mario draghi giuseppe conte

MARIO, PENSACI TU - DRAGHI RISCRIVERÀ IL RECOVERY PLAN PASTICCIATO DA CONTE: “I FONDI EUROPEI DOVRANNO ESSERE SPESI CON SAGGEZZA E INTELLIGENZA. NON SI PUÒ PUNTARE SOLO SUI SUSSIDI, CI DOVRANNO ESSERE SOPRATTUTTO INVESTIMENTI” - DURANTE LE CONSULTAZIONI, SUPERMARIO HA AVVERTITO CHE IN QUESTA PARTITA L'ITALIA È OSSERVATA SPECIALE DALLE CANCELLERIE EUROPEE. IMPIEGARE MALE LE RISORSE PORTEREBBE AL KO DEL PAESE...

Alberto Gentili per “il Messaggero”

 

MARIO DRAGHI E GIUSEPPE CONTE

Non l'ha detto espressamente. Non è nello stile di Mario Draghi essere tranchant. Nel suo primo giro di consultazioni a Montecitorio, penna Bic in pugno per prendere appunti, il presidente del Consiglio incaricato ha però fatto capire che riscriverà (almeno parzialmente) il Recovery Plan abbozzato dal governo di Giuseppe Conte. «I fondi europei», ha detto Draghi, «dovranno essere spesi con saggezza e intelligenza. Non si può puntare solo sui sussidi, ci dovranno essere soprattutto investimenti. Perché soltanto il debito buono può aiutare a creare posti di lavoro e a spingere l' economia».

 

GIUSEPPE CONTE PAOLO GENTILONI ROBERTO GUALTIERI

Un concetto già illustrato in passato dall' ex presidente della Banca centrale europea. E che ieri, compiendo i primi passi per il «governo di alto profilo» voluto da Sergio Mattarella, Draghi ha voluto ribadire. Il programma del nuovo esecutivo sarà, in ogni caso, al centro di un secondo giro di consultazioni che dovrebbe partire lunedì. E che potrebbe essere preceduto da un confronto con sindacati, industriali, categorie produttive. Del resto il capo dello Stato non ha dato all'ex presidente Bce indicazioni temporali a Draghi, non ha imposto un timing, né un metodo e tantomeno un perimetro politico all' interno del quale muoversi.

 

giuseppe conte roberto gualtieri

In tutti gli incontri il futuro premier (ormai ha dalla sua una maggioranza decisamente ampia, forse troppo a giudizio del Pd e dei 5Stelle che vorrebbero scongiurare il sostegno della Lega), viene descritto dai partecipanti «affabile», «attento», «istituzionale», «leggermente distaccato». E puntualissimo: dopo ben sette incontri, Draghi ha accumulato appena 18 minuti di ritardo chiudendo le consultazioni alle 18.48 invece delle 18.30 previste. In più, le diverse delegazioni ricevute nella sala della Regina di Montecitorio hanno raccontato che «parla poco e ascolta tanto».

 

Quel poco però è indicativo. Nei vari colloqui Draghi ha esordito con una breve relazione citando Mattarella e, partendo dalle tre «emergenze», «sanitaria, sociale ed economica», ha parlato della necessità di rilanciare la scuola e della fine del blocco dei licenziamenti. Ha indicato la necessità di potenziare e creare un welfare in grado di contenere il disagio sociale che la perdita dei posti di lavoro innescherà.

 

mario draghi

E ha espresso la convinzione che per affrontare la crisi economica innescata dalla Pandemia occorra non solo dare ristori alle categorie colpite dalle restrizioni anti-Covid, ma anche pensare a investimenti in settori che diano «opportunità di crescita e quindi anche di lavoro».

 

Lo stesso vale per il Recovery Plan, per l'utilizzo dei 209 miliardi che arriveranno da Bruxelles. Draghi, oltre a ribadire la necessità di puntare sugli investimenti e non sui sussidi a pioggia per evitare che il debito accumulato diventi «cattivo e finisca per pesare sui giovani e le future generazioni», ha avvertito che in questa partita l' Italia è osservata speciale dalle Cancellerie europee.

 

mario draghi, victor costancio

Perciò non impiegare al meglio le risorse del Recovery Plan provocherebbe delusione nei partner, con il risultato di rallentare il processo di integrazione economica dell' Unione. Processo che invece ha subìto una decisa accelerazione grazie al Recovery Fund e alla condivisione, per la prima volta nella storia europea, del debito.

 

«PIANI AD ALTO RENDIMENTO»

Così per dirla con Bruno Tabacci - uno che conosce il premier incaricato da 40 anni e tra i primi a essere ricevuto ieri - «Draghi riscriverà il Recovery e nessuno potrà dettargli condizioni». E verrà riscritto «con uno sguardo lungo a progetti ad alto rendimento», come spiegava l' ex presidente della Bce nel dicembre scorso in un' intervista al Corsera.

 

ignazio visco mario draghi

Poi, legando il piano di vaccinazioni alla ripresa economica che «purtroppo si annuncia lenta», Draghi ha spiegato: «Bisogna dare la massima attenzione, centralità e priorità alle vaccinazioni che vanno accelerate. Solo con il vaccino ci sarà fiducia e si avrà la garanzia che scatterà la ripresa e un rilancio dei consumi».

 

Spiegazione: «Se gli imprenditori non hanno una prospettiva e non sono sereni rispetto al Covid, non potranno investire e scommettere sul futuro». Per dirla con Benedetto Della Vedova che, assieme ad Emma Bonino, a Matteo Richetti e a Carlo Calenda ha incontrato il premier incaricato, «senza vaccino non ci sarà la ripresa e sarà a rischio la tenuta sociale».

mario draghi nel 2002

 

Nei suoi colloqui, Draghi non ha fatto alcun accenno al delicato nodo della giustizia: la conferma che la sua mission, prima della possibile (se non probabile) ascesa al Quirinale nel febbraio del prossimo anno, sarà soprattutto la scrittura e l' attuazione del Recovery Plan. Per quella che Mattarella ha definito la «rinascita» e la «ricostruzione» del Paese.

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO