
DONALD TRUMP FA IL DAZIO CHE GLI PARE - IL VERTICE TRUMP-VON DER LEYEN È SERVITO SOLO PER LE FOTO DI RITO: NON È STATO ANCORA FIRMATO ALCUN ACCORDO TRA AMERICA E UNIONE EUROPEA SUI DAZI AL 15%: WASHINGTON HA SPEDITO A BRUXELLES UNA BOZZA DI DICHIARAZIONE CONGIUNTA CHE FORMALIZZEREBBE L'INTESA, MA NELLA MISSIVA NON C'ERANO I RIFERIMENTI AL TAGLIO DELLE TARIFFE SULL'AUTOMOTIVE E SULL'ACCIAIO, FISSATI AL 27,5% - E MENTRE L'UE HA SOSPESO LE CONTROMISURE, WASHINGTON NEL FRATTEMPO HA FATTO COMUNQUE PARTIRE LE NUOVE IMPOSTE. E LA PROSSIMA SETTIMANA, ARRIVANO I DAZI SUI CHIP...
TRUMP, DAZI SUI CHIP LA SETTIMANA PROSSIMA
(ANSA) - I dazi sui chip arriveranno la prossima settimana: saranno bassi all'inizio, poi molto alti. Lo ha detto Donald Trump, secondo quanto riportato dall'agenzia Bloomberg.
DAZI, LA LETTERA DEI MISTERI
Estratto dell'articolo di Fabrizio Goria per “La Stampa”
LA RESA DI URSULA VON DER LEYEN A DONALD TRUMP SUI DAZI - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA
L'accordo Ue-Usa sui dazi resta irrisolto. E lo sarà ancora per diversi giorni, se non settimane. La Commissione europea ha ricevuto dagli Stati Uniti una proposta di testo per la dichiarazione congiunta che dovrebbe formalizzare l'intesa politica sulle tariffe doganali al 15% annunciata a fine luglio dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen e dal presidente americano Donald Trump.
Lo ha confermato il portavoce per il commercio Olof Gill, spiegando che il documento inviato da Washington rappresenta un passo nella direzione giusta, ma non segna la conclusione della trattativa. Secondo Gill, la bozza contiene i suggerimenti statunitensi per avvicinare le due parti alla finalizzazione e sarà ora oggetto di analisi da parte dei servizi competenti a Bruxelles.
DONALD TRUMP E URSULA VON DER LEYEN
Un passo in avanti, ma minimo. Con la conseguenza che l'incertezza per imprese e consumatori - europei e statunitensi - non si placa. Il 27 luglio, al termine dell'incontro avvenuto presso il golf club di Trump in Scozia, i due leader avevano annunciato un'intesa politica per porre fine alla disputa commerciale tra i due blocchi.
L'accordo prevede l'introduzione da parte americana di un dazio di base del 15% sui beni europei, con l'impegno da parte dell'Unione a incrementare le importazioni di energia dagli Stati Uniti fino a un valore di 750 miliardi di euro e a destinare ulteriori 600 miliardi di investimenti sul territorio americano entro la fine del mandato presidenziale.
IL SIGNOR QUINDICIPERCENTO - DONALD TRUMP E URSULA VON DER LEYEN - MEME BY EMILIANO CARLI
Un elemento, quest'ultimo, che più di un osservatore considera come «difficile da realizzare» in quanto Palazzo Berlaymont può solo suggerire agli Stati di fare pressioni sulle imprese nazionali affinché investano negli Usa.
Qualora non fosse soddisfatta questa condizione, la risposta di Washington potrebbe risultare in un innalzamento delle tariffe, dal 15% al 35%.
Oltre a ciò, come si apprende dal testo inviato dagli Stati Uniti, restano in sospeso alcune delle misure più attese: la riduzione delle tariffe sulle auto dal 27,5% al 15% non è ancora stata attuata, così come la rimozione delle imposte al 50% su acciaio e alluminio.
La dichiarazione congiunta, ha spiegato la Commissione, «non costituirà un accordo giuridicamente vincolante», ma fungerà da documento politico di alcune pagine, con l'indicazione della lista dei prodotti esenti dai dazi e una tabella di marcia per le future negoziazioni. Il portavoce della Commissione ha precisato che «la discussione proseguirà sia a livello tecnico che politico», con scambi di proposte tra Bruxelles e Washington fino alla definizione di un testo condiviso. [...]
VIGNETTA ELLEKAPPA - TRUMP E L'ACCORDO SUI DAZI CON URSULA VON DER LEYEN
Al momento, i dazi su farmaci e semiconduttori rimangono pari a zero, ma il governo statunitense ha aperto un'indagine per valutare se imporre nuove tariffe, che comunque non supererebbero il livello di base del 15%. L'incertezza sui tempi di attuazione ha già provocato malumori tra alcuni comparti industriali europei, in particolare quello automobilistico, che attende la riduzione della tariffa di accesso al mercato statunitense. [...]
Nei prossimi giorni, l'Unione dovrebbe inviare a Washington le proprie osservazioni, proseguendo quel processo di revisione reciproca che le due parti descrivono come un "ping pong" di proposte e controproposte. Ma la strada verso la firma resta incerta e, a oggi, nessuna delle due capitali indica una data per la conclusione di un negoziato che, pur avendo trovato una base politica, non si è ancora tradotto in un vero accordo operativo.
Ursula von der leyen e donald trump a Turnberry in Scozia - foto lapresse