salvini berlusconi by benny

CONDANNANO SEMPRE LUI – ANCHE DOPO LA CONDANNA DI NAPOLI, BERLUSCONI SI SENTE “PROTAGONISTA POLITICO” (IPSE DIXIT) – IL SILENZIO DI SALVINI CHE HA SEMPRE PIÙ UN’AUTOSTRADA DAVANTI A SÉ (MA L'ITALIA MODERATA NON LO VOTA)

Amedeo La Mattina per “la Stampa

 

Alle sentenze di condanna Berlusconi non ci farà mai l’abitudine, come è ovvio. Quella sulle ragazze e Ruby sarebbe la più fastidiosa (alcuni recenti particolari piccanti sono i più devastanti). Eppure la condanna sulla compravendita dei senatori arriva nel momento di maggiore debolezza politica del leader azzurro e nella fase esplosiva di Salvini, che gode di un’esposizione mediatica da vip televisivo. C’è chi sostiene che non cambierà nulla.

SERGIO DE GREGORIO SILVIO BERLUSCONI resize SERGIO DE GREGORIO SILVIO BERLUSCONI resize

 

Quante volte è finito nei guai giudiziari il Cav, eppure non è mai morto, dissimulano in casa berlusconiana. Anche il leghista Roberto Calderoli sostiene questa tesi e assicura che «Salvini va a avanti grazie alle sue proposte, non per le beghe altrui o per le vicende giudiziarie di Berlusconi». «Comunque - spiega Calderoli - io allora c’ero: Prodi cadde perché si sfilò Mastella dopo le storie giudiziarie della sua famiglia».


Salvini da Strasburgo non ne vuole parlare. Non intende metterci becco, preferisce occuparsi d’altro. Dell’invasione di immigrati, delle baracche dei Rom da spianare con la ruspa, della crisi economica che «affama la gente», dei «banchieri usurai», della prova di democrazia della Grecia e Tsipras, dei «popoli schiavi della dittatura tedesca». «Magari potessimo fare anche noi un referendum contro l’euro...», ripete in queste ore. Ecco, dicono i più stretti collaboratori di Salvini, questi sono i temi che stanno facendo crescere la Lega.

SILVIO BERLUSCONI E SERGIO DE GREGORIO SILVIO BERLUSCONI E SERGIO DE GREGORIO

 

Spiega il fedelissimo capogruppo alla Camera Massimiliano Fedriga: «Noi guardiamo al programma da offrire ai cittadini. Questo ci ha rafforzato. Imbarazzo per essere alleati di Berlusconi? Intanto siamo alleati a livello regionale. Non c’è ancora un’alleanza nazionale e dopo quello che abbiamo sentito a Strasburgo da parte del Ppe e di alcuni esponenti di Fi in difesa di questa Europa i dubbi crescono. L’imbarazzato - ha precisato Fedriga - è di chi sta affondando i nostri cittadini per fare il servo sciocco della Merkel».

ROBERTO CALDEROLI BRACCIO FASCIATOROBERTO CALDEROLI BRACCIO FASCIATO


La scalata populista al vertice dei consensi, il rastrellamento nell’opinione pubblica di centrodestra ( e non solo) è garantita da questa strada che tocca la pancia e il portafoglio degli italiani. A Salvini non interessa la vicenda giudiziaria di Berlusconi. La sua porta di ingresso è un altra. Per lui le difficoltà di Berlusconi sono politiche, a cominciare dalla contraddizione di stare nel Ppe accanto alla Merkel e poi volere un’alleanza con la Lega, con la pretesa di essere il king maker di un nuovo centrodestra. 

matteo salvini al mare 5matteo salvini al mare 5


Ma Berlusconi ha chiaro che questa sentenza gli leva ancora più ossigeno politico e lo svela nella seconda parte della dichiarazione in cui dice : «Ho piena fiducia negli italiani e nella loro capacità di comprendere quale persecuzione giudiziaria sia stata scatenata contro di me per cercare di ledere la mia immagine di protagonista della politica».

 

GIORGIA MELONI SI FA UN SELFIE COL TRICOLORE GIORGIA MELONI SI FA UN SELFIE COL TRICOLORE

Già, è proprio sul suo essere ancora «protagonista della politica» che si addensano le nuvole nere. Coglie il punto Maurizio Gasparri. «Non si illudano le iene che saranno liete per questo ulteriore assalto. Andremo avanti con Berlusconi». Chi sono queste iene? Non è difficile supporre che si riferisca forse a Salvini e Meloni, sicuramente ad Alfano e tutti coloro che non vedono l’ora di veder passare il cadavere politico del leader di Fi.

 

Anche Alessandro Cattaneo parla di una condanna «proprio ora che si stanno gettando le basi con la Lega per unire il centrodestra e tornare al governo del Paese ha ripreso più forte di prima l’attacco giudiziario verso di Berlusconi».

 

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