giorgia meloni joe biden

“CIÒ CHE STA ACCADENDO IN ITALIA FA PAURA” – AL DI LÀ DEI SORRISI DI FACCIATA ALLA CASA BIANCA, IN AMERICA GIORGIA MELONI NON È STATA ACCOLTA BENISSIMO. PROVA NE È IL DURISSIMO EDITORIALE DI DAVID BRODER SUL “NEW YORK TIMES”: “IL SUO GOVERNO HA UNA FORTE VENA AUTORITARIA” – IL MALTRATTAMENTO DEI GIORNALISTI, LE POLITICHE ANTI-LGBT E IL FINTO MAQUILLAGE ISTITUZIONALE – ANCHE LA LUNA DI MIELE CON BIDEN È DESTINATA A FINIRE PRESTO: QUANDO “SLEEPY JOE” DECIDERÀ DI FINIRE LA GUERRA IN UCRAINA, SBATTERÀ LA PORTA IN FACCIA ALLA DUCETTA TURBO-ATLANTISTA

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DAGOREPORT-L'INGENUA GIORGIA MELONI NON HA CAPITO CHE LA LUNA DI MIELE CON LA CASA BIANCA E A TEMPO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DAVID BRODER

1. L’AFFONDO DEL NYT CONTRO GIORGIA MELONI: «PROVA AD APPARIRE MODERATA MA IL SUO GOVERNO NASCONDE UNA VENA AUTORITARIA»

Estratto da www.open.online

 

«Ciò che sta accadendo in Italia fa paura. E si sta diffondendo». Si intitola così l’editoriale pubblicato dal New York Times, proprio nei giorni in cui la premier Giorgia Meloni è volata negli Stati Uniti per incontrare il presidente Joe Biden.

 

L’articolo porta la firma dello storico David Broder ed è un duro attacco nei confronti del governo italiano. «L’esecutivo di Meloni […] ha trascorso i suoi primi mesi accusando le minoranze di minare la triade di Dio, patria e famiglia, con terribili conseguenze pratiche per migranti, organizzazioni non governative e genitori dello stesso sesso.

 

giorgia meloni con joe biden allo studio ovale

Gli sforzi per indebolire la legislazione anti-tortura, ammucchiare l’emittente pubblica con i lealisti e riscrivere la costituzione italiana del dopoguerra per aumentare il potere esecutivo sono altrettanto preoccupanti». Insomma, secondo lo storico americano, «il governo di Meloni non è solo nativista, ma ha anche una forte vena autoritaria».

 

Nell’editoriale, Broder analizza il modo in cui la premier italiana viene percepita dalla stampa estera. Prima di essere eletta, sostiene lo storico, Giorgia Meloni veniva descritta «come una minaccia».  Una volta insediatasi a Palazzo Chigi, «tutto le è stato perdonato».

 

ARTICOLO DEL NEW YORK TIMES SU GIORGIA MELONI

Eppure, secondo Broder le idee di Meloni continuano a rappresentare un pericolo: «Meloni ha certamente moderato il suo linguaggio. In contesti ufficiali, si sforza di apparire ponderata e cauta, un atto aiutato dalla sua preferenza per i discorsi televisivi piuttosto che per le domande dei giornalisti.  […] ». […] In sintesi, conclude Broder, «il confortante racconto di un tizzone populista diventa pragmatico trascura qualcosa di importante: ciò che sta succedendo in Italia».

 

2. MA L’AMERICA STA SBAGLIANDO A LEGITTIMARE L’ESTREMA DESTRA

Articolo di David Broder per il “New York Times”, tradotto e pubblicato da “la Repubblica”

 

Come possono cambiare le cose nel giro di pochi mesi: prima delle elezioni italiane dello scorso autunno, Giorgia Meloni era ampiamente descritta come una minaccia. Da quest’estate, tutto — la sua ammirazione giovanile per Benito Mussolini, i legami del suo partito con i neofascisti, la sua retorica spesso estrema — è stato perdonato.

 

joe biden giorgia meloni

Elogiata per la sua praticità e il sostegno all’Ucraina, Meloni si è affermata come partner occidentale affidabile, al centro delle riunioni del G7 e dei vertici della Nato. La visita a Washington suggella il suo status di membro apprezzato della comunità internazionale. Ma la storia di un’agitatrice populista diventata pragmatica trascura un aspetto importante: ciò che sta accadendo in Italia.

 

Il governo Meloni ha dedicato i suoi primi mesi ad accusare le minoranze di minare la triade Dio, patria e famiglia, con conseguenze pratiche disastrose per i migranti, le Ong le coppie omogenitoriali. Altrettanto preoccupante è l’impegno nell’indebolire la legislazione contro la tortura, riempire la Rai di personaggi fedeli al governo e riscrivere la Costituzione per aumentare il potere esecutivo. Il governo Meloni non è solo nativista, ma ha anche una robusta venatura autoritaria.

 

giorgia meloni con joe biden allo studio ovale

[…] Gli alleati di Meloni sono già al potere in Polonia, legittimati dal loro sostegno all’Ucraina. In Svezia, una coalizione di centro-destra conta sul sostegno dei nativisti Democratici di Svezia per governare. In Finlandia, il partito anti-immigrati ha fatto di meglio ed è entrato nel governo. Sebbene questi partiti […] un tempo rifiutassero l’adesione alla Nato e all’Ue, oggi cercano un posto nelle principali istituzioni euro-atlantiche, trasformandole dall’interno. Di questo progetto, Meloni è l’apripista.

 

giorgia meloni e mateusz morawiecki a varsavia

Da quando è diventata premier, ha moderato il linguaggio. si preoccupa di apparire ponderata e cauta: la aiuta in questo la sua preferenza per i discorsi televisivi piuttosto che rispondere alle domande dei giornalisti. Tuttavia, può sempre contare sui colleghi del suo partito Fratelli d’Italia, che sono meno moderati.

 

Prendendo di mira i genitori Lgbtq+, i leader del partito hanno definito la genitorialità surrogata un “crimine peggiore della pedofilia”, sostenendo che i gay “spacciano” i bambini stranieri per propri. Meloni può apparire distante da questa retorica, ma le sue decisioni politiche riflettono fanatismo, non cautela. Il governo ha esteso il divieto di maternità surrogata per criminalizzare le adozioni in altri Paesi e ha ordinato ai comuni di smettere di registrare le coppie omogenitoriali, lasciando i bambini in un limbo legale.

 

LA NUOVA VIGNETTA DI NATANGELO SUL CASO LOLLOBRIGIDA - MELONI

Lo stesso accade con l’immigrazione. Il ministro dell’Agricoltura, che è suo cognato, ha promosso un appello alla resistenza contro la “sostituzione etnica”. Pur non essendo contraria a questo slogan — lo ha usato per opporsi con successo a una proposta di legge del 2017 che avrebbe concesso la cittadinanza ai bambini nati in Italia da genitori stranieri — Meloni ha evitato di usare questa espressione da quando è in carica.

 

Il suo appello «non servono più migranti, ma più figli», tuttavia, esprime lo stesso sentimento, e l’opposizione aggressiva all’immigrazione è stata il fulcro del suo governo. Una legge approvata ad aprile costringe i richiedenti asilo a vivere in centri gestiti dallo Stato mentre le loro richieste vengono esaminate, il tutto senza consulenza legale o corsi di lingua italiana. Nelle ultime settimane, Meloni ha condotto un accordo dell’Ue con la Tunisia, il cui regime autoritario promuove la teoria del grande complotto della sostituzione, per frenare l’immigrazione a cambio di sostegno finanziario.

 

giorgia meloni con joe biden allo studio ovale 5

[…] Anche i giornalisti sono sotto pressione. Alcuni ministri hanno minacciato, o attivato, cause per diffamazione in quello che sembra un tentativo di intimidire le voci critiche. Anche la Rai è minacciata. Dopo le dimissioni dell’ad e dei principali conduttori a causa delle pressioni del governo, l’emittente assomiglia a una sorta di “Tele-Meloni”, con una sfrenata selezione del personale.

 

Il nuovo direttore generale, Giampaolo Rossi, in passato si è distinto come organizzatore di un festival di Fratelli d’Italia. Dopo la sua nomina, i giornali hanno pubblicato decine di suoi post anti-immigrazione sui social e un’intervista in cui condannava la “caricatura” antifascista che incombe sulla vita pubblica.

 

joe biden giorgia meloni

Non è una preoccupazione soltanto sua. Seppellire l’eredità antifascista della Resistenza è molto importante per Fratelli d’Italia, un partito che affonda le sue radici nella grande sconfitta dei suoi antenati fascisti nel 1945. Come premier, Meloni ha definito la cultura antifascista italiana del dopoguerra come un’ideologia repressiva, responsabile persino dell’assassinio di militanti di destra nelle violenze politiche degli anni ‘70. Non si tratta solo di riscrivere la storia. Anche la Costituzione […] è da rivedere: FdI mira a creare un capo di governo eletto direttamente e un esecutivo forte e libero da ogni vincolo. Nonostante la sua novità, il governo Meloni ha tutte le possibilità di imporre cambiamenti duraturi nell’ordine politico.

 

joe biden giorgia meloni

Pur con le sue radici mussoliniane, questo governo non è un ritorno al passato. Piuttosto, galvanizzando la destra in una risentita politica identitaria, rischia di diventare qualcosa di completamente diverso: il futuro dell’Europa.  […] Prima delle elezioni della scorsa settimana in Spagna, Meloni si è rivolta al partito alleato dei nazionalisti di Vox dichiarando che «è giunto il tempo dei patrioti»; in realtà, ha perso voti e i partiti di destra non sono riusciti a raggiungere la maggioranza. Nonostante il loro crescente successo, queste forze sono state descritte per anni come degli outsider insurrezionali che rappresentano elettori a lungo ignorati. La verità […] è che […] sono […] sempre più dei benvenuti nel mainstream. Per averne la prova, basta guardare a Washington.

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