salvini mattarella

"MATTARELLA VUOLE UN GOVERNO FANTASMA, CHE NON HA I NUMERI" - SALVINI RANDELLA IL QUIRINALE: “I GOVERNI NEUTRALI SONO UN UN IMBROGLIO. MANDARE IN PARLAMENTO UN GOVERNO CHE NEL PAESE NON VUOLE NESSUNO E HA SOLO I VOTI DEL PD, CHE HA PERSO LE ELEZIONI, E' SBAGLIATO - BERLUSCONI PAGA I CONTI DELLA LEGA? SCIOCCHEZZE. NON SO SE MATTARELLA NON MI HA DATO L'INCARICO PER IL MIO ENDORSEMENT A PUTIN..."

Mario Ajello per il Messaggero

 

Onorevole Salvini, sono ore febbrili: sta nascendo il governo neutrale di Mattarella o quello di centrodestra?

DI MAIO SALVINI MATTARELLA

«Non ho sentito nessuno. Né Berlusconi né Di Maio né il Quirinale. Io continuo a coltivare la piccola speranza che tutti, e mi riferisco ai leader di M5S e Forza Italia, facciano un passo di lato e si arrivi a un governo serio e non finto».

 

Sta dicendo che il governo voluto da Mattarella è finto?

«E' un governo fantasma, che non ha i numeri. Ma io non me la prendo con Mattarella. Non dico che l' arbitro è scorretto. Dico soltanto che mandare in Parlamento un governo che nel Paese non vuole nessuno e che ha unicamente i voti del Pd, cioè del partito che ha perso le elezioni, è sbagliato. E dico altro: ma come si fa a parlare di governo neutrale? I governi neutrali non esistono. Dire di essere neutrali, per esempio nella politica sull' immigrazione, è un' assurdità».

 

Lei ha detto che questo governo è «una presa in giro». Non si è mai sentito da un leader politico trattare così, come uno che prende in giro, il Capo dello Stato. Proprio non v' intendete?

«Chi prende in giro gli italiani non è Mattarella. E' il Pd. L' imbroglio sta nell' annunciare il sostegno a un governo che non esiste e non esisterà».

SALVINI DI MAIO PROVA COSTUME

 

Guardi però, Salvini, che sui social molti si stanno dicendo a favore del governo neutrale. Lei rischia l'impopolarità stavolta.

«Non la rischio affatto. Non c' è un italiano, neppure uno, neppure mezzo, tra quelli che incontro, che si dica favorevole a questa soluzione. Governo tecnico o neutrale? Ma figuriamoci: non lo vuole nessuno. Mi dicono soltanto nelle strade o adesso che sto su un treno: Matteo, tieni duro. E poi: Mattarella doveva darti l'incarico. Così, non si sa dove si va a finire».

 

Secondo lei Mattarella non le ha dato l'incarico per via dell' endorsement a Putin sulla crisi siriana e su tutto il resto?

«Ma che ne so. So soltanto che ci sono due cose serie da fare. O un governo del centrodestra più i cinque stelle, oppure un governo del centrodestra. Abbiamo il 42 per cento dei seggi parlamentari. Ma secondo i dati degli attuali sondaggi, la Lega cresce del 6-7 per cento. Il che significa, tradotto in seggi, che abbiamo quasi la maggioranza assoluta. L' altra cosa seria, invece della finzione del governo neutrale, è l' esecutivo con i 5 stelle».

 

Ma non ha visto che Berlusconi stasera ha detto che l'appoggio esterno non lo darà?

luigi di maio berlusconi salvini meloni

«Allora si va a votare. E le assicuro che gli unici che aumentano i voti in quel caso saremo noi».

 

Ma perché non è sincero e dice la verità: cioè che vorrebbe vedere Berlusconi finito?

«Non lo dico perché non lo penso. Siamo una squadra e restiamo una squadra».

 

Magari perché il Cavaliere, come si sente dire, paga i conti della Lega.

«Non diciamo sciocchezze».

 

Lei quindi si ostina a credere che Berlusconi possa ammorbidirsi rispetto all' ipotesi di governo con i cinque stelle. Ma come fa a credere questo mentre lui dice che così non è?

«In queste ore, e la soluzione a ore sarà e non a giorni o a settimane, so che sono in corso discussioni e valutazioni sia nei 5 stelle sia in Forza Italia. Se Di Maio toglie i veti, il nostro governo parte. Idem, se Berlusconi accetta di essere parte di questo percorso in forme che si dovranno valutare ma non saranno forme dirette. Deve succedere qualcosa adesso. Non voglio fare lo stalker. Aspetto soltanto che loro decidano. Io l' alleanza di centrodestra non la rompo».

 

Ma lei davvero vuole governare?

berlusconi salvini

«E' Mattarella che non ha voluto. Non mi ha dato l' incarico. Noi lo abbiamo chiesto e Mattarella non ha voluto fischiare il rigore per noi. E noi non protestiamo. Ma in politica, non essendoci la Var come nel calcio, non ci viene data la ragione che abbiamo. Le ripeto, però: il governo neutrale non avrà i voti. E se qualcosa deve succedere succederà dalla parte nostra».

 

Ma lei è sicuro che Berlusconi il governo mattarelliano non lo vota o non lo fa votare?

«Così ha detto e io mi fido. So che tra i forzisti c' è gente che farebbe di tutto per non andare a votare, ma questi non saranno determinati».

 

Lei che parla sempre degli italiani lo sa, però, che gli italiani a votare non vogliono andare?

«Sì, ma sanno anche che l' alternativa, nel caso impossibile che il governo neutrale riesca ad esistere, è peggiore. Partirebbe una discussione di sei mesi sulla legge elettorale da cambiare, mentre le tasse aumentano e Bruxelles ci toglie cinque miliardi di finanziamenti. Gli italiani sanno che, contro tutto questo, il voto può essere una extrema ratio».

 

Ma il governo neutrale...

incontro in un bar di Trieste tra Berlusconi e Salvini

«Inutile parlare di ipotesi dell'irrealtà. Se questo governo senza logica né speranza dovesse nascere, e lo dico solo come ipotesi di scuola, farebbe insorgere gli italiani. Di Monti ne hanno avuto già abbastanza».

 

E' vero che, nel berlusconismo, il cosiddetto partito azienda, Mediaset e dintorni, sarebbe favorevole al governo con i 5 stelle?

«Non lo so e aspetto. Ognuno è libero di fare le proprie scelte. Io non scelgo certo il voto, ma se lì andremo a finire la Lega è prontissima».

 

Lei è senatore di Rosarno. Ma lo sa che il Sud potrebbe punirvi proprio perché avevate promesso un governo e poi vi siete incartati?

BERLUSCONI SALVINI

«Si sbaglia. Nel Sud prenderemo il doppio. Quello del 4 marzo per la Lega è stato un voto storico, e coraggioso da parte del Mezzogiorno».

 

Alle regionali del Molise, però, è Forza Italia che ha vinto più di voi. O non è così?

«Abbiamo praticamente preso gli stessi voti. Loro il 10 e noi l' 8. Con la differenza che noi partivamo da zero».

 

Ripeto: il Sud chiede risposte e voi cincischiate.

«Non per colpa nostra. I secondi arrivati a livello nazionale, cioè i cinque stelle, hanno buttato la palla in tribuna. E così la domanda di governo non è stata per ora soddisfatta. M5S nell' Italia meridionale è stato il partito più votato e per questo rischia alle prossime elezioni l' effetto boomerang».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - LE MANOVRE DA "DOTTOR STRANAMORE" DI ELLY SCHLEIN: SFANGARLA AI REFERENDUM, VINCERE IN AUTUNNO IN TUTTE E 6 LE REGIONI CHE ANDRANNO AL VOTO, QUINDI ANDARE AL CONGRESSO ANTICIPATO DEL PD A GENNAIO 2026 PER POI FARSI INCORONARE LEADER DEL CENTROSINISTRA ALLE POLITICHE DEL 2027 (CONTE PERMETTENDO) – A FAVORE DI ELLY GIOCA IL FATTO CHE LA MINORANZA DEM E' FRANTUMATA CON BONACCINI E LO RUSSO TRATTATI DA TRADITORI DELLA CAUSA DEI RIFORMISTI E PICIERNO E GORI GIUDICATI TROPPO EX RENZIANI – NEL CENTRODESTRA GIRA GIÀ LA BATTUTA: “LUNGA VITA AD ELLY SCHLEIN”, CHE RESTA PER "LA STATISTA DELLA GARBATELLA" LA SUA MIGLIORE POLIZZA PER FARSI ALTRI 5 ANNI A PALAZZO CHIGI...

friedrich merz donald trump starmer macron meloni von der leyen jd vance

DAGOREPORT - L’INCONTRO DI GIORGIA MELONI CON VANCE E VON DER LEYEN È STATO SOLO ''ACCIDENTALE'': È STATO POSSIBILE IN VIRTU' DELL’INSEDIAMENTO DI PAPA LEONE XIV (NON È STATA LA DUCETTA A CONVOCARE I LEADER, BENSI' SANTA ROMANA CHIESA) – LA "COMPASSIONE" DI TRUMP, CHE HA COINVOLTO LAST MINUTE "COSETTA" MELONI NELLA CHIAMATA CON MACRON, STARMER E MERZ – LE FAKE NEWS DI PALAZZO CHIGI PROPALATE DALLA STAMPA E MEDIA DI DESTRA COL SUPPORTO DEL “CORRIERE DELLA SERA”:  ALL’ORIZZONTE NON C’È MAI STATO ALCUN INVIO DI TRUPPE EUROPEE AL FIANCO DI KIEV CONTRO MOSCA. SOLO DOPO LA FIRMA DI UNA TREGUA, GRAN BRETAGNA E FRANCIA SONO A FAVORE DI UN INVIO DI TRUPPE, MA UNICAMENTE AL FINE DELLA SALVAGUARDIA DEI CONFINI UCRAINI, E COL FONDAMENTALE SUPPORTO INTELLIGENCE DELLA CIA - ALTRA MINCHIATA DELLA PROPAGANDA ALLA FIAMMA: NON E' MAI ESISTITA LA VOLONTÀ DI ESCLUDERE L’ITALIA DAL GRUPPO DEI ''VOLENTEROSI''. È LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" STESSA A ESSERSI CHIAMATA FUORI, IN PREDA ALL'AMBIZIONE SBAGLIATA DI DIVENTARE LA "PONTIERA'' TRA STATI UNITI ED EUROPA, E PER EVITARE GUAI IN CASA CON IL SUO NEMICO PIU' INTIMO, MATTEO SALVINI...

giuliano amato

AMOR CH’A NULLO AMATO – IL RITRATTONE BY PIROSO DEL DOTTOR SOTTILE: “UN TIPO COERENTE E TUTTO D’UN PEZZO, UN HOMBRE VERTICAL? O UN SUPER-VISSUTO ALLA VASCO ROSSI, ABILE A PASSARE INDENNE TRA LE TURBOLENZE DELLA PRIMA REPUBBLICA, UOMO-OMBRA DI CRAXI, MA ANCHE DELLA SECONDA?” – ALCUNI PASSAGGI STORICI DA PRECISARE: AMATO NON SI CANDIDÒ NEL 2001 A CAUSA DI ALCUNI SONDAGGI-PATACCA SVENTOLATIGLI DA VELTRONI, CHE DAVANO RUTELLI IN VANTAGGIO SU BERLUSCONI – A FERMARE LA CORSA AL QUIRINALE DEL 1999 FU MASSIMO D’ALEMA, CHE LO SCARICÒ PER IL “NEUTRO” CIAMPI  - IL MANCATO VIAGGIO AD HAMMAMET E IL RAPPORTO CON GIANNI DE GENNARO...

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…