pandemia ci lascerà una società impaurita, più diseguale, alla ricerca della crescita». Una visione condivisa dal presidente di Tendercapital, Moreno Zani, che osserva: «Gli italiani indicano chiaramente che una società inclusiva, sostenibile, equa è la priorità del nostro tempo, con grande sensibilità sociale».

 

mensa poveri 2

A intervenire, in collegamento, alla presentazione del rapporto anche il sottosegretario all' Economia Pier Paolo Baretta. «I dati descrivono chiaramente come la crisi sanitaria stia mettendo in luce il rischio concreto di una pesante perdita di posti di lavoro. È necessaria una strategia per il futuro, partendo - dice Baretta - dalle potenzialità del Paese, quali la manifattura e il turismo, mettendo anche il risparmio privato a disposizione della crescita. Escludo categoricamente una patrimoniale». Un altro studio del Censis con Aipb segnala che i benestanti con un patrimonio oltre i 500 mila euro sono 1,5 milioni e detengono risparmi pari a 1.150 miliardi di euro, in aumento del 5,2% negli ultimi due anni.

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)