“IL GOVERNO RICONSIDERI LA PROPOSTA SULL’ORO” – DALLA BCE ARRIVA UNA NUOVA STRONCATURA DELL’EMENDAMENTO DI FRATELLI D’ITALIA SULLE RISERVE AUREE (L’ULTIMA VERSIONE RECITA COSÌ: “APPARTENGONO AL POPOLO ITALIANO E SONO GESTITE IN AUTONOMIA DALLA BANCA D’ITALIA”) – LA BANCA CENTRALE EUROPEA: “NONOSTANTE LE MODIFICHE APPORTATE, NON È ANCORA CHIARO QUALE SIA LA CONCRETA FINALITÀ DELLA PROPOSTA DI DISPOSIZIONE RIVISTA" – “LE AUTORITÀ SONO INVITATE A RICONSIDERARE LA PROPOSTA, ANCHE AL FINE DI PRESERVARE L'ESERCIZIO INDIPENDENTE DELLA BANCA D'ITALIA...”
BCE, GOVERNO RICONSIDERI LA PROPOSTA SULL'ORO DI BANKITALIA
(ANSA) - "Nonostante le modifiche apportate" con un nuovo emendamento alla Legge di Bilancio che interviene sull'oro ora nelle riserve della Banca d'Italia "non è ancora chiaro alla Bce quale sia la concreta finalità della proposta di disposizione rivista" e "per questo motivo, e in assenza di spiegazioni in merito alla finalità della proposta di disposizione rivista, le autorità italiane sono invitate a riconsiderare la proposta di disposizione rivista, anche al fine di preservare l'esercizio indipendente dei compiti fondamentali connessi al SEBC della Banca d'Italia ai sensi del trattato".
christine lagarde al mercato sant ambrogio a firenze 9
Sono le conclusioni contenute in un parere della Bce sul nuovo emendamento predisposto dal governo sull'oro di Bankitalia.
ORO, ACCORDO SULLE RISERVE AGLI ITALIANI MA A GESTIRLE RESTA LA BANCA D’ITALIA
Estratto dell’articolo di Simone Canettieri per il “Corriere della Sera”
L’ultima versione dell’emendamento suonerà così: «Le riserve auree appartengono al popolo italiano e sono gestite in autonomia dalla Banca d’Italia». Poche parole definitive per una lunga trattativa che ha coinvolto le principali istituzioni di Roma, Francoforte e Bruxelles. E cioè Palazzo Chigi e il ministero dell’Economia e poi la Bce e la Commissione europea. È stato un lavorio certosino, tra opportunità politica e realismo.
oro - riserve auree di bankitalia
Domani è atteso il via libera informale di Bankitalia, nelle ultime ore è arrivato quello del Mef. E poi la battaglia di Fratelli d’Italia, a cui si è accodata anche la Lega, finirà in manovra. Effetti concreti: zero. L’oro patrio — 2.452 tonnellate per un valore di circa 300 miliardi — continuerà a essere custodito nella pancia di Palazzo Koch (e soprattutto all’estero).
Sotto la guida quindi di un organismo indipendente, che fa parte del sistema Bce. Tuttavia con l’emendamento ripresentato dal capogruppo al Senato di Fratelli d’Italia Lucio Malan, Giorgia Meloni potrà dire di aver fissato un principio incontrovertibile che prima non c’era.
[...] La prima versione, contestata dalla Bce e dalla Commissione, diceva che le riserve auree erano possedute dallo «Stato italiano». Una formula che non era andata giù nemmeno a Bankitalia, alla Ragioneria e al Tesoro. Si rischiavano fraintendimenti non banali «tipo assalti ai caveau», scherzavano, con un filo di apprensione, da via XX Settembre, sede del ministero dell’Economia.
Palazzo Chigi non si è perso d’animo. E si è messo a capire, anche grazie alle consulenze informali di importanti giuristi, come portare a casa il risultato senza arrivare a un frontale con le principali istituzioni economiche italiane ed europee.
[...] Da FdI il deputato Francesco Filini, responsabile del programma e braccio ambidestro del sottosegretario Giovanbattista Fazzolari, ribadisce che l’emendamento «non lede» l’autonomia di Bankitalia.
Anzi in Francia, dice Filini, «il Codice monetario e finanziario stabilisce esplicitamente all’articolo 141-2 che la Banca francese ha la missione di detenere e gestire le riserve in oro dello Stato».
È lecito immaginare che dietro a quest’ultima trattiva ci siano stati anche contatti fra il governatore di via Nazionale, Fabio Panetta, e la premier Meloni. Intanto si registrano scene di giubilo dalla Lega. Il senatore Claudio Borghi, uno dei relatori della manovra, rivendica la primogenitura di questa sfida: «Riprende una mia vecchia proposta di legge del 2018: volete che non la sottoscriva oggi?».
E il derby sovranista è servito .





