giorgia meloni santiago abascal alberto nunez feijoo

DALLA SPAGNA ARRIVANO BRUTTE NOTIZIE PER I SOGNI EUROPEI DI GIORGIA MELONI: IL PARTITO POPOLARE E I POST-FRANCHISTI DI VOX (ALLEATI DELLA DUCETTA IN UE) FATICANO A TROVARE UN ACCORDO, E AD AVVANTAGGIARSI POTREBBE ESSERE IL SOCIALISTA PEDRO SANCHEZ, CHE RISCHIA, SUO MALGRADO DI VINCERE LE ELEZIONI DEL 23 LUGLIO – LA PREMIER ITALIANA SPERAVA NELL’ACCORDO COME VIATICO PER L’ALLEANZA TRA PPE E CONSERVATORI E RIFORMISTI ALLE EUROPEE DEL 2024…

1. SPAGNA: PP A 'GEOMETRIE VARIABILI' PER NON SCHIACCIARSI SU VOX

ALBERTO NUNEZ FEIJOO CON SANTIAGO ABASCAL

(ANSA) - Guai a schiacciarsi sulle posizioni estremiste di Vox e lasciare così scoperto un elettorato centrista, moderato, rimasto senza riferimenti dopo la scomparsa di Ciudadanos. E' questa la strategia del Partido popular a un mese dalle elezioni, resa evidente dalle ultime mosse del partito di Alberto Nuñez Feijoo nelle alleanze locali per la guida delle comunità autonome: accordo pieno con Abascal nella comunità valenziana e in centinaia di città; in Estremadura, invece, scontro frontale.

 

E per il sindaco di Barcellona, addirittura il via libera a un esponente socialista, pur di tenere fuori dal governo della città le forze indipendentiste. Insomma, il partito popolare, dal voto amministrativo a oggi ha assunto un ampio ventaglio di posizioni diverse, tanto che nei media spagnoli si parla di un Pp "a geometria variabile".

 

SANTIAGO ABASCAL GIORGIA MELONI

Proprio in Estremadura si è consumata la frattura più violenta: qui la candidata alla presidenza, la popolare María Guardiola, ha messo un veto molto deciso all'ingresso di Vox nel governo regionale, correndo anche il rischio di ripetere le elezioni, appena vinte. Guardiola ha spiegato la sua mossa rimproverando al partito di Abascal di negare la violenza sessista e di volere la "disumanizzazione degli immigrati".

 

E Vox, di contro, ha parlato del Pp come il partito del "socialismo azzurro", come un semplice restyling dell'odiato Psoe. Insomma, certamente non il migliore viatico per due forze che, sulla carta, tra un mese correranno per guidare insieme il governo del Paese. Ma com'è ovvio le parole di fuoco di Guardiola sono state certamente concordate con la leadership nazionale di Feijóo, lo stesso che più o meno nelle stesse ore aveva dato il suo via libera alla giunta insieme a Vox in centinaia di comuni.

 

alberto nunez feijoo

Un alternarsi di stop and go per far capire al Paese che per il Pp l'alleanza con la destra estremista è una soluzione necessaria per i numeri ma nulla di più. Inoltre, i toni duri con cui i popolari stanno trattando Vox, inevitabilmente mettono in crisi la strategia comunicativa socialista, tutta basata sullo scontro tra il Psoe baluardo della democrazia e dei valori costituzionali e un Pp ormai ostaggio dell'ultradestra.

 

2. SPAGNA: VOX AGLI ISCRITTI, NON RIVELARE LE DECISIONI INTERNE

(ANSA) - Stabilire l'obbligo di "mantenere il segreto" sulle decisioni interne. Dare più spazio al voto telematico nelle assemblee di partito per "garantirne il funzionamento democratico". E sanzionare più duramente violazioni delle direttive sulla comunicazione, comprese eventuali esternazioni critiche sui social, arrivando anche a sospensioni o alla proibizione di occupare cariche pubbliche.

 

giorgia meloni nel video messaggio per vox 2

In vista delle elezioni generali spagnole del 23 luglio, il partito ultraconservatore Vox pianifica una riforma dei propri statuti che contempla diverse novità su cosa sarà consentito e cosa no ad iscritti e rappresentanti pubblici. Tali modifiche, scrive El País, sono state sottoposte in questi giorni al voto dei sostenitori della formazione, in vista di un'assemblea generale che si terrà sabato a Madrid. In caso di approvazione delle nuove norme interne, la direzione di Vox otterrà la possibilità di rendere più "opaco" il proprio funzionamento, aggiunge il quotidiano.

GIORGIA MELONI SANTIAGO ABASCAL il comizio di giorgia meloni per vox, in spagna 1

alberto nunez feijoo 2 alberto nunez feijooalberto nunez feijoo 1

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…