 
                                
            MATTARELLA BUM BUM! – DOPO LE SPARATE ANTIEUROPEISTE DI ORBAN, ACCOLTO IN ITALIA DA MELONI E SALVINI, IL CAPO DELLO STATO SUONA LA SVEGLIA A BRUXELLES: “È URGENTE ACCELERARE IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE, BISOGNA RITROVARE SLANCIO E CORAGGIO” – AL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA BCE RIUNITO A FIRENZE, DAVANTI A CHRISTINE LARGARDE E AL NUMERO UNO DI BANKITALIA, FABIO PANETTA, SERGIONE RILANCIA: “LA CARENZA DI UN'AZIONE COMUNE ADEGUATA INDEBOLISCE TUTTI E NON POSSIAMO PERMETTERCELO...”
1. IL COLLE, ORBAN E LE URGENZE DELL’UNIONE
Estratto dell’articolo di Ugo Magri per “la Stampa”
 fabio panetta sergio mattarella christine lagarde
fabio panetta sergio mattarella christine lagarde
«L'Europa non conta nulla» ha proclamato Viktor Orbán nella sua vacanza romana. Per quanto possa suonare paradossale, Sergio Mattarella la pensa come il primo ministro ungherese. Anche per lui l'Unione sta rischiando la fine del vaso di coccio schiacciato tra le superpotenze.
Ma mentre Orbán ne gode, il presidente della Repubblica non nasconde una viva preoccupazione. «La carenza di un'azione comune adeguata indebolisce tutti» e «non possiamo permettercelo», afferma davanti al Consiglio direttivo della Bce riunito a Palazzo Corsini, nel cuore di Firenze.
 VIKTOR ORBAN - GIORGIA MELONI - FOTO LAPRESSE
VIKTOR ORBAN - GIORGIA MELONI - FOTO LAPRESSE
[…] Dunque «è urgente accelerare» il processo di integrazione, altro che smantellare la casa europea come qualcuno vorrebbe. Bisogna «ritrovare lo slancio e il coraggio» dei padri fondatori, sono le esatte parole.
[…] il presidente è convinto che occorrano meccanismi decisionali più rapidi ed efficaci, compreso il voto a maggioranza quantomeno su certe materie, altrimenti l'Unione rischierebbe la paralisi (come di fatto sta già avvenendo).
Giorgia Meloni non è dello stesso avviso e nei giorni scorsi si è detta favorevole al diritto di veto, che la premier vorrebbe mantenere. Mattarella, soppesando le parole una per una davanti ai governatori delle banche centrali, ricorda che «gli strumenti sono ben noti», perciò occorre realizzarli «con determinazione e tempi certi». Non cita il voto a maggioranza ma tiene il punto. […]
2. IL RICHIAMO DI MATTARELLA ALL’EUROPA “RITROVI IL CORAGGIO, DEVE ACCELERARE
Estratto dell’articolo di Fabrizio Goria per “la Stampa”
 sergio mattarella e christine lagarde
sergio mattarella e christine lagarde
L'Europa deve ritrovare la sua forza, il suo spirito originario, la capacità di guardare al futuro con coraggio. Le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, pronunciate a Firenze davanti ai vertici della Banca centrale europea per la riunione di ottobre, hanno trovato eco nei discorsi della presidente della Bce, Christine Lagarde, e del governatore della Banca d'Italia, Fabio Panetta. […]
Mattarella ha richiamato l'Unione a un nuovo slancio politico e istituzionale, sottolineando che la costruzione europea non può limitarsi alla difesa dell'esistente.
 sergio mattarella e fabio panetta
sergio mattarella e fabio panetta
«Serve una visione più forte, più solidale e più efficace, capace di rispondere alle sfide globali», ha detto il capo dello Stato, ricordando che l'integrazione nasce da una scelta di fiducia, non di paura. Una visione che Lagarde ha tradotto in un'immagine simbolica: «L'Europa è come la cupola di Brunelleschi, ha resistito alle tempeste, ma ora deve rinnovarsi con creatività».
Anche Panetta, aprendo la riunione del Consiglio direttivo, ha insistito sulla stessa linea chiedendo un'Unione «più coesa e capace di agire», in grado di garantire stabilità finanziaria e competitività industriale in un contesto globale sempre più difficile. Il riferimento è alla necessità di un coordinamento economico che affianchi la politica monetaria […]
 viktor orban e matteo salvini al ministero dei trasporti
viktor orban e matteo salvini al ministero dei trasporti
Il filo che unisce i tre interventi è la convinzione che l'Europa, per restare protagonista, debba aggiornare la propria architettura senza rinnegare le sue fondamenta. Mattarella lo ha detto con chiarezza: «Occorre ritrovare lo slancio e il coraggio che animarono i grandi passaggi istituzionali del processo di integrazione europea fino all'adozione della moneta unica». Lagarde ha ripreso lo stesso concetto, avvertendo che l'Unione è «resiliente ma vulnerabile», esposta agli shock esterni e frenata da procedure interne troppo complesse.
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 sergio mattarella e christine lagarde
sergio mattarella e christine lagarde
La prospettiva comune è quella di un'Unione che deve riscoprire la propria vocazione politica. Lagarde ha citato Dante: «Da una piccola scintilla può nascere una fiamma».
Mattarella ha ricordato che «l'Europa dispone di risorse umane e materiali straordinarie, ampiamente consistenti e di grande qualità». Ma anche che «ha le carte in regola per restare protagonista e competitiva, potendo così garantire un futuro di benessere ai suoi cittadini». Panetta ha invitato a trasformare la resilienza in progresso. Tre formule diverse per un'unica direzione.
  sergio mattarella e fabio panetta
sergio mattarella e fabio panetta VIKTOR ORBAN - GIORGIA MELONI - FOTO LAPRESSE
VIKTOR ORBAN - GIORGIA MELONI - FOTO LAPRESSE  viktor orban e matteo salvini al ministero dei trasporti
viktor orban e matteo salvini al ministero dei trasporti

 
						
							
			         
						
							
			         
						
							
			         
						
							
			         
						
							
			        