raffaele fitto giorgia meloni gaetano caputi deep state

DAGOREPORT! – DOPO UN ANNO E MEZZO DI GOVERNO LA DUCETTA NON HA ANCORA IMPARATO COME SI GOVERNA: ANDARE ALLO SCONTRO FRONTALE CON IL DEEP STATE PUÒ FARLE MOLTO MALE - IL NUOVO SGARBO DI FITTO ALLA CORTE DEI CONTI: NOMINA IL SUO AMICO MANFREDI SELVAGGI, CHE MANCO SA BENE L'INGLESE, PER LA CORTE DEI CONTI EUROPEA - L'IRA DELLA CORTE DEI CONTI CHE AVEVA INDICATO DUE NOMI PERFETTI, TRA CUI QUELLO DI MARIA RUCIRETA, CON DIECI ANNI ALLA SPALLE DA CAPO DI GABINETTO PROPRIO ALLA CORTE EUROPEA – FRATELLI D'ITALIA SE NE FREGA DELLE INCHIESTE SU GAETANO CAPUTI: NON E' CONSIDERATO "DI DESTRA" MA UNO DELLA CASTA SPONSORIZZATO DA UN EX DI FINI...

DAGONOTA

raffaele fitto e giorgia meloni ad aosta

Dopo un anno e mezzo di governo la Ducetta non ha ancora imparato come si governa: andare allo scontro frontale con il Deep State può farle molto male.

 

Guido Carlino - presidente della corte dei conti

La sfida col coltello tra i denti alla Casta degli apparati di Stato è iniziata da subito, dal giorno in cui Giorgia Meloni sfilò la cabina di regia del Pnrr al Ministero dell’Economia per portarla sotto la custodia del fido Raffaele Fitto.

 

La protervia dei Fratellini d'Italia arrivò al punto di presentare, senza farla sapere a chi di dovere, una proposta di legge per ridurre la responsabilità erariale e “sterilizzare” i controlli ex post dei giudici contabili della Corte dei Conti. Il presidente della Corte, Guido Carlino, espresse il suo disappunto (eufemismo) in un incontro a Palazzo Chig.

CORTE DEI CONTI A ROMA

 

Non è finita: ecco lo spaccio Ansa che ci fa sapere che l'Associazione magistrati della Corte dei conti manifesta contrarietà alla "norma che ha introdotto lo scudo erariale, già al vaglio della Consulta perché sospettata di incostituzionalità, era stata adottata nel 2020, durante la pandemia.

CORTE DEI CONTI UE

 

Una sua ulteriore proroga sarebbe contraddittoria e ingiustificata, in quanto, nonostante la fine del periodo di emergenza, avrebbe l'effetto di stabilizzare l'esclusione della perseguibilità delle condotte commissive gravemente colpose, esponendo il Paese al grave rischio di spreco di denaro pubblico, di gestioni opache di commesse pubbliche e di diffusione del malaffare".

Carlo Alberto Manfredi Selvaggi

 

In queste ore, è partito dal piedone del ministro agli affari europei, il pugliese Raffaele Fitto, un altro calcione, riattizzando lo scontro con gli alti papaveri della burocrazia italiana, con la scelta per la Corte dei conti europea di un magistrato a lui molto vicino, Carlo Alberto Manfredi Selvaggi, che solo un anno fa aveva nominato capo della struttura di missione del suo dicastero.

 

La designazione di Selvaggi, oltre ad essere considerato “unfit” a Bruxelles, arriva dopo che il presidente della Corte di Conti italiana, Guido Carlino, aveva riunito il comitato della Corte, individuando due personalità adatte per l’incarico in Europa: il presidente della sezione di controllo per gli affari comunitari Giovanni Coppola, e la presidente di sezione Maria Annunziata Rucireta: quest’ultima aveva già ricoperto per dieci anni il ruolo di capo di gabinetto proprio alla Corte dei conti europea.  Si trattava di funzionari preparati, perfettamente bilingue, con esperienza nelle stanze del potere e buone relazioni a Bruxelles.

corte dei conti1

 

Come prenderà il Deep State questo ennesimo sgarbo da parte del governo? Spoiler: malissimo! E primo o poi, regoleranno i conti con la protervia senza limitismo del governo Ducioni.

 

Maria Annunziata Rucireta

Ps. La frattura tra Chigi e alti papaveri si è ulteriormente ampliata dopo la pubblicazione, da parte del quotidiano “Domani”, dell’inchiesta su Gaetano Caputi, capo di gabinetto di Giorgia Meloni.

 

corte dei conti2

Tra i Fratelli d’Italia l’inchiesta non ha destato troppa preoccupazione, visto che Caputi, già figlioccio del super funzionario Vincenzo Fortunato, è visto come espressione del “partito” dei grand commis di Stato e non come un uomo della destra di Colle Oppio, nonostante gli articoli del quotidiano diretto da Emiliano Fittipaldi abbiano messo in luce rapporti di affari con Roberto Alesse, già collaboratore e braccio destro di Gianfranco Fini. 

 

SGARBO DI FITTO: UN FEDELISSIMO A BRUXELLES

Estratto dell’articolo di L.MI. per "la Repubblica"

 

Guido Carlino - presidente della corte dei conti

Cosa c’è di meglio, per fare l’ennesimo torto alla Corte dei conti, che scegliere un magistrato per un incarico di prestigio che le toghe contabili non hanno indicato? Detto fatto, il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto è riuscito a farlo. Perché ha scelto per la Corte dei conti europea una toga che lui conosce assai bene, in quanto giusto un anno fa ha nominato Carlo Alberto Manfredi Selvaggi capo della struttura di missione del suo dicastero.

 

Giovanni Coppola

[…]  Fitto, leccese di origine, ex governatore, da sempre legato alla terra in cui suo padre Salvatore è stato presidente della Regione; Manfredi Selvaggi, classe 1968, nato a Campobasso, inviato lì come procuratore regionale della Corte. E dev’essere stato amore a prima vista. Perché quando al ministero, per seguire la complicata partita del Pnrr è stato necessario scegliere un capo, Fitto ha pensato subito […] al suo amico Carlo Alberto.

 

Ma ora la scelta per la Corte europea fa rumore, e ce n’è traccia nell’interrogazione della responsabile Giustizia del Pd Debora Serracchiani […]. La Corte aveva indicato due nomi, «il presidente della sezione di controllo per gli affari comunitari Giovanni Coppola, e la presidente di sezione Maria Annunziata Rucireta, con dieci anni alla spalle da capo di gabinetto proprio alla Corte europea».

 

raffaele fitto foto di bacco (1)

Una selezione rigorosa che accerta perfino se il candidato abbia una fluente conoscenza di inglese e francese. E tra le voci c’è quella che uno degli handicap di Manfredi Selvaggi sia di avere una padronanza non proprio perfetta dell’inglese. […] Nella ridda dei pettegolezzi c’è quello di una qualche improvvisazione o inefficienza nella gestione dei fondi europei in cui torna utile la presenza di un membro italiano “amico”.  […]

Carlo Alberto Manfredi Selvaggi

raffaele fitto giorgia meloni raffaele fitto giorgia meloni Carlo Alberto Manfredi Selvaggi

Ultimi Dagoreport

donald trump benjamin netanyahu iran israele stati uniti khamenei fordow

DAGOREPORT – COME MAI TRUMP HA PERSO LA PAZIENZA, IMPRECANDO IN DIRETTA TV, SULLE "VIOLAZIONI" DELLA TREGUA IN MEDIO ORIENTE DA PARTE DI NETANYAHU? "NON SANNO COSA CAZZO STANNO FACENDO. DOBBIAMO FAR CALMARE ISRAELE, PERCHÉ STAMATTINA SONO ANDATI IN MISSIONE"? - È EVIDENTE IL FATTO CHE IL “CESSATE IL FUOCO” CON L’IRAN NON RIENTRAVA NEI PIANI DI BIBI NETANYAHU. ANZI, IL PREMIER ISRAELIANO PUNTAVA A PORTARE A TERMINE GLI OBIETTIVI DELL’OPERAZIONE “RISING LION” (DOVE SONO FINITI 400 CHILOGRAMMI DI URANIO?), MA È STATO COSTRETTO AD ACCETTARLO DA UN TRUMP IN VENA DI PREMIO NOBEL PER LA PACE. D’ALTRO CANTO, ANCHE A TEHERAN LA TREGUA TRUMPIANA NON È STATA PRESA BENE DALL’ALA OLTRANZISTA DEI PASDARAN… – VIDEO

elly schlein gaetano manfredi giorgio gori stefano bonaccini pina picierno vincenzo de luca matteo ricci

DAGOREPORT - MENTRE ASSISTIAMO A UNO SPAVENTOSO SVALVOLAMENTO GLOBALE, IN ITALIA C’È CHI SI CHIEDE: ‘’COME SI FA A MANDARE A CASA LA SPERICOLATA ELLY SCHLEIN?’’ - ANCHE SE HA UN IMPATTO MEDIATICO PIÙ TRISTE DI UN PIATTO DI VERDURE LESSE, LA FANCIULLA COL NASO AD APRISCATOLE HA DIMOSTRATO ALTE CAPACITÀ DI TESSERE STRATEGIE DI POTERE, PRONTA A FAR FUORI IL DISSENSO DELL’ALA CATTO-DEM DEL PD - SE IL CENTRO RIFORMISTA HA LA MAGGIORANZA DEGLI ISCRITTI DEL PD, HA PERMESSO DI AVERE UN RISULTATO IMPORTANTE ALLE EUROPEE E FA VINCERE CON I SUOI CANDIDATI LE PROSSIME REGIONALI, PERCHÉ NON TIRA FUORI UN LEADER ALTERNATIVO AL SINISTRISMO FALCE & MART-ELLY? -  LIQUIDATO BONACCINI, ORMAI APPIATTITO SULLA SCHLEIN, SCARTATO DECARO PRIVO DEL CORAGGIO PER SPICCARE IL VOLO, SULLA RAMPA DI LANCIO CI SONO IL SINDACO DI NAPOLI, GAETANO MANFREDI, MA SOPRATTUTTO GIORGIO GORI. L’EUROPARLAMENTARE ED EX SINDACO DI BERGAMO È IN POSSESSO DEL FISICO DEL RUOLO PER BUCARE LO SCHERMO E IL MELONISMO PAROLAIO. A PARTE LE GELOSIE INTERNE DEI RIFORMISTI, LA BASE, CON LA GRUPPETTARA ELLY AL COMANDO, OGGI È TALMENTE RADICALIZZATA CHE RIUSCIRÀ AD INGOIARE UN EX MANAGER DI MEDIASET SULLA PRIMA POLTRONA DEL NAZARENO?

alessandro giuli

DAGOREPORT - MA COME SCEGLIE I COMPONENTI DELLE COMMISSIONI L’INFOSFERICO MINISTRO DELLA CULTURA, ALESSANDRO GIULI? I DIRETTORI DI CINQUE MUSEI STATALI (MUSEI REALI DI TORINO, GALLERIA DELL’ACCADEMIA E BARGELLO DI FIRENZE, COLOSSEO, MUSEO NAZIONALE ROMANO E MUSEO ARCHEOLOGICO DI NAPOLI) SARANNO SELEZIONATI DA UNA COMMISSIONE FORMATA DALLA STRAGRANDE MAGGIORANZA DA GIURISTI - PEGGIO CI SI SENTE SE SI PENSA CHE I TRE CANDIDATI PER CIASCUN MUSEO SCELTI DA QUESTA COMMISSIONE GIURISPRUDENZIALE SARANNO POI SOTTOPOSTI AL VAGLIO FINALE DEL LAUREANDO MINISTRO…

FLASH! – SE URBANO CAIRO NON CONFERMA MENTANA ALLA DIREZIONE DEL TGLA7 ENTRO IL PROSSIMO 30 GIUGNO, CHICCO ALZA I TACCHI E SE NE VA – IL CONTRATTO SCADE A FINE 2026 MA A LUGLIO C’E’ LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI – PARE CHE QUESTA VOLTA NON CI SIA DI MEZZO IL DIO QUATTRINO, BENSI’ QUESTIONI DI LINEA POLITICA (GIA' NEL 2004 MENTANA FU PRATICAMENTE “CACCIATO” DAL TG5 DOPO UN VIOLENTISSIMO SCAZZO CON SILVIO BERLUSCONI E I SUOI “DESIDERATA”, E FU SOSTITUITO DAL SUO VICE MIMUN…)

meloni macron merz starmer trump iran usa attacco bombardamento

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI STA SCOPRENDO CHE VUOL DIRE ESSERE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI UN PAESE CHE NON HA MAI CONTATO UN TUBO: PRIMA DI PROCEDERE AL BOMBARDAMENTO DEI SITI IRANIANI, TRUMP HA CHIAMATO IL PREMIER BRITANNICO, KEIR STARMER, E POI, AD ATTACCO IN CORSO, HA TELEFONATO AL TEDESCO MERZ. MACRON È ATTIVISSIMO COME MEDIATORE CON I PAESI ARABI: FRANCIA, REGNO UNITO E GERMANIA FANNO ASSE NEL GRUPPO "E3", CHE TIENE IL PALLINO DEI NEGOZIATI CON L'IRAN  – L’AFFONDO DI RENZI: “LA POLITICA ESTERA ITALIANA NON ESISTE, MELONI E TAJANI NON TOCCANO PALLA”. HA RAGIONE, MA VA FATTA UN’INTEGRAZIONE: L’ITALIA È IRRILEVANTE SULLO SCACCHIERE GLOBALE, INDIPENDENTEMENTE DA CHI GOVERNA...

donald trump mondo terra brucia guerra iran nucleare

DAGOREPORT – BENVENUTI AL CAOS MONDIALE! AL DI LA' DEL DELIRIO DI PAROLE, ANNUNCI E BOMBARDAMENTI DI TRUMP, C’È LA DURISSIMA REALTÀ DEI FATTI. L’ATTACCO ALL’IRAN AVRÀ CONSEGUENZE POTENZIALMENTE DEVASTANTI IN OGNI ANGOLO DEL MONDO – UN'EVENTUALE CHIUSURA DELLO STRETTO DI HORMUZ FAREBBE SCHIZZARE IL PREZZO DEL PETROLIO, CON CONTRACCOLPI ENORMI SULLA CINA (PRIMO CLIENTE DEL GREGGIO IRANIANO) E DANNI PESANTI SULL'EUROPA – I TRE POSSIBILI SUCCESSORI DI KHAMENEI SONO TUTTI PASDARAN: SE MUORE LA GUIDA SUPREMA, IL REGIME DIVENTERÀ ANCORA PIÙ OLTRANZISTA – UN'ALTRA FACCIA DEL BUM-BUM TRUMPIANO E' LA FRATTURA NEL PARTITO REPUBBLICANO USA: L'ALA “MAGA” CAPITANATA DA JD VANCE SI SENTE TRADITA DAL TRUMP BOMBAROLO (L’HA VOTATO PERCHÉ SI OCCUPASSE DI FAR TORNARE "L'ETA' DELL'ORO" IN AMERICA, NON PER BUTTARE MILIARDI DI DOLLARI PER ARMI E INTELLIGENCE IN UCRAINA E ISRAELE)