conte juncker

CENA CON IL DELITTO – CONTE E TRIA INCONTRANO JUNCKER E IL DUO MOSCOVICI-DOMBROVSKIS A BRUXELLES. IL PREMIER TRATTA PER EVITARE LA PROCEDURA DI INFRAZIONE E CHIEDE DI ABBASSARE I TONI – SECONDO L’AVVOCATO DEL POPOLO ALLA CENA“NON SI È PARLATO DI SALDI DI BILANCIO”, MA ALLORA QUESTO DIALOGO SU COSA SARÀ? – IL MENÙ: TARTARE DI MARE E MERINGA ALLA MARMELLATA, MA NIENTE DI ITALIANO

1 – CONTE TRATTA CON JUNCKER: «VA EVITATA L' INFRAZIONE»

Antonio Pollio Salimbeni per “il Messaggero”

 

conte juncker 3

«Confido che il dialogo possa evitare la procedura, sono sempre ambizioso. Abbassare i toni può far calare lo spread». Così il premier Giuseppe Conte dopo l' incontro con il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker e il duo Dombrovskis-Moscovici. Una cena durata due ore e mezzo alla quale ha partecipato anche il ministro dell' economia Tria. «La cena di lavoro è parte del dialogo permanente in corso tra la Commissione e il governo italiano.

 

Nei prossimi giorni continuerà il lavoro per avvicinare i rispettivi punti di vista e cercare una soluzione di prospettiva futura». Così la portavoce della Commissione europea. Questo il risultato del faccia a faccia dopo i giorni delle tensioni e delle polemiche.

luigi di maio giuseppe conte matteo salvini giovanni tria

 

Non è chiaro su quali contenuti e con quali obiettivi a breve termine si svilupperà il dialogo, tanto più che il premier Conte ha detto che «non si è parlato di saldi di bilancio». Più volte i giornalisti gli hanno chiesto se il dialogo con la Commissione sarà all' interno della procedura oppure no. Alla fine ha indicato che il suo obiettivo di massima è evitare che l' Italia finisca sotto le maglie di un mezzo commissariamento sulla politica di bilancio.

 

TRIA E MOSCOVICI

Se davvero non si è parlato di saldi non si capisce su che cosa avverrà il dialogo dato che per la Commissione il solo modo di non proporre ai ministri finanziari l' apertura della procedura è il taglio del deficit/pil nel 2019 (previsto al 2,4%). Questa cifra è per il governo italiano scolpita nel marmo. Il vicepremier Salvini, al termine della cena tra Conte e Juncker, ha ribadito qual è la linea dell' Italia: «Non arretriamo, avanti tutta. Bene Conte. Dialogo e buon senso nell' interesse dell' Italia, nessun passo indietro ma la voglia di valutare bene tempi e numeri di spese e investimenti». E Di Maio: reddito di cittadinanza e quota 100 sulle pensioni non si toccano.

 

Se il piano A di Conte è evitare la procedura il piano B e avere una procedura dai tempi lunghi.

conte juncker 2

Se alla fine si seguirà la strada imboccata con l' opinione negativa della Commissione sulla legge di bilancio, la data utile per la decisione dell' Ecofin è il 22 gennaio. La raccomandazione al Consiglio dovrà contenere indicazioni precise sugli obiettivi di bilancio in termini nominali e strutturali sulla base delle stime europee e non delle stime italiane. Dovrà quantificare le misure necessarie per conseguire quegli obiettivi in termini di ammontare totale. E dovrà fissare anche i tempi dell' aggiustamento.

 

I TEMPI

Dunque, si saprà fin da quel momento quale sarà la prospettiva per il governo e per gli italiani.

conte juncker 1

Per il governo i tempi sono importanti almeno quanto l' ammontare delle manovre che Bruxelles potrebbe indicare: un conto è prendere delle decisioni a fine aprile, in piena campagna elettorale per il voto europeo (fine maggio), un altro conto è respirare fino a luglio.

 

In teoria ci sarebbe un po' di tempo per verificare se davvero l' andamento dell' economia risentirà positivamente delle scelte di bilancio come sostiene il governo. A Bruxelles continuano a crederci poco.

 

In ogni caso, fin dall' inizio la linea della Commissione è stata chiara: la procedura farà il suo corso «lentamente ma sistematicamente», ha sempre detto Pierre Moscovici, responsabile degli affari economici. Niente sconti, ma modi soft.

 

il menu della cena conte juncker a bruxelles

In questo scenario, la manovra correttiva per il 2019 non sarebbe inferiore allo 0,6% del pil (10 miliardi) a crescita invariata (in caso di drastico peggioramento è un altro discorso e Bruxelles è sempre pronta a correggere le raccomandazioni). Probabilmente sarebbe superiore. Poi si tratta di vedere quali tempi la Ue si darebbe per indicare quale deve essere il calo del debito «a un ritmo soddisfacente» di avvicinamento al 60% del pil.

 

Ciò che conta è imboccare durevolmente tale percorso. Si vedrà quali saranno gli effetti sui mercati. Due giorni fa Di Maio aveva detto che gli annunci Ue sulla procedura contro l' Italia avevano fatto scendere lo spread perché «c' è un punto di partenza chiaro». Ieri ha detto che «lo spread stava scendendo, ha parlato Bankitalia ed è risalito». La battaglia continua.

 

2 – Cena Conte-Juncker: menù veloce (nulla di italiano)

Da www.tgcom24.mediaset.it

 

conte juncker 5

Una tartare di mare, una "nocciola" di vitello ai funghi e cipolle e infine una meringa alla marmellata. Oltre ovviamente al caffè. E' questo il menù preparato dagli chef di Bruxelles per la cena di lavoro tra Conte, Tria, Moscovici e Juncker. Una cena molto veloce, c'è molto infatti di cui discutere. In cui non spicca nemmeno una pietanza italiana. Ancora però non è stato ufficializzato il vino che accompagna la cena, forse lì ci sarà l'omaggio alla nostra cultura

conte juncker 4conte juncker 6

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)