luigi di maio nicola zingaretti giuseppe conte

CONTE ALLA RESA DEI CONTI – TRA PD E CINQUE STELLE SONO COMINCIATI GLI “ANNUSAMENTI”: NON A CASO IERI DI MAIO PER LA PRIMA VOLTA HA LASCIATO INTENDERE CHE NULLA È PIÙ SCONTATO DOPO ‘GIUSEPPI’ – AL NAZARENO TUTTI TRANNE ZINGARETTI LA PENSANO ALLO STESSO MODO, A COMINCIARE DA FRANCESCHINI. PER FAR SLOGGIARE DA PALAZZO CHIGI CASALINO E IL SUO SCHIAVO I GRILLINI VANNO INGOLOSITI. LUIGINO È TROPPO INGOMBRANTE, MA…

 

 

Marco Antonellis per www.affaritaliani.it

 

giuseppe conte luigi di maio

Giuseppe Conte deve stare bene attento alle prossime mosse. Lo sanno bene i maggiorenti del Pd come quelli dei 5Stelle: pubblicamente dicono di essere pronti a battersi fino all'ultima goccia di sudore per difendere "Giuseppi" ma in privato non è affatto così. E Conte lo sa.

giuseppe conte

 

ROCCO CASALINO GIUSEPPE CONTE

Per questo a Palazzo Chigi si preferisce il soliloquio al colloquio, la conferenza stampa alle aule parlamentari; ma soprattutto ci si guarda attorno con circospezione. Perché tra Pd e 5Stelle sono già cominciati gli "annusamenti" per il "dopo" e le recenti le dichiarazioni di Luigi Di Maio non fanno che alimentare ulteriormente i sospetti: "Le prerogative costituzionali sono ben chiare, non esistono automatismi” ha detto il ministro degli Esteri.

conte casalino

 

Il messaggio è chiaro, come confermano fonti interne al Movimento: tra i pentastellati c'è chi sarebbe ben disponibile a ragionare di un Premier che non sia per forza Conte; e non si tratta affatto di frange minoritarie del partito. Insomma, tutto può accadere anche che si scelga un nuovo Presidente del Consiglio nel corso di questa legislatura per gestire la Fase 3, la più importante, quella che dovrà ricostruire il paese con i soldi che pioveranno da Bruxelles.

giuseppe conte abbraccia di maio e festeggia la vittoria del m5s alle elezioni 2018 4

 

Ed anche nel Pd, tranne Zingaretti (che però ha già dimostrato di saper cambiare idea quando necessario) la pensano esattamente alla stessa modo, a cominciare da quel Dario Franceschini, vero uomo forte del partito (e sempre più stimato dalle parti di Silvio Berlusconi e di Giancarlo Giorgetti) che non farebbe mai un passo senza il benestare del Quirinale.

 

giuseppe conte nicola zingaretti 1

"Franceschini sarebbe disponibile a sondare scenari alternativi all'attuale governo purché il tutto avvenga nel segno della stabilità, magari mantenendo l'attuale perimetro di maggioranza" spiega chi lo conosce bene. Il ragionamento che si fa tra molti big del Nazareno è che manca un progetto forte per il rilancio del paese: senza, la tensione sociale ed economica potrebbe diventare inarrestabile con rischi per la tenusta stessa del sistema. Non si può andare avanti a colpi di bonus e mancette, limitandosi a gestire l'ordinario.

 

GIUSEPPE CONTE CON LA MASCHERINA

Pochi sanno però che pochi giorni fa, prima che scoppiasse la pace (sicuramente provvisoria) tra Italia Viva e il premier Conte, non era passato inosservato questo virgolettato fatto filtrare dai renziani: "Noi non pretendiamo che il Pd o i 5Stelle la pensino come noi ma un dialogo c'è. Il problema è Conte. Persino i rapporti con i 5 Stelle sono migliori di quelli con il premier...".

 

fabiana dadone 1

È evidente che il primo obiettivo non è necessariamente rompere con il M5S, ma esautorare "l'avvocato del popolo" (e il suo portavoce, Rocco Casalino) da Palazzo Chigi. Sfruttando così i rapporti ai minimi termini tra il M5S e il Premier, aggravati da alcuni passaggi recenti come quello sulla regolarizzazione dei migranti (molti 5Selle accusano il capo del Governo di essere in generale troppo schiacciato sulle posizioni del Pd) Renzi tra i suoi ragionamenti ne fa uno semplice per sbarazzarsi di Conte: l'unico modo in cui è possibile convincere il MoVimento 5 Stelle a farlo fuori è quello di ingolosirlo con la poltrona di Palazzo Chigi, quella che il 5Stelle insegue invano da due anni, da partito di maggioranza relativa.

Nicola Zingaretti Luigi Di Maio Giuseppe Conte

 

Ovviamente il prescelto non potrebbe essere Di Maio, troppo ingombrante, ma dovrebbe trattarsi di un Cinquestelle meno "appariscente". Tra i ministri pentastellati più apprezzati o comunque meno invisi alle altre forze di maggioranza, sicuramente si segnala Stefano Patuanelli, ma a sorpresa spunta pure il nome di Fabiana Dadone, il titolare della Funzione pubblica che gode di buona stima nel Pd e non sembra avere troppi nemici interni nel M5S.

STEFANO PATUANELLI

 

L'idea di un premier donna naturalmente solletica molti, perché sarebbe un inedito nella storia della Repubblica, un inedito di cui gli azionisti di questa maggioranza potrebbero anche fregiarsi. Peraltro sono noti gli ottimi rapporti di Dadone con il Quirinale, dettaglio che non guasta.

 

giuseppe conte dario franceschinistefano patuanelli foto di bacco (2)

Insomma, lo schema che si starebbe segretamente vagliando tra Pd e 5Stelle sarebbe quello di dare ad un 5Stelle Palazzo Chigi e al Pd la possibilità di scegliere il prossimo presidente della Repubblica. D'altra parte al Nazareno i candidati per il Quirinale non mancano: Gentiloni, Letta, Veltroni, Franceschini, Prodi. Tutti papabili, Draghi permettendo. Per tutte queste ragioni Pd e 5Stelle si chiedono quanto potrà durare la tregua tra Conte e i renziani. Perchè è evidente che l'ex Premier tirerà la corda finché potrà senza spezzarla e continuerà a giocare al rialzo fino a un possibile showdown che potrebbe verificarsi nel corso dell'estate.

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

giorgia meloni volodymyr zelensky viktor orban vladimir putin antonio costa

DAGOREPORT – IL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO INIZIERÀ IL 18 DICEMBRE, MA NON SI SA QUANDO FINIRÀ, NÉ COME: IN BALLO C'E' IL FUTURO DELL'UNIONE - DA TRUMP ALL'UCRAINA, I 27 LEADER DOVRANNO PRENDERE DECISIONI CRUCIALI E NON PIU' PROCASTINABILI, PENA LA TOTALE IRRILEVANZA NELLA GEOGRAFIA MONDIALE - E QUI VIENE IL BELLO: CHI SI METTERA' DI TRAVERSO PONENDO IL DIRITTO DI VETO E MANDANDO ALL'ARIA TUTTO? ORBAN FARÀ IL SOLITO GUASTAFESTE FILO PUTIN? E GIORGIA MELONI, CHE HA FATTO ORMAI LA SUA DEFINITIVA SCELTA TRUMPIANA, PRESSATA DAL SUO VICE PREMIER SALVINI CHE HA GIÀ CONSEGNATO L'UCRAINA ALLA RUSSIA, RIUSCIRÀ A CONTINUARE A TENERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE? AH, SAPERLO....

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…