vladimir putin donald trump volodymyr zelensky

COME VANNO LE TRATTATIVE A RIAD TRA RUSSI E UCRAINI? - SI DISCUTE DELLA PROPRIETÀ DELLA CENTRALE DI ZAPORIZHZHIA MA IL VERO TEMA E’: QUALE SARÀ LA LINEA DI DEMARCAZIONE DEI TERRITORI UCRAINI ANNESSI DALLA RUSSIA? PUTIN CHIEDE PIÙ DI QUEL CHE HA. OLTRE ALLA CRIMEA ANNESSA NEL 2014, RIVENDICA DONETSK E LUGANSK E LE REGIONI DI KHERSON E ZAPORIZHZHIA PRESE NEL 2022, SEBBENE LE CONTROLLI SOLO IN PARTE - PUTIN TEME DI PERDERE LA FACCIA LASCIANDO A KIEV I DISTRETTI CHE HA GIÀ ANNESSO FORMALMENTE - L’ALTERNATIVA ALLO STUDIO E’ UNO SCAMBIO DI TERRITORI: IMPOSSESSARSI DI TERRITORIO UCRAINO IN ALTRE REGIONI, COME DNIPROPETROVSK O SUMY, PER POI...

1 - RIAD, 12 ORE DI COLLOQUI RUSSIA-USA SI TRATTA SU ZAPORIZHZHIA E TERRITORI

Estratto dell’articolo di Paolo Brera per “la Repubblica”

https://www.repubblica.it/esteri/2025/03/24/news/riad_trattative_pace_ucraina_attacchi_sumy-424083935/

 

COLLOQUI USA-RUSSIA A RIAD

[…] Nei saloni inaccessibili dell’hotel Ritz di Riad ieri gli americani hanno parlato per 12 ore con i delegati di Mosca.

 

L’infinita seconda giornata dei negoziati tra russi e ucraini, con mediazione made in Washington, doveva essere centrata sull’accordo del Grano e la sicurezza del mare. Ma è stata anche molto altro.

 

A sera i negoziatori delle prime due potenze atomiche del mondo hanno deciso di rinviare a oggi un testo concordato. […]

 

missile russo su zaporizhzhia

Sono imprevedibili e misteriosi persino nel format, questi negoziati di Riad. Gli americani hanno ascoltato le delegazioni separatamente, prima gli ucraini (domenica) e ieri lungamente i russi e infine a sera fatta ancora gli ucraini. La stampa internazionale è stata tenuta alla larga, vietando l’accesso persino per il rituale “giro di tavolo”.

 

[…] Russi e americani dovevano fissare i dettagli tecnici di quel «cessate il fuoco energetico» che nessuna delle parti ha rispettato, per poi parlare del riavvio dell’accordo sul grano cessato a luglio 2023 affrontando il «cessate il fuoco marittimo» che salvaguardi navigazione e traffici sul Mar Nero. E invece ecco Trump: «Ora stiamo parlando di territorio — dice — di linee di demarcazione, di energia, di proprietà della centrale elettrica. Alcuni dicono che la centrale elettrica dovrebbe appartenere agli Stati Uniti perché abbiamo l’esperienza».

 

Putin Trump

Si riferisce alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, ma la vaghezza dei toni allarga il possibile campo delle interpretazioni a tutte le centrali ucraine. […] Zelensky ripropone la posizione di Kiev: «Tutti vogliono la pace. La Russia è l’unica che trascina la guerra e prende in giro il nostro popolo e il mondo. Per spingerla verso la pace servono passi forti: sanzioni. È questo il sostegno all’Ucraina. Ci stiamo preparando coi nostri partner europei per misure specifiche sulla sicurezza. Una parte significativa dell’Europa è pronta».

 

Ma il presidente americano è lontano, è oltre: guarda alle terre rare, all’accordo sulle potenziali ricchezze estraibili in Ucraina […] Quello che le delegazioni tecniche di seconda fila si sono dette a Riad resta per ora dietro porte chiuse. Le premesse erano pessime: non solo le continue violazioni degli accordi presi nel primo round sul cessate il fuoco energetico ma il lunedì nero del bombardamento di Sumy — 94 feriti, 23 bambini di una scuola — e della morte di tre giornalisti russi uccisi da un Himars. […]

 

NOVOROSSIJA DI PUTIN

2 - IL CREMLINO ATTACCA SUMY PER OTTENERE IN CAMBIO LE QUATTRO REGIONI CONTESE

Estratto dell’articolo di Rosalba Castelletti per “la Repubblica”

https://www.repubblica.it/esteri/2025/03/25/news/trattativa_pace_ucraina_russia_sumy_zaporizhzhia_kherson-424083779/

 

 

Quale sarà la linea di demarcazione dei territori ucraini annessi dalla Russia? La linea di contatto o il loro confine amministrativo? Il nodo più duro dei negoziati tra Mosca e Washington a Riad sta tutto qui: la Russia chiede più di quel che ha. Oltre alla penisola di Crimea annessa nel 2014, rivendica nella loro interezza le Repubbliche di Donetsk e Lugansk e gli oblast di Kherson e Zaporizhzhia annessi nel 2022, sebbene li controlli soltanto in parte.

 

incendio alla centrale nucleare di zaporizhzhia 2

A fine febbraio, l’esercito russo aveva conquistato il 98,6% di Lugansk, il 62,6% di Donetsk, il 71,9% di Zaporizhzhia e il 69,3% di Kherson. E i capoluoghi omonimi di queste ultime due regioni sono tuttora sotto la giurisdizione di Kiev. Il presidente russo Vladimir Putin, però, non può permettersi di rinunciarvi salvo perdere la faccia.

 

«Nuovi territori» li chiama da quando, il 30 settembre del 2022, ha sancito nella Costituzione il loro status di soggetti della Federazione russa a tutti gli effetti. Tanto che oggi mostrare e distribuire mappe dove la Crimea e le altre quattro regioni ucraine annesse non sono rappresentate come parte della Federazione russa è un reato che può costare fino a 15 giorni di carcere o 3mila rubli di multa.

 

volodymyr zelensky donald trump e jd vance - studio ovale

«La Costituzione non prevede un meccanismo che permetta alle regioni di lasciare la Russia. Abbiamo bisogno delle regioni di Zaporizhzhia e di Kherson per intero», ha detto un funzionario vicino al Cremlino a Moscow Times , sito indipendente etichettato come “organizzazione indesiderata” in Russia.

 

«O Trump convincerà gli ucraini ad andarsene oppure ci dicono: “Iniziate lunghe trattative e parallelamente usate la forza militare per stabilire il controllo”. Quest’ultima per noi è l’opzione peggiore, perché attraversare i fiumi è sempre un’operazione dolorosa». Le forze russe, infatti, controllano la riva sinistra del Dnipro; il capoluogo di Kherson invece si trova sulla riva destra, mentre la città di Zaporizhzhia si trova su entrambe le rive del fiume.

 

Anche l’esperto militare israeliano David Sharp ritiene irrealistico che la Russia riesca a conquistare le parti di territorio delle quattro regioni ucraine annesse che ancora non controlla prima che venga raggiunto un accordo di pace.

 

LA SITUAZIONE IN UCRAINA - 24 MARZO 2025

[…] C’è però un’alternativa allo studio: proporre uno scambio di territori. Dilungare il più possibile le trattative e intanto impossessarsi di quanto più territorio ucraino possibile in altre regioni, come Dnipropetrovsk o Sumy, per poi offrirle in cambio di Kherson e Zaporizhzhia.

 

«Speriamo di trovare un’opzione che non implichi forzare il Dnipro e prendere d’assalto Kherson. Spero davvero che non si arrivi a questo. Significherebbe per noi migliaia di vittime», ha detto il funzionario citato dal Moscow Times .

 

Non a caso lo sforzo delle forze armate russe si starebbe concentrando nelle aree di Slovjansk e Dnipropetrovsk e verso Zaporizhzhia lungo le stesse direttrici della fallita offensiva ucraina dell’estate 2023. Se riuscissero a sfondare, si troverebbero davanti una campagna indifesa senza ostacoli naturali fino al Dnipro. «Fisicamente, queste forze non possono andare oltre o fare altro. Raggiungere Odessa è, ovviamente, impossibile. E non ne abbiamo nemmeno bisogno».

palazzo distrutto a sumy ucraina

 

Il Cremlino confida tuttavia che non sarà necessario. Che l’amministrazione di Donald Trump faccia pressione su Kiev perché ritiri le sue truppe dalle regioni formalmente annesse da Mosca.

 

Le dichiarazioni del consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz farebbero ben sperare: di recente ha detto che Kiev dovrebbe «cedere alla Russia le sue parti russofone» in cambio delle future garanzie di sicurezza. […]

vladimir putin in visita a kherson

SERGEI LAVROV A RIAD

TERRE RARE E MINERALI CRITICI IN UCRAINA - DATAROOMguerra in ucraina

soldato ucraino a khersondiga kakhovka distrutta 4

Ultimi Dagoreport

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...