gaetano caputi

HA RAGIONE “POLITICO": GIORGIA MELONI È UNA “ORBAN CON GLI STEROIDI”. E INFATTI TRATTA I GIORNALISTI COME FA IL “VIKTATOR” UNGHERESE – ENNESIMO ATTACCO DI PALAZZO CHIGI A “DOMANI”: IL CAPO DI GABINETTO DI GIORGIA MELONI, GAETANO CAPUTI, FA INDAGARE MEZZA REDAZIONE DEL QUOTIDIANO DIRETTO DA FITTIPALDI. LA “COLPA”? AVER RACCONTATO GLI AFFARI E I POSSIBILI CONFLITTI DI INTERESSE DEL “PROFESSORE” – LE QUERELE TEMERARIE SONO SEMPRE ESISTITE, ORA CI SONO DUE NOVITÀ PERICOLOSE. I POLITICI CHIEDONO DIRETTAMENTE AI PM DI TROVARE LE FONTI DEI GIORNALISTI. E LE PROCURE ESEGUONO…

Articoli correlati

MA CHE HA DETTO DAVVERO POLITICO.EU DI GIORGIA MELONI? \'UN ORBAN CON GLI STEROIDI\'

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CAPUTI FA INDAGARE DOMANI E COME CROSETTO VA A CACCIA DELLE NOSTRE FONTI

Estratto dell’articolo di Stefano Iannaccone per “Domani”

 

GAETANO CAPUTI

Un esposto per individuare le fonti dei cronisti e scoprire la genesi di un’inchiesta giornalistica. Il capo gabinetto di Giorgia Meloni a palazzo Chigi, Gaetano Caputi, ha seguito il modello inaugurato da Guido Crosetto che ha chiesto alla magistratura di andare a caccia delle fonti all’origine di un articolo sgradito.

 

Così il direttore di Domani, Emiliano Fittipaldi, e gli autori dell’inchiesta, Vittorio Malagutti, Federico Marconi e Giovanni Tizian sono finiti sotto indagine, a Roma, per una presunta «rivelazione di segreto».

 

Ormai sembra una strategia consolidata. Crosetto ha indicato la via, dopo lo scoop di Domani, che ha svelato i compensi accumulati con società dell’industria della Difesa, compreso Leonardo, prima di diventare ministro e dunque i suoi palesi conflitti di interessi.

 

EMILIANO FITTIPALDI

Caputi, oltre a fare richiesta di risarcimento danni, ha seguito quella strada per la serie di articoli, pubblicati su Domani nello scorso mese di febbraio. Le inchieste hanno raccontato gli affari privati andati avanti mentre era già consulente di spicco della presidente del Consiglio. La reazione è stata l’esposto che ha portato all’apertura di un fascicolo alla procura di Roma. Un’operazione che rappresenta l’ennesimo attacco alla libertà stampa, al giornalismo investigativo e, nello specifico, a questo giornale.

 

GUIDO CROSETTO - ILLUSTRAZIONE DEL FATTO QUOTIDIANO

[…] Al di là delle battaglie legali avviate, Caputi è in una fase di difficoltà. I rapporti con Meloni si sono raffreddati dopo l’idillio dei mesi scorsi, che aveva provocato qualche gelosia ai vertici di Fratelli d’Italia.

 

Non c’è un vero e proprio dissidio, né tanto meno una rottura, ma nelle gerarchie della premier il capo di gabinetto ha perso posizioni. Prima si stava avvicinando addirittura al livello di considerazione di cui gode il sottosegretario, Giovanbattista Fazzolari, che dentro FdI è considerato una sorta di genio della lampada.

 

Qualche perplessità su Caputi è emersa sul dossier della rete unica, con lo scontro tra Open Fiber (società di Cdp e del fondo Macquarie) e Fibercop (in cui è socio il Mef ma è trainata da fondi stranieri, in testa Kkr). Il capo di gabinetto ha cercato di fare da equilibrista tra le necessità di salvaguardare Open Fiber e il rapporto personale con Vittorio Grilli, super consulente di Kkr e amico di Caputi.

 

vittorio grilli

La presidente del Consiglio non è stata particolarmente soddisfatta della gestione del caso, raccontano i ben informati. Caputi viene descritto con un umore cupo, «poco natalizio» ed è più scontroso con gli interlocutori. Il suo minore peso è anche questione di etichette. Caputi veniva chiamato «il professore» (insegna alla scuola nazionale dell’amministrazione), da chi parlava di lui. Ora nelle conversazioni private tra ministri e alti dirigenti di FdI viene più gelidamente definito «il capo di gabinetto».

 

giovanbattista fazzolari giorgia meloni

[…] Resta una figura chiave in alcuni snodi. Per esempio sul rapporto con i fondi di investimento internazionali. Una delle poche eccezioni è il dialogo con Elon Musk che viene curato in prima persona da Meloni e dalla sua cerchia più stretta. Le competenze giuridiche rendono poi Caputi un profilo indispensabile di fronte a degli iter procedurali, come le beghe delicate da risolvere sulla manovra economica o provvedimenti di un certo rilievo.

 

Non è un mistero che a destra ci sia un deficit sul piano dirigenziale. Ma, nonostante sia l’uomo chiave di molti dossier, non rinuncia a dedicarsi ad altre varie attività, esterne al perimetro di governo.

 

GAETANO CAPUTI FA INDAGARE I GIORNALISTI DI DOMANI

[…] Caputi, infatti, non ha ritenuto necessario liberarsi di qualche incarico. Continua a collezionarli nonostante il ruolo di primo piano a palazzo Chigi. La tesi alla base del suo comportamento è che non c’è un conflitto di interessi per legge. Allora nessun dubbio.

 

A marzo 2024, è stato rinominato presidente dell’organismo interno di vigilanza di Ismea, ente che fa riferimento al ministero dell’Agricoltura. Resterà in carica fino al marzo 2027, quindi per l’intera legislatura per una remunerazione prevista di 26mila euro (lordi). Dal credito agricolo si passa agli artigiani.

 

Nel marzo scorso ha rinnovato l’accordo con Fondartigianato, da 10mila euro annui, che si occupa della formazione degli artigiani. Finita qua? Macché. Caputi figura come presidente dell’organismo di vigilanza di Sogin, la società del Mef che si occupa dello smantellamento delle centrali nucleari che garantisce 15mila euro. Stessa cifra per il medesimo organismo di Unirelab, altra società del ministero dell’Agricoltura che si occupa della medicina veterinaria.

 

gaetano caputi

La ramificazione arriva fino in Lombardia con l’incarico in Aria spa, che ottimizza e razionalizza le procedure di acquisto in raccordo con la regione Lombardia il Ministero dell’Economia e delle Finanze.

 

[…] A inizio anno Caputi ha assunto l’incarico di studio, assistenza e consulenza professionale con la società Notartel. Un affidamento diretto per un compenso complessivo annuo di 50mila euro all’anno.

 

L’accordo è in scadenza a fine dicembre. La spa si occupa di realizzare le politiche in materia informatica per il consiglio nazionale del notariato. A chiudere il cerchio c’è infine l’incarico al ministero della Difesa, sempre nell’organismo di vigilanza. La nomina risale agli sgoccioli della precedente legislatura.

 

GAETANO CAPUTI

L’arrivo di Crosetto non gli ha fatto cambiare idea nonostante il doppio ruolo (ma con diverse mansioni) nell’alveo governativo. Anzi il ministro è diventato il suo modello nella caccia alle fonti dei giornalisti. Responsabili solo di raccontare fatti documentati e storie sgradite al potere.

emiliano fittipaldi foto di bacco GAETANO CAPUTI

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)