
IL CENTRODESTRA NON RIESCE A SCIOGLIERE LA MATASSA DELLE CANDIDATURE IN VISTA DEL VOTO DI NOVEMBRE IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA – PER LA SUCCESSIONE DI ZAIA, LA LEGA HA GIÀ PROPOSTO ALBERTO STEFANI, MA MELONI FRENA: VUOLE GARANZIE CHE SALVINI CEDA LA LOMBARDIA A FDI PER IL POST-FONTANA – IN CAMPANIA, IL MELONIANO CIRIELLI È CERTO: “SE SARÀ UN CANDIDATO POLITICO, SARÒ IO”. MA IL FORZISTA MARTUSCIELLO LO STOPPA – IN PUGLIA LA LEGA PROPONE LA GIORNALISTA ANNALISA CHIRICO, MA DA FORZA ITALIA REPLICANO: “LA SCELTA SPETTA A NOI...”
Estratto dell’articolo di Federico Capurso e Francesco Moscatelli per “la Stampa”
Sono quasi sei mesi, ormai, che il centrodestra si interroga su chi candidare alle Regionali in Campania, Puglia e Veneto. Gli alleati litigano, si logorano a vicenda, bruciano i nomi degli avversari. Il tavolo della coalizione per le elezioni del 23 e 24 novembre somiglia sempre di più a una stazione dei pullman. Candidati che arrivano, altri che se ne vanno. [...]
Per dire di quel che è successo ieri: «Potrebbe essere il giorno giusto per la Campania», ha annunciato Fratelli d'Italia. Passano tre ore e arriva la frenata di Forza Italia: «Prima vediamo un ultimo sondaggio».
Anche gli uomini della Liga veneta, ieri, si aspettavano intorno a mezzogiorno l'ufficializzazione del segretario regionale Alberto Stefani come candidato unitario del centrodestra. Invece, un'altra doccia fredda. «Niente candidato, niente liste, niente manifesti. I nostri, a cominciare da quelli che ci mettono i schèi di tasca propria, scalpitano. Tra un po' non li teniamo più», confida un dirigente del partito [...].
Giorgia Meloni continua a prendere tempo, rimandare. «Credo che aspetteremo il voto in Calabria di lunedì prossimo», provano a tirare una linea definitiva da FdI. «Non ci preoccupano i ritardi. L'importante è costruire per il futuro, non puntare solo al risultato immediato» ripete da giorni la sorella della premier, Arianna.
Ormai fra i lighisti c'è il sospetto che tutto questo temporeggiare abbia anche altre motivazioni. La prima ha a che fare con le garanzie, a fronte dell'ok a Stefani in Veneto, di un riequilibrio al Nord fra i partiti del centrodestra.
LEADER DEL CENTRODESTRA A LAMEZIA TERME PER SOSTENERE ROBERTO OCCHIUTO
Non è un mistero che Fratelli d'Italia abbia messo gli occhi sulla Lombardia, immaginando anche un voto anticipato al 2027 per far coincidere le Regionali con le Politiche, ma probabilmente Meloni oggi non è più così sicura che un accordo con Matteo Salvini sia sufficiente.
Pesano l'ascesa di Roberto Vannacci e, specularmente, i malumori sempre più forti dei lumbard guidati da Massimiliano Romeo e Attilio Fontana.
La seconda incognita ha il nome del Doge, Luca Zaia. Quanto influirà la sua corsa a capolista sul risultato della Liga e su quello di Fratelli d'Italia (che alle Europee senza Zaia in campo ha ottenuto proprio in Veneto il miglior risultato nel Paese)?
edmondo cirielli ignazio la russa
Il terzo motivo per cui Meloni starebbe temporeggiando, infine, riguarda i risultati elettorali ed è forse quello che più preoccupa via Bellerio. Se il Carroccio uscirà indebolito dal voto in Calabria, come già successo nelle Marche, la premier potrebbe avere qualche ragione in più per rivedere lo schema di gioco della coalizione e per reclamare un proprio candidato in Veneto.
Non è un caso che in Calabria il ministro Francesco Lollobrigida abbia voluto candidare parlamentari e membri di governo nelle liste di FdI. Come la sottosegretaria Wanda Ferro, costretta a dire ieri che quelle liste inzeppate di parlamentari calati da Roma «non sono solo pacchetti di voti, ma un contributo di spessore». È «qualità», tenta Lollobrigida. Nella Lega non ci credono nemmeno un po'.
FULVIO MARTUSCIELLO ANTONIO TAJANI
In Campania, intanto, il viceministro Edmondo Cirielli, di FdI, è sicuro: «Se sarà un candidato politico, sarò io. Se invece sarà un civico, segnalo Costanzo Jannotti Pecci. Poi a Roma valuteranno se si può fare a meno di un viceministro degli Esteri in questo momento così delicato».
Gli risponde a brutto muso il coordinatore azzurro Fulvio Martusciello: «Il ministro degli Esteri è indispensabile, non il viceministro. E comunque non è il momento di fare nomi».
matteo salvini annalisa chirico foto di bacco (2)
[...] In Puglia non va meglio. La Lega continua a proporre nomi per rompere gli equilibri: prima Vannacci, adesso persino la giornalista Annalisa Chirico. «Ma la Puglia spetta a noi», precisano da Forza Italia, dove in pole c'è il senatore Mauro D'Attis. Per la verità, dicono che D'Attis non abbia più molta voglia di immolarsi, ma ormai «Tajani si è esposto troppo per lui, non credo possa tirarsi indietro», ragionano dentro FI. [...]