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DIETRO AL LIBRO DI VANNACCI C’E’ UN'OPERAZIONE POLITICA DI ALEMANNO E STORACE? IL SOSPETTO DELLA MELONI SULLA COSTRUZIONE DI UN NUOVO FRONTE SOVRANISTA A DESTRA DI FDI – L’EX SINDACO DI ROMA MANDA UN AVVISO ALLA PREMIER (“VANNACCI ANDAVA DIFESO, GLI ELETTORI SONO DELUSI”) E SPIEGA: “NON VOGLIO FARE LA DESTRA DELLA MA RECUPERARE L’AREA SOCIALE CANCELLATA DA FDI”. E C’È CHI SCOMMETTE CHE ALLA FINE VANNACCI, CHE HA RESPINTO LE OFFERTE ELETTORALI DI FORZA NUOVA, SARÀ IL CANDIDATO DI PUNTA ALLE EUROPEE DEL FRONTE ALEMANNO

Estratto dell’articolo di Arturo Celletti per Avvenire

 

vannacci

A Palazzo Chigi e a via XX Settembre, nelle roccaforti di Giorgia Meloni e di Guido Crosetto, leggono con attenzione un passaggio dell’intervista di Gianni Alemanno, già sindaco di Roma, già ministro del centrodestra, oggi leader del Forum dell’indipendenza italiana. C’è un deciso affondo contro il ministro della Difesa: «Ha piegato la testa al politicamente corretto».

 

C’è un avvertimento al presidente del Consiglio: «Vannacci andava difeso, gli elettori sono delusi». E c’è la sfida già fissata per le elezioni europee del prossimo anno. Gianni Alemanno sta lavorando notte e giorno alla costruzione di un nuovo fronte sovranista. Ha ripreso a parlare con Francesco Storace. Ha messo insieme un gruppo di intellettuali. Ha ricostruito una rete di relazioni. E ora dice chiaramente: sono pronto. « Non voglio fare la destra della destra, ma raccogliere le sensibilità della destra sociale che Meloni ha completamente cancellato da Fdi», avverte.

storace alemanno

 

Ora gli interrogativi agitano Palazzo Chigi. Giorgia Meloni prova a capire cosa c’è davvero dietro “Il mondo al contrario”. Guido Crosetto pure. Dietro quella ricerca prendono forma mille interrogativi. Uno su tutti: c’è la mano di Alemanno e di Storace dietro il libro di Vannacci?

 

Alla Difesa e a Palazzo Chigi mettono il libro sotto la lente di ingrandimento: 373 pagine piene di dati, di analisi. Un atto d’accusa contro la “dittatura delle minoranze”. Ma anche contro la “normalizzazione atlantista” della premier. È un lavoro di un generale o c’è qualcosa finora non emerso?

 

ROBERTO VANNACCI - VIGNETTA BY MANNELLI

È solo un libro o è un’operazione politica per preparare il primo affondo elettorale a Giorgia Meloni? Il tempo aiuterà a capire. Ma c’è chi scommette che alla fine Vannacci, che ha prontamente respinto le offerte elettorali di Forza Nuova, sarà il candidato di punta del fronte Alemanno che per ora si limita a difendere il “suo” generale: «Non credo che sia omofobo, ma che abbia espresso una critica all’ideologia gender in modo semplicistico ». E intanto torna a parlare anche Vannacci: « Io in politica? Faccio il soldato. Almeno per ora».

 

E perché il libro sarebbe uscito proprio adesso?

«Semplice, perchè l’ho finito pochi giorni fa, ai primi di agosto. Avevo cominciato a scrivere qualcosa a gennaio, partendo dal tema energia, poi ho proseguito nel tempo libero. Raccogliere in un libro le proprie idee è consentito anche ai generali che indossano una uniforme o no?».

gianni alemanno giorgia meloni

 

Sono giorni complicati. Meloni capisce tutte le insidie che si agitano dietro l’attacco, ma non può schierarsi apertamente con Crosetto (il rapporto tra i due resta però solido) perchè c’è la “pancia” della destra che borbotta e non può dire “Crosetto sbagli”, perchè vorrebbe dire entrare in rotta di collisione anche con l’Europa. La premier è costretta a impegnarsi in acrobazie perché - come spiega Vittorio Sgarbi - «la sua posizione deve essere più moderata, ma non perché lo siano i suoi elettori, ma perché lo chiede l’Europa ... Ora bisogna vedere come risolve con quella parte di elettorato conservatore che vede tutto quello in cui ha creduto diventare lentamente sempre più marginale...».

roberto vannacci a diario del giorno. I PASSAGGI INCRIMINATI DEL LIBRO DI ROBERTO VANNACCI, IL MONDO AL CONTRARIO giorgia meloni gianni alemanno gianni alemanno giorgia meloni

 

ALEMANNO STORACESTORACE ALEMANNOroberto vannacci a soldati ditalia 4MEME SU ROBERTO VANNACCI BY IL GRANDE FLAGELLO

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