
“DA GIORGIA MELONI MANCANZA DI RISPETTO” – LA FEDERAZIONE NAZIONALE DELLA STAMPA CONDANNA LA BATTUTACCIA DELLA DUCETTA, CHE ALLA CASA BIANCA SI È VANTATA CON TRUMP PERCHÉ NON VUOLE MAI PARLARE CON I GIORNALISTI: “CHE NON AMI LE DOMANDE È COSA NOTA. NEGLI ANNI HA SOSTITUITO LE CONFERENZE STAMPA CON LUNGHI MONOLOGHI SENZA CONTRADDITTORIO. PROPAGANDA, NON INFORMAZIONE…” – L’OPPOSIZIONE: “PREFERISCE PARLARE DA SOLA NEI SUOI VIDEO, COME UN'AUTOCRATE REFRATTARIA AL CONFRONTO”
FUORI ONDA MELONI CON TRUMP; FNSI, MANCANZA RISPETTO NEI STAMPA
emmanuel macron donald trump giorgia meloni foto lapresse
(ANSA) - Seduta accanto a Donald Trump, assieme agli altri leader europei e al presidente ucraino Zelensky, la premier Giorgia Meloni dice sorridente "Io non voglio mai parlare con la stampa italiana", ammettendo così il suo non facile rapporto con i media nazionali. Parole catturate in un fuori onda poi ripreso da alcune testate in Italia.
E' quanto sostiene in una nota Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi dove sottolinea: "Che la presidente del Consiglio non ami i giornalisti e le domande della stampa è cosa nota - osserva Costant - Negli anni ha sostituito le conferenze stampa (tranne quella di fine anno) con lunghi monologhi online, senza contraddittorio, senza domande. Propaganda, non informazione. Una situazione di mancanza di rispetto nei confronti della stampa che ha avuto la sua conferma nel vertice con il presidente Trump", conclude nel comuncato.
IL FUORIONDA DI GIORGIA MELONI SUI GIORNALISTI ALLA CASA BIANCA
UN CASO IL FUORIONDA SUI GIORNALISTI DI MELONI ALLA CASA BIANCA
(ANSA) - Lo stupore del presidente finlandese Stubb per la scelta di Donald Trump di aprire il vertice alla stampa e poi una nuova proposta del presidente americano ai leader europei di prendere, se ne avessero avuto voglia, qualche domanda. Sono due passaggi brevi ripresi dalle telecamere ieri alla Casa Bianca in cui si sente - come riporta La Stampa pubblicando un video di Ap - la premier italiana, prima, spiegare a Stubb che "a lui piace, gli piace sempre" ricevere domande. "Io invece non voglio mai parlare con la mia stampa".
Poi, davanti al nuovo invito di Trump alla disponibilità di domande, replicare: "penso sia meglio di no, siamo troppi e andremmo troppo lunghi". Frasi appena percettibili, riportate tra virgolette dal sito del quotidiano torinese, che bastano alle opposizioni per puntare il dito contro Giorgia Meloni, "refrattaria" - è il termine più utilizzato - "alla stampa e alla democrazia".
LE FACCETTE DI GIORGIA MELONI DURANTE IL VERTICE CON DONALD TRUMP
"Mentre Trump mercifica la pace - denuncia il co-portavoce di Avs, Angelo Bonelli -, Giorgia Meloni si sottrae al ruolo che i giornalisti hanno in una democrazia: quello di fare domande e chiedere conto delle scelte del governo. Come sua consuetudine, Meloni preferisce parlare da sola nei suoi video, come un'autocrate refrattaria al confronto con la stampa, che ha un ruolo fondamentale in ogni democrazia".
E alla premier Riccardo Magi, assegna "l'Oscar come peggiore protagonista" per aver "confermato in un indegno fuori onda il suo totale disprezzo per la stampa e la libertà di informazione: d'altronde - osserva il segretario di +Europa - abbiamo ben capito che Meloni vorrebbe giornalisti compiacenti e stampa adulante".
"Il leader di un paese democratico - scrive su X il leader di Azione, Carlo Calenda - non ha paura della stampa e sa che è suo dovere interloquire con tutti i giornali. Dire "io non voglio mai parlare con la stampa italiana" ad un aspirante autocrate che compila quotidianamente liste di proscrizione dei giornalisti è ancora più grave. Pessima figura", conclude.
GIORGIA MELONI NELLO STUDIO OVALE INSIEME AI LEADER EUROPEI E DONALD TRUMP
"Il fuorionda con Trump è chiarissimo", interviene anche la senatrice di Iv, Silvia Fregolent: "Meloni non regge il confronto con le domande, cioè con la democrazia. Un premier che scappa dai giornalisti scappa anche dai cittadini. Altro che patriota coraggiosa: Meloni si sente al sicuro solo nei monologhi registrati e nelle dirette social". "Giorgia Meloni come Massimo D'Alema, non ama la stampa libera", dice invece Osvaldo Napoli della segreteria di Azione: "è un riflesso condizionato, di durata secolare".
VERTICE ALLA CASA BIANCA CON DONALD TRUMP VOLODYMYR ZELENSKY E I VOLENTEROSI
giorgia meloni insegue trump e zelensky alla casa bianca foto lapresse
VERTICE ALLA CASA BIANCA CON DONALD TRUMP VOLODYMYR ZELENSKY E I VOLENTEROSI MELONI MERZ MACRON STARMER
donald trump giorgia meloni - vertice alla casa bianca
VERTICE ALLA CASA BIANCA CON DONALD TRUMP VOLODYMYR ZELENSKY E I VOLENTEROSI
donald trump giorgia meloni foto lapresse