giuseppe conte mario draghi giulio tremonti

CONTE, UN UOMO SOLO ALLO SBANDO - “GIUSEPPI” È “ADIRATO” CON L’AMICO BETTINI PER LE SUE DICHIARAZIONI AL “CORRIERE” E MEDITA DI USARE LO SCONTRO COME CASUS BELLI PER SPACCARE IL FRONTE CON IL PD SUL QUIRINALE. MA COSA PUÒ FARE? I PEONES GRILLINI SONO TERRORIZZATI PERCHÉ PENSANO CHE VOGLIA PUNTARE SULL’INSTABILITÀ PER ANDARE ALLE URNE ANTICIPATE, E SIA DISPOSTO AD APPOGGIARE UNA CANDIDATURA “ALLA TREMONTI”. CHE VORREBBE DIRE GUERRA A DRAGHI (PER "MARIOPIO" L'EX MINISTRO È PEGGIO DELLA KRYPTONITE..)

Domenico Di Sanzo per “il Giornale”

 

GIUSEPPE CONTE E GOFFREDO BETTINI ALLA CAMERA ARDENTE DI DAVID SASSOLI

Se non è una rottura poco ci manca. Le parole dell'amico Goffredo Bettini al Corriere della sera scatenano un caso nell'entourage di Giuseppe Conte. Che, in mattinata, viene dipinto da fonti pentastellate come «adirato» per le dichiarazioni di Bettini, esponente del Partito democratico considerato uno dei consiglieri più stretti del leader del M5s.

 

«Conte è in un momento di notevole difficoltà, uomo leale, che apprezzo, ma più leader di governo che capo di un partito», le frasi incriminate che suonano come una bocciatura del «nuovo corso». Ma provocano crepe anche quelle che vengono definite «fughe in avanti» sul Quirinale.

giuseppe conte mario draghi

 

In particolare, Bettini indica due strade per il Colle. La prima, un patto di un anno per tenere Mario Draghi a Palazzo Chigi, individuando per la presidenza della Repubblica una «figura alta», ma politica, che guidi la transizione dopo l'emergenza. La seconda strada prevede la richiesta a Sergio Mattarella di accettare un secondo mandato oppure di provare a far convergere le forze politiche su Draghi al Colle.

 

goffredo bettini foto di bacco (2)

Lo stesso Bettini anche durante l'ultima direzione allargata del Pd aveva stoppato l'elezione dell'ex capo della Banca centrale europea alla più alta carica dello Stato. In un gioco di sponda involontario con i malpancisti grillini che rischia di relegare in un angolo Conte, che non ha mai escluso l'ipotesi di Draghi al Quirinale.

 

I contiani reagiscono con toni scomposti. «La verità - riferisce una fonte del M5s - è che oltre alla gente comune anche tutti i politici riconoscono Conte come uomo leale. Ma è proprio la lealtà che spesso manca in quelli di lungo corso, abituati ai giochini della vecchia politica». Parte la contraerea.

 

sergio mattarella mario draghi quirinale by macondo

«Nessuno creda che si possa eleggere il presidente della Repubblica e, conseguentemente, garantire una continuità di governo senza il Movimento cinque stelle», dice Riccardo Ricciardi, uno dei vice di Conte. «Se l'unità d'intenti in vista del Quirinale è rappresentata da colloqui rilasciati alla stampa in cui si esprimono giudizi sul M5s e il suo leader politico - ci va giù duro il ministro Stefano Patuanelli - la direzione di marcia della coalizione non è quella giusta».

 

Servono a poco le precisazioni di Bettini: «Ritengo il lavoro che sta svolgendo Conte prezioso per il M5s, lo stimo umanamente e politicamente». Le parole dell'uomo ombra del Pd romano mandano in tilt Conte e i suoi, soprattutto perché l'amicizia tra i due espone da mesi l'ex premier alle critiche interne.

mario draghi giulio tremonti

 

Prima dell'ennesimo vertice dello stato maggiore del Movimento sul Quirinale, la giornata - segnata anche da un sondaggio choc che vede i grillini al 13,7% - corre sul filo della tensione. Per i tanti che non si considerano contiani lo scontro con Bettini sarebbe il casus belli per spaccare il fronte giallorosso.

 

«Conte vuole rompere con il Pd e punta a dialogare con Salvini per l'elezione del presidente della Repubblica», spiega nel pomeriggio una fonte stellata di alto livello. Tra i parlamentari si diffonde l'impressione che Conte voglia scommettere sull'instabilità, con l'obiettivo delle urne anticipate o della formazione di un nuovo governo con dentro i leader dei partiti.

giuseppe conte enrico letta

 

Per arrivarci - secondo le malelingue - l'avvocato appoggerebbe anche «una candidatura alla Tremonti» con la speranza del voto, se non si riuscisse a trovare la quadra su Draghi con un nuovo esecutivo. In questo clima si dovrebbe arrivare domani a un vertice con Enrico Letta e Roberto Speranza. Intanto il M5s prova a spingere per una candidatura di bandiera da opporre a Berlusconi, con o senza il Pd.

LETTA SPERANZAmattarella draghiGOFFREDO BETTINI GIUSEPPE CONTE ARRIVANO ALLA CAMERA ARDENTE DI SASSOLIdraghi mattarella renzi partita di pokergiuseppe conte al compleanno di goffredo bettini 1goffredo bettini gianni letta giuseppe conte

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...