sassoli

RESTARCI DI SASSOLI - DAVID SASSOLI SI RITIRA DALLA CORSA AL BIS ALL'EUROPARLAMENTO: "NON VOGLIO SPACCARE IL FRONTE EUROPEISTA" - DIETRO CI SONO LE DIVISIONI DEL GRUPPO LIBERAL-MACRONIANO RENEW EUROPE: ORA SOCIALISTI E LIBERALI SEMBRANO VOLER VIRARE SULLA CANDIDATA MALTESE DEL PARTITO POPOLARE, METSOLA, ANCHE SE È MOLTO CONSERVATRICE E ANTI-ABORTISTA CONVINTA…

Angela Mauro per www.huffingtonpost.it

 

DAVID SASSOLI ABBRACCIA MANFRED WEBER

David Sassoli si ritira dalla corsa per la riconferma alla presidenza del Parlamento Europeo, in vista delle votazioni di metà mandato a gennaio. “Non voglio spaccare il fronte europeista”, è l’argomentazione che Sassoli porterà al gruppo dei socialisti oggi a Strasburgo.

 

Alla base della scelta, le divisioni del gruppo liberal-macroniano Renew Europe, che oggi ha tenuto una riunione sempre a Strasburgo e ha deciso di sostenere la candidata del Ppe Roberta Metsola se, come pare, i socialisti non proporranno un altro nome.

 

DAVID SASSOLI

Benché candidato non ufficiale, il nome di Sassoli era ufficiosamente in pista da quando i socialisti avevano deciso di non tenere fede al patto col Ppe che prevedeva una rotazione della presidenza a metà legislatura.

 

Per i socialisti, il patto era stato infranto già l’anno scorso, quando alla presidenza dell’Eurogruppo è stato nominato il conservatore irlandese Paschal Donohoe invece della socialista spagnola Nadia Calvino.

 

DAVID SASSOLI URSULA VON DER LEYEN

Ma questa linea non ha retto alla prova dei fatti e ora la capogruppo spagnola dei Socialisti&Democratici Iratxe Garcia Perez vorrebbe riavvolgere il nastro, riportando la famiglia politica del Pse a rispettare il patto coi Popolari, anche se la candidata ufficiale del Ppe è Roberta Metsola, maltese, schierata su posizioni molto conservatrici, anti-abortista convinta.

 

È la sconfitta del fronte europeista moderato. L’abdicazione ad uno schema di gioco egemonizzato dalle posizioni più conservatrici, quelle sostenute da Metsola, come testimonia la sua storia da parlamentare.

 

GRETA THUNBERG DAVID SASSOLI

L’eurodeputata maltese ha costantemente votato contro il diritto di scelta riguardo all’aborto, illegale nel suo paese. A giugno, Metsola ha votato contro il rapporto Matic, che invita gli Stati membri a “proteggere e migliorare la salute e i diritti sessuali e riproduttivi delle donne” e definisce l’aborto un “diritto”.

 

La parlamentare è stata anche criticata dai gruppi ‘pro-choice’ per non aver difeso le donne polacche scese in piazza contro le nuove leggi del governo di Varsavia che limitano il diritto all’aborto. Ancora: Metsola si è astenuta su un voto per rendere la violenza contro le donne un crimine specifico nell’Ue.

 

PAOLO GENTILONI DAVID SASSOLI

Insomma, la prima presidente del Parlamento Europeo Simone Veil ha legalizzato l’aborto e promosso i diritti delle donne in Francia: 40 anni dopo, Metsola sta dall’altra parte della barricata eppure riesce a essere candidata in pole position per la presidenza dell’Eurocamera.

 

I liberali di Renew Europe sono determinati a riaprire la questione del diritto all’aborto con Metsola, prima di sostenerla nella corsa alla presidenza. Ma l’eurodeputata ha anche altre ‘macchie’ sul curriculum.

 

ANTONIO TAJANI DAVID SASSOLI

Metsola è stata anche criticata per aver tentato di annacquare, con 33 emendamenti, un rapporto sulla corruzione e lo stato di diritto in Bulgaria, perché all’epoca al governo di Sofia c’era Boyko Borisov, esponente membro del gruppo Ppe. Non solo.

 

Diventata membro della commissione d’inchiesta del Parlamento europeo sulle rivelazioni dei Panama Papers, i documenti riservati su oltre 214mila società offshore, Metsola ha avuto seri conflitti di interesse da gestire

 

david sassoli

 Nel 2017 nei Panama Papers è emerso il nome di suo marito, Ukko Metsola, azionista, rappresentante legale e amministratore della società, ‘European Public Affairs Advisors limited’, costituita nel 2007. Segretario della società è il padre di Roberta Metsola, Geoffrey Tedesco Triccas. Un’altra azionista è Eeva Kristina Ignatius-Metsola, suocera dell’eurodeputata.

 

david sassoli 1

È questa la candidata che i gruppi europeisti del Parlamento Europeo si appresterebbero a sostenere per i restanti due anni e mezzo di mandato alla presidenza, prima delle europee del 2024.

 

A quanto si apprende da fonti parlamentari, il premier socialista spagnolo Pedro Sanchez è il primo a non voler mandare in soffitta il patto con il Ppe. E dunque la sua ‘fedelissima’ Garcia Perez dovrebbe proporre a tutto il gruppo di ‘tornare a Canossa’ al patto col Ppe, pur sul nome di Metsola.

 

Roberta Metsola

L’ideale, per la capogruppo spagnola, sarebbe non farlo subito, ma a ridosso del voto sulla presidenza a metà gennaio, giustificando la scelta con l’assenza di altre candidature.

 

I socialisti non proporranno una candidatura femminile per contendere la presidenza a Metsola sul terreno della rappresentanza di genere, carta pur molto apprezzata tra i gruppi progressisti a partire dai Verdi che fin dall’inizio hanno espresso la preferenza per una donna.

 

David Sassoli

Le divisioni tra i liberali sul nome di Sassoli, con i macroniani a favore e gli altri più spostati su Metsola, hanno rianimato tra i socialisti il brutto ricordo del 2017, quando per il cambio alla presidenza dell’Eurocamera presentarono Gianni Pittella contro Antonio Tajani di Forza Italia e persero.

 

Anche allora tentarono di non dar seguito al patto di alternanza alla presidenza siglato con i Popolari, che prevedeva un esponente del Ppe dopo i primi due anni affidati al socialista tedesco Martin Schulz. Andò male.

 

Ma stavolta forse è andata anche peggio, visto che allo scranno più alto del Parlamento Europeo, l’istituzione più progressista dell’Ue, potrebbe sedere una zelante conservatrice. Che sia donna, non cambia granché viste le sue posizioni su temi dirimenti.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...