calderoli la russa stumpo quagliariello

LA PARTITA DEL QUIRINALE? PREPARATE IL PALLOTTOLIERE – DIETRO IL TOTONOME PER IL COLLE CI SONO GLI UOMINI DEI NUMERI CHE STUDIANO LA FATTIBILITÀ DELLE VARIE CANDIDATURE - IL DEPUTATO DI LEU NICO STUMPO: “SERVE UNA VOTAZIONE PILOTA IN CUI CI SI MISURA. MAGARI LA PRIMA. QUANDO AVREMO CAPITO CHI PESA DI PIÙ TRA CENTRODESTRA E CENTROSINISTRA, ALLORA CAPIREMO A CHI TOCCA LA MOSSA DI INDICARE IL NOME GIUSTO...” – QUAGLIARIELLO E L'EFFETTO GIROUD, "L’UOMO CHE NESSUNO CONSIDERA PERCHÉ È A TERRA…”

Tommaso Labate per corriere.it

 

nico stumpo

«Se in vista dell’elezione del presidente della Repubblica qualcuno pensa di calcolare il peso di centrodestra e centrosinistra sulla base dei rapporti di forza sulla carta, e cioè sull’attuale distribuzione aritmetica dei parlamentari, ecco, quel qualcuno commette un errore. Prima di tutto bisogna stabilire chi, tra centrosinistra e centrodestra, è “x”.

 

E chi, invece, è “y maggiore di x». In un angolo del cortile di Montecitorio, Nico Stumpo si apparta con alcuni deputati tra cui il forzista Andrea Ruggieri, ultras della corsa di Silvio Berlusconi verso il Quirinale , e spiega il pregio dello «Stumpum», una specie di software analogico con cui fare i «calcoli giusti» in vista del voto per il Colle.

 

calderoli

Il deputato di Leu, che condivide le origini calabresi di Cotronei (provincia di Crotone) nientemeno che con la celebre rockstar americana Steven Tyler degli Aerosmith, è stato uomo macchina dei Ds ai tempi di Piero Fassino e del Pd ai tempi di Pier Luigi Bersani. «Stamm’a sentire», è il suo intercalare, «serve una votazione pilota in cui ci si misura. Magari la prima: con le bianche, con le uscite dall’Aula, con i candidati bandiera. Quando avremo capito chi “x” e chi è “y maggiore di x”, cioè chi davvero pesa di più tra centrodestra e centrosinistra, allora capiremo a chi tocca la mossa di indicare il nome giusto...».

 

Nico Stumpo

Dietro la liturgia dei totonomi e le attitudini da king o queen maker, che riguardano i leader, ci sono loro. Gli uomini dei numeri, gli addetti al pallottoliere, quelli che studiano la fattibilità di questa o quella candidatura. Stanno al loro segretario di partito come il ragioniere generale dello Stato sta al ministro delle Finanze: ai secondi toccherà pure l’onore del «chi» e del «che cosa», ma loro sono i custodi dei segreti del «come».

 

Stumpo è della generazione di mezzo; come il toscano Dario Parrini, che svolge questo ruolo per il Pd al Senato. Lega e Fratelli d’Italia affidano questo delicatissimo compito a veterani, come Roberto Calderoli e Ignazio La Russa; in Forza Italia, quelli che stanno mettendo a punto il pallottoliere e le strategie in vista del voto per il Quirinale sono i capigruppo, Anna Maria Bernini e Paolo Barelli, aiutati da parlamentari come Massimo Mallegni.

calderoli

 

Tra i renziani, cresciuto alla scuola di Roberto Giachetti, un autentico «mago dell’Aula», c’è Luciano Nobili. «Non vedo un presidente eletto sopra soglia, con uno scarto minimo», evidenzia il deputato romano. «Prendete noi di Italia viva: così com’è successo per l’individuazione del presidente del Consiglio in carica, anche per la presidenza della Repubblica potremmo essere decisivi in maniera “qualitativa” e non “quantitativa”». Poi, tornandosene verso il corridoio della Camera, sussurra: «I calcoli giusti dicono che si può eleggere un presidente anche prima della quarta votazione, sennò...».

 

 

luciano nobili foto di bacco

Gaetano Quagliariello, già ministro e componente della squadra degli allora «saggi» di Giorgio Napolitano, storico col pallino della strategia politica, s’è costruito sul campo una fama di quasi infallibilità sul metodo da utilizzare in votazioni all’apparenza fuori dal controllo di tutti, come l’elezione di un presidente della Repubblica. «Noi dobbiamo stare attenti all’effetto Giroud», dice riferendosi all’attaccante del Milan finito in fuorigioco attivo nell’ultima partita col Napoli, di cui è tifosissimo. «Noi dobbiamo calcolare il Giroud, l’uomo che nessuno considera perché è a terra; ma che invece può cambiare una partita, l’elezione di un capo dello Stato, una vita intera».

 

 

Il calcolo di Quagliariello, l’uomo dei numeri di tantissimi centristi che fanno riferimento a Coraggio Italia (e non solo), è semplice: «Tutti dicono che il presidente della Repubblica sarà eletto con un accordo largo alle prime tre votazioni o con un accordo stretto, di coalizione, a partire dalla quarta. Ecco, io credo che possa arrivare un accordo largo ma dopo la quarta...». Poi si dilegua, perché al momento dei puntini di sospensione gli uomini dei numeri si dileguano tutti. Come avvolti da un’ombra.

gaetano quagliariello foto di bacco (2)

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”