DAGOREPORT - LEONARDO MARIA DEL VECCHIO È STATO DAVVERO TRAFITTO DAI DARDI DELLA “GIORNALITE” - ANDATA A VUOTO LA CONTROFFERTA DI 140 MILIONI SUL GRUPPO GEDI, L’AGITATISSIMO EREDE DI LUXOTTICA HA SPEDITO A ROMA DUE EMISSARI DELLA SUA SOCIETÀ “LMDV” PER TRATTARE L’ACQUISIZIONE DE “IL GIORNALE” CON ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI, PROPRIETARI DEL 70% DEL QUOTIDIANO MILANESE (L’ALTRO 30 È IN MANO ALLA FAMIGLIA BERLUSCONI) – GLI ANGELUCCI SONO DISILLUSI (EUFEMISMO) DALLE PROMESSE NON MANTENUTE DAL POTERE ROMANO: HANNO SBORSATO 35 MILIONI PER "IL GIORNALE" COSI' SPERANDO DI PARTECIPARE ALLA GRAN CUCCAGNA DELLA SANITA' LOMBARDA, LA PIU' RICCA D'ITALIA, E INVECE NISBA - ANCHE L'OFFERTA-REGALO PER L'ACQUISTO DELL'AGENZIA AGI, DALL'ENI, E' FINITA NEL CESTINO DELLE PROMESSE SVANITE - ESSENDO GLI ANGELUCCI GIÀ PROPRIETARI A MILANO DI UN ALTRO QUOTIDIANO DI DESTRA, "LIBERO", DA UN PEZZO SI CHIEDEVANO A COSA FOSSE SERVITO COMPRARSI UN "DOPPIONE" PER FAR FELICE I FRATELLINI DI ROMA IN CAMBIO DI UN BEL NIENTE...
DAGOREPORT
Il vivacissimo Leonardo Maria Del Vecchio è stato davvero trafitto dai dardi della “giornalite”. Andata a vuoto, per ora, la controfferta di 140 milioni sul gruppo Gedi, l’agitatissimo erede di Luxottica ha spedito a Roma due emissari della sua società LMDV, Marco Talarico e Gabriele Benedetto, per trattare l’acquisizione de “Il Giornale” con Antonio e Giampaolo Angelucci, proprietari del 70% del quotidiano milanese (l’altro 30 è in mano alla famiglia Berlusconi).
Che i boss della sanità laziale stiano pensando di vendere il quotidiano fondato nel 1974 da Indro Montanelli, da un bel pezzo non è più un mistero.
Finita nel cestino delle polemiche l’acquisizione-regalo dell’agenzia di informazione Agi, in carico all'Eni, gli Angelucci sono disillusi (eufemismo), in particolare per le promesse non mantenute di poter partecipare alla gran cuccagna della sanità lombarda, in mano alla Regione, nella persona dell'assessore Bertolaso, il cui budget è il più ricco d'Italia.
Nella primavera 2023 hanno sborsato la sommetta di 35 milioni di euro per rilevare “il Giornale”, ma si sono travati davanti al muro del potere lumbard. Sotto la Madonnina, intanto, non comandano i Fratelli d'Italia ma i Fratelli La Russa. Secondo: è durissimo scalfire il poitere oggi in Lombardia in mano al gruppo Humanitas di fratelli Rocca fino al gruppo San Raffaele degli eredi Rotelli.
Quindi, essendo peraltro già proprietari a Milano di un altro quotidiano di destra, in sostanza il doppione de "Il Giornale", vale a dire “Libero”, da un nel pezzo Antonio e Giampaolo si chiedevano a cosa fosse servito scucire 35 milioni solo per far felice l'Arnata BrancaMeloni. Ed ecco che ora si fa arsi vivo l’indiavolato paperone junior Leonardo Maria, quarto figlio del patriarca defunto di Agordo….
MILANO DICHIARA GUERRA AGLI ANGELUCCI – CON LA PROSSIMA CONQUISTA DEL PIRELLONE DA PARTE DEI FRATELLI D’ITALIA TENDENZA FRATELLI LA RUSSA, L’EDITORE E RE DELLE CLINICHE LAZIALI SI ALLARGA NELLA CARTA STAMPATA MENEGHINA. DOPO “LIBERO” E “IL GIORNALE”, ORA TOCCHEREBBE A “LA VERITÀ”. NEL MIRINO IL RICCHISSIMO BUSINESS SANITARIO LOMBARDO, ORA SALDAMENTE IN MANO AI ROCCA (HUMANITAS) E AI ROTELLI (GRUPPO SAN DONATO) - SE LA SANITÀ LOMBARDA È IL BOCCONE PIÙ GHIOTTO, ANCHE QUELLA LAZIALE NON SCHERZA. IL PROSSIMO 12 FEBBRAIO A CONTENDERSI LA REGIONE LAZIO SCENDONO IN CAMPO IL PIDDINO ALESSIO D'AMATO (CHE ACCUSA ANGELUCCI DI CORRUZIONE) E IL CROCEROSSINO FRANCESCO ROCCA, IL CUI PRINCIPALE "SPONSOR" SAREBBE ANGELUCCI – IL ‘’CORRIERE’’ DI CAIRO SPARA CANNONATE, “LIBERO” DI SALLUSTI RISPONDE…
IL GIORNALE - PRIMA PAGINA 18 DICEMBRE 2025
giorgia meloni con antonio e giampaolo angelucci festa 80 anni il tempo
Giampaolo e Antonio Angelucci




