donald trump groenlandia

COSE MAI VISTE: I PAESI EUROPEI DELLA NATO POTREBBERO SCHIERARE LE PROPRIE TRUPPE IN GROENLANDIA PER RISPONDERE ALLA MINACCIA DEGLI STATI UNITI D’AMERICA, CIOÈ DEL MEMBRO PIÙ IMPORTANTE DELL’ALLEANZA ATLANTICA – IL FAMOSO ARTICOLO 5, CHE PREVEDE MUTUA DIFESA, È INAPPLICABILE (SERVE UN VOTO ALL’UNANIMITÀ), MA SI POTREBBE RICORRERE AL 4, CHE CONSENTE A UN GOVERNO ALLEATO DI AVVIARE CONSULTAZIONI DI EMERGENZA IN CASO DI MINACCIA ALLA SUA "INTEGRITA' TERRITORIALE” – L’ISOLA ARTICA PRESTO POTREBBE VOTARE UN REFERENDUM PER L’INDIPENDENZA DALLA DANIMARCA (SE LE INGERENZE DI MUSK FUNZIONANO, TRUMP POTREBBE PRENDERSI L’ISOLA SENZA TROPPI SBATTIMENTI)

GROENLANDIA, IPOTESI REFERENDUM SU INDIPENDENZA DANIMARCA

donald trump

(ANSA) - I groenlandesi potrebbero presto votare in un referendum sull'indipendenza dalla Danimarca. Ieri sera, il leader del partito al governo Siumut, Erik Jensen, ha dichiarato che, se venisse rieletto nelle elezioni anticipate dell'11 marzo, accelererebbe il processo di indipendenza attivando l'articolo 21 della legge sull'autogoverno della Groenlandia per negoziare i termini delle future relazioni e, cosa fondamentale, indire un referendum sull'indipendenza nel prossimo parlamento. Jensen ha ammesso che l'intervento di Trump sull'annessione della Groenlandia ha contribuito indirettamente a questa decisione. Lo riporta il Guardian.

 

LA GROENLANDIA AL CENTRO DELLA ROTTA ARTICA

All'inizio di questa settimana, il parlamento della Groenlandia ha indetto elezioni anticipate per l'11 marzo, in parte in risposta alla crescente retorica del presidente Donald Trump sulle aspirazioni degli Stati Uniti di controllare la zona (molto contro la loro volontà). La portavoce politica di Siumut, Doris Jakobsen Jensen, ha criticato la primo ministro danese, Mette Frederiksen, per la sua "corsa in solitaria" in Europa in risposta alle parole di Trump, ignorando presumibilmente la volontà della Groenlandia. Tuttavia, ci sono molte domande pratiche su come potrebbe apparire un eventuale accordo futuro di indipendenza, ad esempio, secondo l'accordo attuale, la Danimarca versa al territorio una sovvenzione di 580 milioni di euro.

 

GROENLANDIA: MEDIA, MEMBRI NATO UE HANNO DISCUSSO INVIO TRUPPE

(AGI) - I membri europei della Nato hanno discusso un possibile schieramento di truppe in Groenlandia in risposta alla minaccia del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di impadronirsi con la forza della grande isola artica, soggetta alla corona danese. Lo hanno riferito al Daily Telegraph fonti diplomatiche, secondo le quali c'e' stato addirittura chi ha posto il problema dell'invocazione dell'articolo 5, la clausola di mutua difesa dell'alleanza militare occidentale, in caso di invasione americana della Groenlandia.

 

METTE FREDERIKSEN

Questa ipotesi, spiegano le fonti, e' stata pero' subito scartata in quanto sarebbe richiesto il voto unanime dei 32 membri, quindi anche degli Usa. E' stato invece ritenuto applicabile l'articolo 4 del trattato, che consente a un governo alleato di avviare consultazioni di emergenza se la sua "integrita' territoriale, indipendenza politica o sicurezza" e' minacciata. L'articolo 4 viene spesso menzionato in occasione delle frequenti dispute territoriali tra Grecia e Turchia, entrambe parte dell'alleanza.

LA CONFERENZA STAMPA DI MUTE EGEE, PRIMO MINISTRO DELLA GROENLANDIA

 

Ad aver tenuto colloqui informali su "cosa avrebbero fatto le truppe della Nato" se il presidente degli Stati Uniti avesse dato seguito alle sue minacce, scrive il quotidiano britannico, sono state decine di Paesi europei, tra cui la Germania, la nazione piu' risoluta nel criticare le mire del magnate. Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha dichiarato che "i confini non devono essere spostati con la forza" come principio internazionale, aggiungendo in inglese "to whom it may concern", ovvero "a chi di dovere", in un esplicito messaggio a Trump.

 

groenlandia

L'atteggiamento di Scholz non e' pero' piaciuto a tutti i governi europei, in particolare quelli piu' ostili a Mosca, che lo hanno accusato di doppio standard. "Berlino non vuole inviare truppe in Ucraina perche' la situazione e' 'troppo ambigua', ma sta apertamente sondando il terreno sull'invio di truppe NATO in Groenlandia", ha detto un diplomatico Nato al Telegraph, "e' una bussola morale senza ago".

 

Il presidente degli Stati Uniti aveva affermato che sarebbe un "atto ostile" se Copenaghen si rifiutasse di rinunciare alla grande isola, che Washington ritiene cruciale per contrastare l'espansione di Russia e Cina nell'Artico. Robert Brieger, un generale austriaco responsabile del comitato militare dell'Ue, ha affermato che avrebbe inviato un "forte segnale" con un dispiegamento di contingenti guidati da Bruxelles in Groenlandia.

DONALD TRUMP RE DELLA GROENLANDIA - MEME REALIZZATO CON L INTELLIGENZA ARTIFICIALE DI GROK

 

La premier danese, Mette Frederiksen, che ha avuto giorni fa una lite telefonica con Trump definita "orrenda" dai ben informati, ha esortato pero' gli alleati a non rispondere al presidente degli Stati Uniti per evitare di esacerbare le attuali tensioni. Frederiksen ha ribadito che l'isola non e' in vendita ma ha promesso di rafforzare la presenza militare della Danimarca in Groenlandia, per venire incontro alle preoccupazioni di Trump.

 

In particolare, Copenaghen ha annunciato che potenziera' un aeroporto della Groenlandia per consentire ai caccia F-35 di operarvi e ha svelato un piano di spesa da 1,4 miliardi per acquistare due nuove navi da ispezione, due droni e due pattuglie di slitte trainate da cani per rafforzare la sicurezza del territorio autonomo.

 

groenlandia da visitare nel 2025 secondo il new york times

Frederiksen ha inoltre intrapreso un tour diplomatico europeo per assicurarsi in privato il sostegno dei membri europei della Nato, incluso il Regno Unito, in caso di un aumento delle tensioni con Washington. Sebbene alcuni leader europei abbiano suggerito una "risposta" piu' robusta alle minacce di Trump, la maggior parte delle nazioni europee, a partire da Francia e Germania, riterrebbero pero' che la crisi possa essere disinnescata con l'invio di truppe europee che affianchino le forze americane nella base della Space Force Usa a Pituffik, nel Nord-Ovest dell'isola, una struttura cruciale per i sistemi di allerta missilistica e per la sorveglianza satellitare e spaziale.

groenlandia 2

 

E' la stessa linea abbracciata dal segretario generale della Nato, Mark Rutte, che ha altresi' cercato di gettare acqua sul fuoco. "E' assolutamente chiaro che Trump ha ragione quando si tratta dell'estremo Nord, che dobbiamo fare di piu'", ha dichiarato questa settimana l'ex premier olandese. Lo scioglimento delle calotte polari nell'Artico sta aprendo nuove rotte di navigazione che consentiranno lo sfruttamento a preziose risorse minerarie finora inaccessibili, una partita che vede Mosca e Pechino determinate ad allargare la loro influenza in quest'area.

LA GROENLANDIA - GIACIMENTI E RICCHEZZEil post di trump su truth sulla visita del figlio in groenlandia. lo stemma del re danese con la groenlandia squalo della groenlandiagroenlandiadonald trump jr in groenlandia groenlandiail trump force one atterra a nuuk in groenlandiaMEME SU DONALD TRUMP E LA GROENLANDIA PUBBLICATO DA ELON MUSK

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - MA "LA STAMPA"

DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI (POI SBARCHERA' FLAVIO CATTANEO?)

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?