putin xi jinping

LA DIPLOMAZIA DELLE MASCHERINE – COME MAI CI FACCIAMO AIUTARE DA PAESI COME RUSSIA, CUBA E CINA? E SOPRATTUTTO, COSA VORRANNO IN CAMBIO A EMERGENZA FINITA? I CORTOCIRCUITI INFORMATIVI E IL SOSPETTO CHE LE POTENZE DEL BLOCCO ANTI-NATO STIANO SFRUTTANDO L’OCCASIONE PER SMINUIRE IL RUOLO STATI UNITI...

 

 

Marco Galluzzo per il “Corriere della Sera”

 

mezzi militari russi nelle strade italiane 3

I medici russi si sono sistemati a Bergamo. Medici militari con tanto di generale che comanda un presidio sanitario di più di cento persone. Altro personale e altro materiale sanitario arriverà da Mosca nei prossimi giorni. La stessa cosa vale per la Cina, che è già al terzo ponte aereo con l' Italia e altri ne farà, consegnando milioni di mascherine, esperti sanitari, altre centinaia di ventilatori.

 

JOSEP BORRELL

La chiamano «diplomazia delle mascherine». Josep Borrell, rappresentante per la politica estera della Ue, l' ha definita «diplomazia aggressiva della generosità». Fra Palazzo Chigi e la Farnesina, anche se nessuno lo confessa apertamente, la cosa ha alimentato squarci di incomprensione: Conte ha gestito la cosa direttamente con Putin, Luigi Di Maio con il suo omologo cinese, ma anche in questo caso non tutto è filato liscio. In entrambi i casi c' è stato un cortocircuito di informazioni, con strascico di accuse reciproche.

luigi di maio xi jinping

 

Lo spazio lasciato incontrollato da Washington, occupato da Paesi bramosi di alimentare divisioni, di insinuarsi nella crisi delle relazioni transatlantiche, ha finito per provocare un caso silenzioso nella politica interna: abbiamo lasciato troppo spazio all' operazione di Putin, che l' ha definita «from Russia with love», facendo atterrare a Pratica di Mare decine di aerei cargo militari con più di cento medici militari e tonnellate di materiale sanitario, operazione da alimentare sui social russi per rimarcare l' assenza di aiuti americani al Vecchio Continente?

giuseppe conte vladimir putin

 

Luigi Di Maio e Ettore Sequi incontrano l'alto rappresentante Ue Josep Borrell

E che dire della stessa operazione della croce rossa cinese, che non fa politica, ma che i due ministri degli Esteri dei rispettivi Paesi hanno rivendicato come massiccia operazione che rinsalda le relazioni fra i due Paesi, e che permette alla Cina prima di regalare, poi di ricominciare a vendere materiale sanitario essenziale per la sua economia ai Paesi in crisi da coronavirus della Ue? Conte dice che nulla metterà «in crisi la nostra collocazione geopolitica», che però appare già in crisi almeno verso Bruxelles, a giudicare dalle parole dello stesso premier: «Do dieci giorni alla Ue per reagire in modo coordinato, se no faremo da soli».

 

mezzi militari russi nelle strade italiane

Intanto da soli non stiamo facendo, dalla Toscana alla Lombardia centinaia di ventilatori e di medici di provenienza russa, cinese e cubana stanno già dando un aiuto non indifferente. Indubbiamente la Cina sta provando a far dimenticare il fatto di essere stato il Paese dove l' emergenza ha avuto origine. Una strategia di immagine ma soprattutto di affermazione di «soft power».

 

luigi di maio xi jinping

«Cina ed in un modo minore la Russia, sono scese in campo per aiutare le nazioni colpite - scrive il Washington Post -. Un ruolo svolto dagli Usa sin dai tempi della Seconda guerra mondiale», cui ora la Casa Bianca ha abdicato. Il Post cita «gli aerei cinesi carichi di equipaggiamento medico che stanno atterrando in Spagna, Olanda, Polonia, Belgio».

Insomma una massiccia azione diplomatica e sanitaria al contempo che ha spiazzato un po' tutti, mentre un centinaio di medici militari russi vengono in queste ore impiegati negli ospedali di Bergamo e mentre migliaia di tute biologiche in Toscana e in Lombardia vengono distribuite su regalo made in China.

LUIGI DI MAIO, ROCCO CASALINO E GIUSEPPE CONTE GUARDANO ADORANTI E OMAGGIANO VLADIMIR PUTINmezzi militari russi nelle strade italiane 1mezzi militari russi nelle strade italiane 2

Ultimi Dagoreport

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...