armi atomiche bombe nucleare vladimir putin xi jinping

IL DISACCOPPIAMENTO TRA RUSSIA E CINA RESTERÀ UN SOGNO PARTORITO DAL CIUFFO PLATINATO DI DONALD TRUMP: XI JINPING PARTECIPERÀ ALLE CELEBRAZIONI DEL 9 MAGGIO, IL GIORNO DELLA VITTORIA RUSSA SUI NAZISTI NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE – ANCHE TRUPPE CINESI SFILERANNO DURANTE LA PARATA NELLA PIAZZA ROSSA, A DIMOSTRAZIONE CHE L’EQUIDISTANZA CINESE ERA SOLO UNA FAVOLETTA PER ALLOCCONI – IL GASDOTTO “FORZA DELLA SIBERIA 2” E LA POSSIBILE PRESENZA DI KIM JONG UN (SAREBBE UNA SVOLTA: XI JINPING HA SEMPRE NEGATO UN ASSE TRILATERALE CON MOSCA E PYONGYANG)

SOLO GLI ALLOCCONI ORMAI CREDONO ALLA FAVOLETTA DELLA CINA “EQUIDISTANTE” – GIOVEDÌ CI SARÀ UN COLLOQUIO TRA XI JINPING E PUTIN. IL GIORNO SUCCESSIVO, VENERDÌ 9 MAGGIO, TRUPPE DA PARATA DELL’ESERCITO DI PECHINO SFILERANNO INSIEME ALL’ARMATA ROSSA A MOSCA, PER CELEBRARE IL GIORNO DELLA VITTORIA SOVIETICA NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE – PER TRUMP, CHE SOGNAVA DI DISACCOPPIARE RUSSIA E CINA, È UNA SCONFITTA COLOSSALE...

https://www.dagospia.com/politica/gli-allocconi-ormai-credono-favoletta-cina-equidistante-433669

 

xi jinping vladimir putin vertice brics 2024 foto lapresse

PUTIN APRE LE PORTE DEL CREMLINO A XI IL NODO UCRAINA E IL PATTO ANTI-USA

Estratto dell’articolo di Lorenzo Lamperti per “La Stampa”

 

Confermare la solidità della partnership strategica chiarendo che non è influenzabile dall'esterno. Segnalare che la resistenza a quello che chiamano "bullismo" degli Stati Uniti è possibile. Utilizzare la storia come arma retorica per proporre una visione di mondo alternativa a quella dell'Occidente.

 

Sono gli obiettivi principali di Vladimir Putin e Xi Jinping, che si sono già incontrati oltre 40 volte e che col nuovo vertice di Mosca avvisano Donald Trump che rompere la loro "vecchia amicizia" è una mera fantasia.

 

vladimir putin - kim jong un

L'occasione è l'ottantesimo anniversario della Giornata della Vittoria. L'ospite d'onore alla parata militare in Piazza Rossa sarà ovviamente proprio Xi, il cui arrivo in Russia è atteso oggi.

 

Il presidente cinese già domani dovrebbe avere un faccia a faccia con Putin, con cui, secondo il Cremlino, dovrebbe discutere delle questioni "più delicate": dalla guerra in Ucraina ai rapporti tra Mosca e Washington, che Trump ha rilanciato proprio nel pieno del braccio di ferro dei dazi tra gli Usa e la Cina.

 

vladimir putin discorso alla parata della vittoria 2024 5

Poi ovviamente c'è la cooperazione in campo energetico. E qui entra in gioco il gasdotto "Forza della Siberia 2" sulla cui costruzione la Russia insiste da anni e di cui il consigliere di Putin per la politica estera Yuri Ushakov assicura che si parlerà nell'incontro di Mosca. Sarebbe un segnale rilevante, perché sin qui nonostante i ripetuti annunci non è mai arrivato il via libera definitivo da Pechino, che negozia progetti alternativi (o complementari) con Kazakistan e Turkmenistan.

 

Il Cremlino annuncia che alla parata del 9 maggio è prevista anche la partecipazione di un gruppo di soldati di Pechino, così come di altri 12 Paesi: un modo per sancire simbolicamente il rafforzamento dei rapporti tra Russia e Cina.

 

Sempre il Cremlino sostiene che tra gli ospiti stranieri ci saranno 29 "leader" internazionali. Nell'elenco figurano anche i capi Abkhazia e Ossezia del Sud: due repubbliche separatiste georgiane non riconosciute a livello internazionale.

 

xi jinping vladimir putin vertice brics 2024 foto lapresse

Ma Mosca, oltre a Xi, aspetta anche il presidente brasiliano Lula, nonché il serbo Aleksandar Vucic e Robert Fico, premier di un Paese Ue come la Slovacchia: una visita quest'ultima che, se dovesse davvero concretizzarsi, di certo non sarebbe vista positivamente da Bruxelles.

 

[…]

Nelle ultime ore si è diffusa la suggestione di una possibile (ma complicata) presenza di Kim Jong-un.

 

Sarebbe una svolta clamorosa, visto che Xi ha sempre evitato di suggerire l'esistenza di un asse trilaterale con Mosca e Pyongyang.

 

ZHAKHAR, IL SERGENTE CHE HA SCOPERTO LE ARMI CINESI

Difficile che Pechino dia il via libera a Kim, consapevole che questo potrebbe compromettere i rapporti con l'Europa, che Xi dimostra invece di voler rilanciare. «Le nostre relazioni sono tra le più influenti al mondo», ha detto il leader cinese in un messaggio inviato ieri ai vertici di Bruxelles per celebrare i 50 anni di diplomazia bilaterale.

 

«Siamo partner strategici che sostengono la globalizzazione e la diversità. Dobbiamo lavorare insieme contro il bullismo commerciale», ha aggiunto Xi, che a luglio riceverà a Pechino il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Pechino ha peraltro rimosso le sanzioni imposte nel 2021 contro un gruppo di eurodeputati, nella speranza di rilanciare i colloqui per l'accordo sugli investimenti.

 

parata della vittoria a mosca 9 maggio 2024 9

Il tempismo dell'amo lanciato verso Bruxelles non è casuale e mira a neutralizzare l'effetto negativo della parata al fianco di Putin, che peraltro ricambierà andando in Cina a settembre per l'anniversario della sconfitta del Giappone. A Mosca, Xi e Putin parleranno anche di come tutelare l'interscambio commerciale, che nel 2024 ha raggiunto la cifra record di 244,8 miliardi di dollari.

 

Sul tavolo il cosiddetto "China Track", un sistema di compensazione dei pagamenti per rendere meno visibili le transazioni bancarie e schermarsi dalle sanzioni. Obiettivo cruciale a cui si mira anche col rafforzamento dei Brics e la riduzione della dipendenza dal dollaro.

Eppure, è improbabile che torni lo slogan di «amicizia senza limiti» utilizzato a febbraio 2022 poco prima dell'invasione.

XI JINPING ABBRACCIA VLADIMIR PUTIN

 

«A dispetto di quella formula, abbiamo delle linee di fondo nei nostri rapporti», diceva qualche tempo fa a La Stampa l'ex ufficiale dell'esercito cinese Zhou Bo. Tra le pieghe di un crescente allineamento, resta qualche increspatura.

 

Sul fronte commerciale, Mosca ha da poco silenziosamente introdotto tasse aggiuntive sulle auto cinesi da cui è stata invasa da qualche tempo.

 

Sul fronte strategico, la crescente proiezione di Xi in Asia centrale ha portato al contropiede di Putin in Corea del Nord. Nessuno dei due vuole essere il junior partner dell'altro, in un rapporto che le contingenze paiono comunque destinate a rafforzare.

vladimir putin discorso alla parata della vittoria 2024. xi jinping vladimir putin - vertice brics a KazanSPARTIZIONE DEL MONDO TRA USA, RUSSIA E CINA - MAPPA BY NEWSWEEKARMI CINESI TROVATE DAGLI UCRAINI A KREMINNA, LUHANSK SOLDATI DELLE FORZE SPECIALI UCRAINE NELLA CITTA DI KREMINNA, LUHANSK parata della vittoria a mosca 9 maggio 2024 14

Ultimi Dagoreport

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)