raggi

HABEMUS VIRGINIAM! - DOPO UN DEMOCRISTIANISSIMO TIRA E MOLLA TRA LE CORRENTI DEL M5S, VIRGINIA RAGGI VARA LA GIUNTA. C’E’ L'EX CONSOB MINENNA (CONVINTO DA DI MAIO), BARCOLLA L'EX RUGBISTA LO CICERO - FRECCERO CRITICO: “TROPPE GUERRE INTERNE, LA SINDACA È ACCERCHIATA. L’ESPERIENZA DI TORINO MI SEMBRA MOLTO DIVERSA”

Giovanna Vitale per “la Repubblica

VIRGINIA RAGGI E PAPA BERGOGLIO VIRGINIA RAGGI E PAPA BERGOGLIO

 

La giunta di Virginia Raggi c’è. A confermarlo, uscendo dal Campidoglio alle 7 della sera, è la sindaca di Roma in persona: «Sì, è chiusa», sospira di sollievo l’avvocata pentastellata. Reduce da una battaglia durissima con le correnti interne al M5s, che ha rischiato di farle perdere la faccia.

 

Una partita a risiko, fra nomine revocate e poltrone scambiate, che pare arrivata alla stretta finale. Oggi dovrebbe tenersi la prima riunione di giunta, domani il debutto ufficiale nel corso della prima seduta dell’assemblea capitolina. Dove si dovrebbero presentare, salvo ritocchi last minute, in nove. Il più importante dei quali è il dirigente Consob Marcello Minenna, già arruolato come esperto nella segreteria tecnica del commissario straordinario Francesco Paolo Tronca.

 

MARCELLO DEVITO - DANIELE FRONGIA - VIRGINIA RAGGIMARCELLO DEVITO - DANIELE FRONGIA - VIRGINIA RAGGI

A sua misura sarebbe stato ritagliato un super-assessorato che dovrebbe concentrare le deleghe più pesanti e sensibili: oltre al Bilancio, la responsabilità delle società partecipate e forse pure il Patrimonio. La casella che mancava per chiudere il cerchio. Ottenuta grazie all’intervento decisivo di Luigi Di Maio, il candidato premier in pectore del Movimento, ormai schierato a difesa della Raggi, che lunedì sera ha incontrato a cena l’alto burocrate proprio per convincerlo a entrare in squadra.

 

Che sarà «forte e con le mani libere», assicura l’entourage della sindaca. A dispetto degli incidenti di percorso e le difficoltà incontrate. Perché «avevamo previsto che sarebbero stati tutti contro Virginia e la sua giunta. Ma per quanto provino a farci apparire come gli altri, noi siamo una comunità», tuona Di Maio, derubricando a «gossip» la guerra romana che ha scosso il Movimento sin dalle fondamenta.

marcello minenna marcello minenna

 

Ma tacendo il suo ruolo decisivo e quell’ultima telefonata fatta alla neo-inquilina del Campidoglio per comunicare le condizioni dettate da Minenna per accettare l’incarico.

Il passaggio cruciale che ha sbloccato una trattativa estenuante. E che ha consentito alla Raggi, dopo l’ultimatum di Casaleggio jr, di accelerare. E di convocare gli assessori con un giorno di anticipo rispetto alla dead line fissata al 7 luglio.

 

In mancanza di conferme ufficiali, il dream team a 5 stelle che nel pomeriggio si riunirà per la prima volta nella Sala delle Bandiere in Campidoglio dovrebbe dunque essere composto da 4 donne (sindaca compresa) e 5 uomini.

 

Oltre a Minenna, ci sarà pure Daniele Frongia: il braccio destro dell’avvocata grillina sarà nominato vice dopo essere stato costretto a lasciare la poltrona di capo di gabinetto, travolto dalle polemiche e dallo stop di Grillo, alla giudice contabile Daniela Morgante, già assessore al Bilancio con Marino. Al principio in predicato per occupare la medesima casella, ma poi dirottata al vertice della macchina amministrativa a causa dei veti incrociati del mini-direttorio romano.

PAOLO BERDINIPAOLO BERDINI

 

Frongia tuttavia sarà ricompensato con una delega importante. Che però non saranno le Partecipate, come da lui richiesto, ma probabilmente i Trasporti. L’altro nodo rimasto irrisolto fino alla fine. Come fino alla fine è rimasto in bilico Andrea Lo Cicero, il rugbista inizialmente indicato come assessore allo Sport, che rischia di essere sacrificato sull’altare delle quote rosa. Che poi è la vera beffa della giunta Raggi: non riuscire a trovare donne all’altezza del ruolo, dopo aver incassato diversi rifiuti.

 

DANIELA MORGANTEDANIELA MORGANTE

Chi è sempre rimasto in partita sono invece gli assessori annunciati prima del ballottaggio: Paolo Berdini all’Urbanistica (forse accorpata ai Lavori Pubblici), Luca Bergamo alla Cultura e Paola Muraro all’Ambiente.

 

Alla Semplificazione e Smart City arriverà Flavia Marzano, presidente dell’associazione Stati Generali dell’Innovazione; alle Politiche sociali la responsabile dell’advocacy istituzionale di Unicef Italia Laura Baldassare, fedelissima di Vincenzo Spadafora, capo delle Relazioni istituzionali del vicepresidente della Camera Di Maio. Infine, new entry ancora da confermare, l’ex ad di Expedia Adriano Meloni, che dovrebbe essere destinato allo Sviluppo economico, delega che comprende Commercio e Turismo.

 

ADRIANO MELONIADRIANO MELONI

E mentre già a metà pomeriggio Carla Ruocco, membro del direttorio nazionale, twittava felice: «A Roma la giunta Raggi è pronta ed il M5s è già al lavoro», il sindaco di Parma Federico Pizzarotti scriveva una lettera a “Virginia” per raccomandarle di avere «il coraggio di importi nella scelta degli uomini più adatti, anche se qualcuno cercherà di influenzarti ». Oggi sapremo se l’avrà ascoltato.

 

 

“TROPPE GUERRE INTERNE, LA SINDACA È ACCERCHIATA”

Annalisa Cuzzocrea per “la Repubblica

 

Dice Carlo Freccero che quel che sta succedendo a Roma, tra i 5 stelle, è l’effetto «di un partito che vince col 70 per cento e in cui tutti si ritrovano a chiedere posti di potere». Il consigliere di amministrazione Rai in quota 5 stelle promuove a pieni voti le mosse di Chiara Appendino a Torino, ma ha qualche dubbio su quelle di Virginia Raggi nella capitale e, soprattutto, sul gruppo di supporto che le è stato affiancato dai vertici del Movimento.

LO CICEROLO CICERO

 

Cosa pensa dello stallo dei primi giorni sulla giunta?

«Credo che sia quel che accade quando ci sono vittorie grosse, inaspettate e per questo difficili da gestire. Ci sono cose però che mi creano tensione».

 

Quali?

«Un personaggio come Roberta Lombardi, il suo ruolo, la sua figura mi fanno pensare che ci siano delle lotte interne che mi sarei augurato non facessero parte del nuovo corso. Il momento è delicato, devono fare in fretta per dimostrare di essere all’altezza della prova che così tanta gente ha affidato loro».

 

Stanno cercando le persone giuste, serve tempo no?

chiara appendinochiara appendino

«Per ora l’unico nome che conosco è che mi convince è quello di Paolo Berdini, assessore all’urbanistica. Sul resto sono al buio, un po’ distaccato. Attendo qualcosa di forte e di preciso».

 

Se le chiedessero un consiglio?

«Non li sento, dico sempre che da quando sono qui a viale Mazzini non ho ricevuto dal Movimento nessuna richiesta, pressione o telefonata. Quel che credo e che direi loro è che debbano stare attenti a non riciclare la gente. E poi...».

 

Cosa?

intervento di carlo freccerointervento di carlo freccero

«Lei, Virginia Raggi intendo, mi sembra molto accerchiata e questo non è positivo per il Movimento. Quel che emerge è che a Roma ci siano guerre intestine e che questo possa comprometterne l’operato. L’esperienza di Torino mi sembra invece molto diversa».

 

Crede che Chiara Appendino abbia agito meglio?

«Direi che ha superato gli esami, è stata brava e dà l’idea di essersi preparata molto bene».

 

 

Ultimi Dagoreport

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO

giorgia meloni daria perrotta giancarlo giorgetti

FLASH – GIORGIA MELONI HA DETTO A BRUTTO MUSO AL RAGIONERE GENERALE DELLO STATO, DARIA PERROTTA: “QUESTO È UN ESECUTIVO POLITICO E NON TECNICO”. IL CENTRODESTRA HA GIÀ SILURATO IL DG DEL TESORO, ALESSANDRO RIVERA, HA LIQUIDATO L’EX RAGIONIERE BIAGIO MAZZOTTA E HA ACCOMPAGNATO ALL’USCITA IL DIRETTORE DELLE PARTECIPATE, MARCELLO SALA. ORA SE LA PRENDE ANCHE CON LA FEDELISSIMA DI GIANCARLO GIORGETTI, CHE NON È CERTO UNA PERICOLOSA COMUNISTA, NÉ UNA OSTILE “MANDARINA” IN QUOTA “DEEP STATE”. A DESTRA COSA PRETENDONO DA MEF E RAGIONERIA? CHE SIANO USI A OBBEDIR TACENDO? DAVANTI AI TRISTI NUMERI, NON CI SONO IDEOLOGIE O OPINIONI…

donald trump volodymyr zelensky donald trump nobel pace

DAGOREPORT – DONALD TRUMP È OSSESSIONATO DAL NOBEL PER LA PACE: LE BOMBE DI NETANYAHU SU GAZA E I MISSILI DI PUTIN SULL’UCRAINA SONO GLI UNICI OSTACOLI CHE HA DI FRONTE – CON “BIBI” È STATO CHIARO: LA PAZIENZA STA FINENDO, LA TREGUA NON SI PUÒ ROMPERE E NON CI SONO PIANI B, COME HA RICORDATO AL PREMIER ISRAELIANO MARCO RUBIO (IN GRANDE ASCESA ALLA CASA BIANCA A DANNO DI VANCE) – DOMANI L’ACCORDO CON XI JINPING SU DAZI, TIKTOK, SOIA E NVIDIA (E STI CAZZI DI TAIWAN). IL PRESIDENTE CINESE SI CONVINCERÀ ANCHE A FARE PRESSIONE SUL SUO BURATTINO PUTIN? SE NON LO FARÀ LUI, CI PENSERÀ L’ECONOMIA RUSSA AL COLLASSO…

sangiuliano gasdia venezi giuli

SULLA SPOLITICA CULTURALE DELLA “DESTRA MALDESTRA” – ALBERTO MATTIOLI: “CI RENDEMMO SUBITO CONTO CHE DA SANGIULIANO C’ERA NULLA DA ASPETTARSI, A PARTE QUALCHE RISATA: E COSÌ È STATO. GIULI AVEVA COMINCIATO BENE, MOSTRANDO UNA CERTA APERTURA E RIVENDICANDO UN PO’ DI AUTONOMIA, MA MI SEMBRA SIA STATO RAPIDAMENTE RICHIAMATO ALL’ORDINE - CHE LA DESTRA ABBIA PIÙ POLTRONE DA DISTRIBUIRE CHE SEDERI PRESENTABILI DA METTERCI SOPRA, È PERÒ UN FATTO, E PER LA VERITÀ NON LIMITATO AL MONDO CULTURALE - IL PROBLEMA NON È TANTO DI DESTRA O SINISTRA, MA DI COMPETENZA. CHE BEATRICE VENEZI NON ABBIA IL CURRICULUM PER POTER FARE IL DIRETTORE MUSICALE DELLA FENICE È PALESE A CHIUNQUE SIA ENTRATO IN QUALSIASI TEATRO D’OPERA - (PERCHE' SULL’ARENA DI VERONA SOVRINTENDE - BENISSIMO - CECILIA GASDIA, DONNA E DI DESTRA, SENZA CHE NESSUNO FACCIA UN PLISSÉ?)’’

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA")