vittorio sgarbi soldi

DIETRO LE DIMISSIONI DI SGARBI CI SONO 300 MILA EURO DI MOTIVI – TANTO HA INCASSATO IL CRITICO D’URTO IN CACHET PER CONVEGNI E PRESENTAZIONI LO SCORSO ANNO. UN’ATTIVITÀ CHE L’ANTITRUST RITIENE INCOMPATIBILE CON L’INCARICO DI GOVERNO – FINO A 7MILA EURO (PIÙ IVA) PER UN PAIO D'ORE DI PRESENZA A UNA MOSTRA, CIRCA 200 EURO AL MINUTO PER UNA LECTIO MAGISTRALIS  – SANGIULIANO SI È TOLTO UN PESO: “SONO STATI MESI COMPLICATI NEL RAPPORTO CON LUI”

Estratto dell’articolo di Niccolò Carratelli per “La Stampa”

 

vittorio sgarbi

Lunedì pomeriggio sarà ufficiale, con la pubblicazione delle conclusioni dell'istruttoria condotta dall'Antitrust. Ma Vittorio Sgarbi, come previsto in questi casi, è stato informato in anticipo, già ieri mattina, dell'esito del procedimento nei suoi confronti. E ha capito che non c'era alternativa alle dimissioni.

 

Al di là della sicurezza ostentata negli ultimi mesi, infatti, l'ormai ex sottosegretario era consapevole che l'accusa di aver svolto attività incompatibili con la carica di governo avesse un suo fondamento. Come lo aveva capito Gennaro Sangiuliano, esaminando il dossier anonimo, ma molto dettagliato, recapitato al ministero lo scorso ottobre.

 

VITTORIO SGARBI E GENNARO SANGIULIANO

Il ministro della Cultura si era consultato con i suoi consiglieri giuridici e poi aveva ritenuto doveroso girare tutto il materiale all'Autorità per la concorrenza, perché valutasse il possibile conflitto di interessi di Sgarbi. Con il quale Sangiuliano, da quel momento, non ha praticamente più parlato, affidando le comunicazioni al suo capo di gabinetto. «Sono stati mesi complicati nel rapporto con lui», ha spiegato il ministro a chi ci ha parlato in queste ore, dicendosi «umanamente dispiaciuto» per tutta la vicenda.

 

Una storia costellata da eventi culturali in giro per l'Italia, connessi al ruolo di sottosegretario, come conferenze, convegni, inaugurazioni di mostre o presentazioni di libri. Per le quali, però, Sgarbi si è fatto pagare cachet sostanziosi, in veste di "professore" o "critico d'arte", sorvolando sul suo incarico di governo, in virtù del quale non potrebbe ricevere compensi. Fino a 7mila euro (più Iva) per un paio d'ore di presenza a una mostra, circa 200 euro al minuto per una lectio magistralis su Caravaggio, tanto per fare due esempi. Lo scorso anno, in nove mesi, l'incasso ha superato i 300mila euro.

 

LE CAPRE E LE DIMISSIONI DI VITTORIO SGARBI - VIGNETTA BY VUKIC

Pagati dai Comuni ospitanti o dalle aziende sponsor, che hanno fatturato a due società riconducibili allo stesso Sgarbi, una gestita dal suo addetto stampa (e fin qui capo segreteria al ministero) Antonino Ippolito, l'altra dalla sua storica compagna e attuale "manager" Sabrina Colle.

 

Società con capitali sociali irrisori e sede legale a casa di Sgarbi, create solo per incassare i bonifici dei pagamenti delle varie attività parallele. Un modo per non far figurare Sgarbi come beneficiario diretto e provare ad aggirare la legge Frattini in materia di conflitto di interessi (la numero 215 del 2004), che impone a chi ricopre incarichi di governo di dedicarsi «esclusivamente alla cura degli interessi pubblici».

 

Dal giuramento in poi, «al titolare non può derivare, per tutta la durata del governo, alcuna forma di retribuzione o vantaggio». Vieta poi di «esercitare attività professionali o di lavoro autonomo in materie connesse con la carica di governo, di qualunque natura, anche se gratuite, a favore di soggetti pubblici o privati».

 

vittorio sgarbi nicola porro

La legge precisa che «sono vietate anche all'estero», ma Sgarbi le ha svolte serenamente in Italia. Il sottosegretario si era difeso sostenendo che il suo caso non rientrerebbe in questa fattispecie e sottolineando che non c'era alcun atto da lui firmato, anche solo una lettera, con la quale avesse potuto agevolare i suoi interessi.

 

Ora, lasciato il ministero, potrebbe comunque impugnare il pronunciamento dell'Antitrust. Che, peraltro, ha successivamente ampliato l'istruttoria, con un'altra accusa a carico di Sgarbi, relativa alla vendita dei suoi libri con dedica personalizzata sul proprio sito internet (vittoriosgarbi.it) perché «potrebbe integrare gli estremi dell'attività di rilievo imprenditoriale».

 

vittorio sgarbi sabrina colle

Infine, a rendere ancora più complicata la permanenza al governo del critico d'arte, l'inchiesta della magistratura nata da un servizio della trasmissione di Rai3 Report, su un dipinto del Seicento rubato 10 anni fa da un castello in Piemonte e poi misteriosamente ricomparso come un "inedito" di proprietà di Sgarbi, finito indagato per riciclaggio di beni culturali. […]

vittorio sgarbi travestito da brigante 1VITTORIO SGARBI IN PISCINA AD ARPINOVITTORIO SGARBI SBROCCA CON REPORT

Ultimi Dagoreport

osnato fazzolari savona banco bpm

FLASH! – NONOSTANTE SIA FINITO NEL MIRINO DI FAZZOLARI (TRAMITE IL BRACCIO ARMATO, MARCO OSNATO), IL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, NON È UN TIPINO FACILE DA “PIEGARE”, VISTA ANCHE LA SUA “SARDITUDINE”: SA CHE SE DOVESSE PARTIRE DA PALAZZO CHIGI L’ORDINE DI RASSEGNARE LE SUE DIMISSIONI, SI REGISTREREBBE UN PESANTISSIMO CONTRACCOLPO SULLA BORSA DI MILANO – COSE MAI VISTE NELLA GUERRA IN CORSO TRA LA FINANZA MILANESE E IL GOVERNO DI ROMA: IERI E' APPARSA UNA PAGINA DI PUBBLICITÀ SUL “GIORNALE” DI ANGELUCCI, CON CUI BANCO BPM, CARO ALLA LEGA DEL MINISTRO GIORGETTI, SPARA UN GIGANTESCO "NO" ALL’OPS DI UNICREDIT...

simone inzaghi arabia saudita massimiliano allegri antonio conte vincenzo italiano

DAGOREPORT - QUEL DEMONE DI SIMONE INZAGHI, ALLA VIGILIA DELLA DUE PARTITE PIÙ IMPORTANTI DELLA STAGIONE CON IL COMO IN CAMPIONATO E CON IL PSG IN CHAMPIONS, SAREBBE FORTEMENTE TENTATO DALL’OFFERTA DA 20 MILIONI DI PETRO-DOLLARI ANNUI DELL’AL HILAL - L'INTER, CON LA REGIA DI MAROTTA, STAREBBE GIÀ CERCANDO DI BLOCCARE IL CONTE MAX ALLEGRI, CHE AVREBBE RICEVUTO UN’OFFERTA DA 6 MILIONI DI EURO DAL NAPOLI DA AURELIONE DE LAURENTIIS CHE SI STA CAUTELANDO DAL PROBABILE ADDIO DI ANTONIO CONTE, CORTEGGIATO DALLA JUVENTUS – E IL MILAN, SFUMATO VINCENZO ITALIANO, CHE RESTA A BOLOGNA, STAREBBE VIRANDO SU…

rai giampaolo rossi giancarlo giorgetti silvia calandrelli antonio marano felice ventura

DAGOREPORT – COME MAI LA LEGA HA DATO L’OK A FELICE VENTURA, IN QUOTA FDI, E GIA' CAPO DEL PERSONALE RAI, AL DOPPIO INCARICO CON LA PRESIDENZA DI RAI PUBBLICITÀ? - DOPO LO SHAMPOO DI GIORGETTI ALL'AD ROSSI CHE VOLEVA LA DEM CALANDRELLI (IL MEF E' L'AZIONISTA AL 99,56% DELLA RAI), È ANDATA IN SCENA LA PIÙ CLASSICA DELLE SPARTIZIONI DI POTERE, SOTTO L'ABILE REGIA DI MARANO, PRESIDENTE PRO-TEMPORE DI VIALE MAZZINI, IN QUOTA LEGA: IL CARROCCIO, IN CAMBIO DELL’OK A VENTURA, OTTIENE DUE VICEDIREZIONI A RAISPORT (CON BULBARELLI E DE LUCA) - UN COLPO IMPORTANTE PER LA LEGA IN VISTA DELLE "SUE" OLIMPIADI INVERNALI MILANO-CORTINA (RAISPORT HA UNA SEDE A MILANO)...

il patriarca kirill con vladimir putin alla veglia pasquale

FLASH – QUANDO IL MINISTRO DEGLI ESTERI RUSSO, SERGEI LAVROV, CHIUDE LA PORTA ALNEGOZIATO IN VATICANO SOSTENENDO CHE NON SIA “ELEGANTE CHE PAESI ORTODOSSI (RUSSIA E UCRAINA) DISCUTANO IN UNA SEDE CATTOLICA” DELLA PACE, UTILIZZA UN ARGOMENTO PRETESTUOSO. INNANZITUTTO PERCHÉ L’UNITÀ ORTODOSSA SI È ROTTA CON L’INVASIONE DELL’UCRAINA DEL 2022 (LA CHIESA DI KIEV HA PRESO LE DISTANZE DA QUELLA DI MOSCA). E POI PERCHÉ RIVOLGERSI AL PAPA FAREBBE OMBRA AL PATRIARCA DI MOSCA, KIRILL, CHE HA BENEDETTO PUTIN E LA SUA “OPERAZIONE SPECIALE” PARLANDO DI “GUERRA SANTA…”